Iliad non si ferma e cresce anche Fastweb: i dati sul mercato di telefonia in Italia
Iliad e Fastweb guadagnano terreno nel 2024, approfittando di un mercato mobile sempre più competitivo e frammentato. Gli operatori storici perdono quote, mentre le offerte flessibili, le SIM prepagate e la crescita del segmento business ridefiniscono gli equilibri.

Il mercato della telefonia mobile italiana chiude il 2024 con un dato sempre più evidente: i protagonisti del cambiamento sono Iliad e Fastweb. Mentre gli operatori storici rallentano o cedono quote di mercato, questi due player confermano la propria crescita costante, conquistando nuovi spazi in un settore sempre più competitivo e segmentato.
Secondo l’ultimo Osservatorio sulle Comunicazioni pubblicato da AGCOM nel maggio 2025, che fotografa la situazione al 31 dicembre 2024, il numero complessivo di SIM mobili in Italia (Human e M2M) ha superato quota 109,2 milioni, con un incremento annuo di oltre 670mila unità. Un dato che, da solo, evidenzia la vitalità del comparto, trainato in particolare dal segmento delle SIM Human — ovvero quelle destinate all’uso diretto da parte delle persone — che ha raggiunto i 78,7 milioni.
Ma è l’evoluzione interna del mercato a raccontare la storia più interessante: se da un lato TIM, Vodafone e WINDTRE perdono lentamente terreno, dall’altro Iliad e Fastweb si rafforzano, interpretando al meglio le nuove esigenze dei consumatori e sfruttando le opportunità offerte dalla digitalizzazione.
Iliad, sei anni di crescita ininterrotta
Entrata sul mercato nel 2018 con un’offerta rivoluzionaria per trasparenza e semplicità, Iliad ha progressivamente eroso quote ai grandi operatori. A fine 2024, l’operatore francese ha raggiunto il 10,7% delle SIM totali in Italia e ben il 17% del segmento Human consumer, con una crescita annua rispettivamente dello 0,8% e dell’1,3%.
Un risultato significativo, frutto non solo di tariffe competitive, ma anche della fiducia conquistata presso l’utenza attraverso una comunicazione chiara e la promessa — mantenuta — di “per sempre”. La recente estensione al segmento business, con il lancio di iliadbusiness nel maggio 2023, apre inoltre nuove prospettive di sviluppo, anche se i dati specifici su questa linea non sono ancora resi noti separatamente da AGCOM.
Fastweb: da MVNO a player strutturale
Parallelamente, anche Fastweb prosegue la sua ascesa. L’operatore, storicamente focalizzato sulla rete fissa, ha consolidato il suo ruolo nel mobile, arrivando al 5,2% delle SIM Human totali e al 5,7% delle SIM Human consumer, con una crescita annua dello 0,7%.
Il recente consolidamento societario con Vodafone Italia, a seguito dell’acquisizione da parte della casa madre Swisscom finalizzata il 31 dicembre 2024, apre le porte a una nuova realtà industriale: il gruppo Fastweb + Vodafone. Sebbene i dati attuali vengano ancora pubblicati separatamente, il prossimo Osservatorio dovrebbe fornire i primi numeri aggregati della nuova entità. Una mossa che potrebbe cambiare ulteriormente gli equilibri in un mercato già in trasformazione.
TIM, Vodafone e WINDTRE: la lenta erosione
I tre operatori storici continuano a detenere la fetta più ampia del mercato, ma il trend è in progressiva discesa. Nel 2024 TIM ha perso l’1% di quota di SIM Human, scendendo al 23,1%, mentre Vodafone ha registrato un calo dello 0,7%, fermandosi al 21%. Anche WINDTRE, pur mantenendo il primato nel segmento consumer con il 24,1%, ha segnato una flessione dello 0,8%.
Le motivazioni sono molteplici: dalla concorrenza aggressiva degli operatori alternativi, all’adozione da parte degli utenti di logiche sempre più orientate al risparmio, passando per una certa percezione di rigidità nelle offerte tradizionali.
Il boom delle SIM prepagate e il declino degli abbonamenti
Un dato che merita attenzione è la continua espansione delle SIM prepagate, che rappresentano oltre il 90% del totale delle linee Human. Iliad ha rafforzato la propria posizione in questo segmento, raggiungendo il 16,3% delle quote (+1,1%), mentre Fastweb ha toccato il 5,8% (+0,7%). Parallelamente, le SIM in abbonamento sono scese al 9,5%, con una perdita di circa 452mila unità in un solo anno.
Il messaggio è chiaro: i consumatori italiani, oggi più che mai, prediligono soluzioni flessibili, prive di vincoli contrattuali e facilmente gestibili da smartphone. Una tendenza che favorisce i nuovi operatori, spesso nati proprio su queste logiche.
La clientela business: la sfida futura
Nel comparto delle SIM dedicate alle aziende, Vodafone ha superato TIM, diventando il primo operatore con una quota del 36,1% (+2,7%). TIM scende al 34,8%, mentre Fastweb si attesta al 2,2%. Iliad, pur ancora marginale nel segmento business, ha avviato il proprio cammino, ma è presto per valutarne l’impatto.
In questo ambito, dove il valore medio per cliente è più alto, si giocherà una partita importante nei prossimi anni. Gli operatori più giovani, se riusciranno a offrire servizi affidabili e scalabili, potrebbero erodere ulteriori spazi ai big tradizionali.
Le sfide future saranno giocate su più piani: innovazione tecnologica (5G, rete unica), convergenza fisso-mobile, sostenibilità dei prezzi e centralità dell’esperienza utente. Ma una cosa è certa: i numeri raccontano di un’Italia che cambia anche attraverso il modo in cui comunica.
Le offerte mobile di maggio 2025
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