Vodafone ripristina i canali selfcare per i vecchi clienti dopo più di due mesi
Con il passaggio definitivo a NEXT, Vodafone può ora contare su sistemi di nuova generazione, con evidenti benefici in termini di operatività, performance e qualità del servizio. Per gli utenti, significa tornare a un’esperienza digitale fluida e completa.

Dall’8 giugno 2025, una parte dei clienti consumer di Vodafone Italia ha finalmente potuto tornare a utilizzare i canali digitali di selfcare, dopo un lungo periodo di sospensione. Il ripristino dei servizi è stato possibile grazie al completamento delle operazioni di migrazione verso la nuova piattaforma informatica dell’operatore, denominata NEXT. I clienti interessati, rimasti finora esclusi dalle funzionalità digitali, possono ora accedere nuovamente all’app My Vodafone, l’area clienti sul sito ufficiale, nonché a tutti i principali strumenti di assistenza online.
Una notizia attesa da settimane, che segna la conclusione di una fase transitoria complessa e non priva di disagi per l’utenza coinvolta. A partire dall’8 giugno, infatti, sono state progressivamente ristabilite tutte le funzionalità digitali per la gestione delle linee mobili, comprese le operazioni di controllo dei consumi, cambio offerte, gestione SIM, ricariche e accesso ai programmi fedeltà. In questo modo, torna a regime la gestione autonoma della propria linea, dopo circa due mesi e mezzo di blocco temporaneo che aveva costretto molti utenti a rivolgersi esclusivamente all’assistenza telefonica.
Un ripristino che riguarda gli ultimi clienti migrati
La riattivazione dei canali digitali riguarda in particolare quegli utenti che, per ragioni tecniche, non avevano ancora completato il passaggio a NEXT, il nuovo sistema informatico implementato da Vodafone Italia negli ultimi anni per uniformare la gestione dei clienti mobile e fisso. La migrazione in corso, iniziata ufficialmente il 5 giugno 2025, si è conclusa il 9 giugno e ha coinvolto l’ultima quota residuale della customer base ancora appoggiata ai vecchi sistemi legacy.
I clienti escludi dai processi di automazione
Secondo fonti interne, si trattava di circa il 2% dei clienti consumer Vodafone, rimasti esclusi dai processi automatizzati di migrazione a causa di particolari anomalie o strutture tecniche specifiche. Per questi utenti, l’inaccessibilità ai canali di selfcare era stata una diretta conseguenza dell’impossibilità di operare sulle vecchie piattaforme dismesse, a cui non era più possibile garantire supporto pieno.
Cosa significa il ritorno dei canali digitali
Con la riattivazione dell’app My Vodafone e dell’area clienti online, i clienti interessati tornano a disporre di un’ampia gamma di strumenti per la gestione autonoma del proprio profilo. La possibilità di modificare le proprie offerte Vodafone, consultare le fatture, controllare il credito residuo, oppure sospendere la SIM in caso di furto o smarrimento, rappresenta un elemento chiave nella quotidianità digitale dell’utente.
Oltre alle funzionalità tecniche, rientrano in servizio anche i programmi di fidelizzazione come Vodafone Happy e Vodafone Club, non più accessibili per diversi mesi a causa della sospensione. In questo senso, il ripristino dei canali digitali coincide con un ritorno alla piena esperienza d’uso per tutti coloro che, fino ad oggi, erano rimasti in una condizione di gestione limitata.
Un passaggio complesso ma necessario
Per comprendere il motivo della lunga interruzione dei servizi, è utile tornare alle radici del cambiamento. Dal 9 gennaio 2025, Vodafone Italia ha avviato la dismissione definitiva dei propri vecchi sistemi informatici, noti internamente con i nomi di Dealer Station, Merlino e Smart Sales. Questi ambienti gestivano ancora una parte limitata della clientela, ma risultavano ormai incompatibili con le esigenze evolutive del servizio. La chiusura dei sistemi legacy è stata quindi una tappa necessaria per completare la migrazione verso NEXT, il nuovo sistema centralizzato in uso per l’intera base consumer.
L’obiettivo dichiarato di Vodafone è sempre stato quello di uniformare tutte le operazioni – dalla gestione della linea alle nuove attivazioni – su un’unica piattaforma più moderna, veloce e stabile. Tuttavia, durante il passaggio, per una piccola parte di clienti si sono manifestate anomalie tecniche che hanno richiesto interventi manuali e una tempistica più estesa rispetto ai processi standard.
Perché i servizi erano stati sospesi
La sospensione dei canali selfcare, avvenuta formalmente il 23 marzo 2025, ha rappresentato una misura tecnica obbligata. Con la disattivazione dei sistemi legacy, gli utenti ancora non migrati a NEXT non potevano più interagire in modo sicuro e coerente con l’infrastruttura digitale dell’operatore. In attesa della migrazione finale, Vodafone aveva dovuto bloccare temporaneamente l’accesso a My Vodafone e ai servizi di “Fai da Te”, garantendo comunque il supporto attraverso i canali telefonici tradizionali.
Nel frattempo, il servizio clienti ha gestito le richieste tramite il numero 190, fornendo assistenza quotidiana per operazioni basilari come ricariche, controllo offerte, informazioni su bollette e gestione delle SIM. È stata una soluzione ponte, utile a evitare ulteriori disagi, ma non sufficiente a replicare l’esperienza completa offerta dai canali selfcare.
Il nuovo scenario: 100% su NEXT
Con l’ultima migrazione di giugno, Vodafone ha di fatto completato il passaggio dell’intera clientela consumer su NEXT. Una trasformazione iniziata nel 2021 e portata avanti per gruppi successivi, che oggi trova il suo compimento. Da questo momento in poi, tutte le nuove attivazioni e tutte le gestioni dei clienti avverranno esclusivamente sulla nuova piattaforma.
NEXT garantisce tempi di risposta più rapidi, maggiore flessibilità operativa, e permette di offrire nuovi servizi e promozioni disponibili già al momento dell’attivazione. In parallelo, anche i clienti di rete fissa sono stati gradualmente spostati sulla stessa piattaforma, a conferma della strategia di unificazione voluta dall’operatore.
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