Wi-Fi in treno: perché non funziona mai e consigli per connettersi
Il Wi-Fi in treno resta una sfida per via della mobilità, della saturazione delle reti e di infrastrutture non sempre adeguate. Ma tra sistemi multioperatore e nuove tecnologie satellitari come Starlink, il futuro promette una connessione più affidabile anche a 300 km/h.

Restare connessi a internet durante un viaggio in treno è ancora oggi, nonostante gli sviluppi tecnologici, un’esperienza discontinua e frustrante. Se infatti da un lato le compagnie ferroviarie promuovono il Wi-Fi come servizio incluso, dall’altro molti passeggeri si ritrovano a dover fronteggiare rallentamenti, perdite di segnale e impossibilità di svolgere attività anche semplici, come leggere le mail o seguire una videoconferenza. Ma perché succede tutto questo? E cosa si sta facendo per migliorare la qualità della connessione a bordo?
Le sfide tecniche del Wi-Fi ad alta velocità
Garantire una connessione internet stabile su un treno lanciato a oltre 250 chilometri orari non è un compito semplice. I convogli sono in costante movimento tra aree coperte da segnali diversi, che possono appartenere a operatori differenti o a celle geograficamente distanti. Ogni volta che il treno entra o esce da una zona di copertura, avviene il cosiddetto handover, cioè il passaggio da una cella all’altra, che spesso comporta interruzioni o cali di segnale.
Il problema principale del wi-fi in treno
La rete a bordo si basa su ricevitori che aggregano i segnali di più torri cellulari installate lungo il percorso ferroviario. Ma quando il treno attraversa gallerie, viadotti, aree montuose o zone rurali, la copertura diventa instabile o assente. A peggiorare la situazione c’è la richiesta simultanea da parte di decine, se non centinaia, di passeggeri connessi alla stessa rete: la larghezza di banda disponibile, in questi casi, si satura in fretta.
Le infrastrutture contano (e non sempre sono all’altezza)
Molti dei problemi legati al Wi-Fi ferroviario dipendono anche dalla qualità delle reti mobili che servono i tracciati ferroviari. In Italia, soprattutto su alcune linee secondarie, la copertura è ancora discontinua e le infrastrutture poco evolute. Secondo l’Agcom, il 4G copre il 99% della popolazione, ma la copertura effettiva lungo i binari può variare sensibilmente, specialmente nei tratti extraurbani. E anche le linee ad alta velocità, pur essendo tecnologicamente avanzate, soffrono in tratti particolari come tunnel e zone montane.
Tecnologie in evoluzione: da Icomera a Starlink
Negli ultimi anni le aziende del settore stanno investendo in nuove soluzioni. Trenitalia, ad esempio, ha avviato una collaborazione con la svedese Icomera per installare a bordo dei treni un sistema multi-operatore capace di aggregare più reti mobili contemporaneamente, migliorando la resilienza della connessione.
Il futuro, però, guarda oltre le reti terrestri. L’obiettivo è integrare la connettività satellitare direttamente nei convogli. In particolare, l’utilizzo dei servizi di Starlink, la rete satellitare a bassa orbita sviluppata da SpaceX, potrebbe garantire copertura anche nelle aree più isolate. Alcuni operatori, tra cui l’americana Brightline e la giapponese JR East, hanno già avviato sperimentazioni con buoni risultati.
Il Wi-Fi di bordo: come comportarsi
In attesa di una connessione perfetta, i passeggeri possono comunque adottare alcune strategie per ottimizzare l’esperienza. La prima regola è non affidarsi esclusivamente al Wi-Fi del treno: utilizzare la rete dati del proprio smartphone, trasformandolo in hotspot, può essere una soluzione più stabile in molte tratte.
È inoltre consigliabile scaricare in anticipo i documenti di lavoro, i file e i contenuti multimediali di cui si avrà bisogno. Le attività più “pesanti” in termini di dati – come lo streaming HD, le call video o il cloud editing – andrebbero evitate o programmate al di fuori del tempo di viaggio.
Infine, è utile leggere le condizioni del servizio Wi-Fi fornito: spesso i gestori pongono limiti alla larghezza di banda o bloccano certi servizi (streaming, VoIP, gaming) per garantire un minimo di performance condivisa.
I numeri: quanto è usato il Wi-Fi in treno?
Nonostante i limiti, la domanda di connettività continua a crescere. Secondo un’indagine condotta da Statista, piattaforma globale di dati e business intelligence, nel 2023, circa il 65% dei viaggiatori europei in treno afferma di voler accedere al Wi-Fi durante il viaggio, e il 40% dichiara che una buona connessione può influenzare la scelta della compagnia ferroviaria. In Italia, il traffico dati su treni ad alta velocità è cresciuto del 30% negli ultimi due anni, segno che la connettività è sempre più considerata un servizio essenziale.
Le offerte telefonia mobile per viaggiare
OFFERTA | COSTO AL MESE | INTERNET | RIEPILOGO |
---|---|---|---|
Spusu 1 | € 3,98 | 1 Gb GB | Chiamate 100 minuti |
Optima SuperMobile Smart | € 4,95 | 100 Gb GB | Chiamate Illimitate |
Spusu 10 | € 4,98 | 10 Gb GB | Chiamate 1000 minuti |
Very 4,99 PER SEMPRE | € 4,99 | 20 Gb GB | Chiamate Illimitate |
Kena 4,99 | € 4,99 | 150 Gb GB | Chiamate Illimitate |
Kena 5,99 | € 5,99 | 100 Gb GB | Chiamate Illimitate |
Very 5,99 PER SEMPRE | € 5,99 | 150 Gb GB | Chiamate Illimitate |
ho. 5,99 | € 5,99 | 100 Gb GB | Chiamate Illimitate |
Creami Extra WOW 50 | € 5,99 | 50 Gb GB | Chiamate Illimitate |
Very 6,99 PER SEMPRE | € 6,99 | 200 Gb GB | Chiamate Illimitate |
Leggi le nostre Linee guida Editoriali