TIM – Iliad: secondo l'Ad Labriola l'accordo è possibile. Che succederà?
È un ballo a tre quello che coinvolge TIM, Iliad e WindTre. Le prime due compagnie, secondo quanto riferito dall'Ad TIM Labriola, sarebbero vicine a un accordo, ma nulla è ancora deciso. E sullo sfondo, sono sempre più numerose le sinergie possibili con Poste.

Durante la conference call sui dati del primo trimestre 2025, l'amministratore delegato di TIM, Pietro Labriola, ha fatto luce su alcuni aspetti del possibile accordo con Iliad. Il tutto sullo sfondo delle sinergie con Poste che daranno i loro frutti nel 2026. Ecco i passaggi più significativi delle dichiarazioni dell’Ad.
Iliad? Un deal possibile ma non un’ossessione, per Labriola
Riguardo al presunto accordo tra Iliad e TIM, l'amministratore delegato Labriola sembra avere le idee piuttosto chiare: “Siamo a favore di un consolidamento in Italia, non abbiamo mai nascosto che Iliad potrebbe essere un possibile deal ma non sarà un incubo se ci fosse invece un consolidamento tra WindTre e Iliad, nel frattempo continuiamo a lavorare sui nostri risultati”.
La risoluzione del puzzle vede entrare in scena quindi altri attori, a cominciare da WindTre. Se un accordo tra quest’ultima società e Iliad è possibile, lo stesso non si può dire di un eventuale deal con TIM. Per ragioni di antitrust, infatti, le sue compagnie insieme arriverebbero a una quota di mercato vicina al 50%, dinamica vietata dalle normative vigenti. Ciò non esclude, secondo Labriola, ipotetici scenari futuri: “Non significa che a un certo punto ci possa essere una tendenza di mercato dove per esempio non sarà possibile avere una certa customer base e ci sarà una sinergia a livello di condivisione della rete, di frequenza, che potrebbe permetterci di aumentare ulteriormente l’efficienza della rete”.
Più in generale, quello che l'amministratore delegato tende a sottolineare è il nuovo approccio della compagnia nel modo in cui questa interagisce con le altre aziende del settore: “Stiamo sperimentando un approccio diverso, tutti hanno capito che la sostenibilità del settore deriva da alcuni di questi passaggi, diamo il benvenuto al rinnovamento delle frequenze, che stiamo chiedendo anche in Italia e alla fusione tra diversi operatori”.
Le conseguenze dell’accordo TIM - Poste
Non si può dire sia un periodo avaro di notizie riguardanti TIM. Oltre al possibile deal con Iliad, infatti, è di pochi giorni fa la notizia della chisura dell’intesa con Poste Italiane. Fin da subito, questa operazione ha spinto gli analisti a individuare sinergie che riguardano non solo il campo delle telecomunicazioni, ma anche quello energetico. Su questo punto, Labriola ha commentato: “L’ingresso di Poste Italiane rafforza la nostra governance e apre preziose sinergie. Ci sono diverse opportunità. Con Poste Mobile siamo in una fase avanzata di negoziazione per concedere l’accesso alla rete di Tim. La migrazione dovrebbe iniziare nel primo trimestre del 2026”.
Oltre alla telefonia mobile, pertanto, potranno essere coinvolte aree come pagamenti energia, media, contenuti digitali e IoT. Gli sviluppi, sia in campo enterprise sia consumer, potrebbero non finire qui, visto che Labriola stuzzica la fantasia degli esperti del settore: “Stiamo lavorando e dopo l’estate ci saranno sorprese su nuovi servizi”.
In un mercato in fermento, cosa accadrà ai clienti finali?
I movimenti riguardanti TIM, Iliad, Poste Mobile e WindTre fanno capire che lo scenario del mercato Telco è in notevole evoluzione. Per i clienti finali, però, l’obiettivo rimane sempre quello di cercare la tariffa su misura per le proprie esigenze. Farlo è semplice grazie agli strumenti messi a disposizione da Segugio.it: basta dare uno sguardo alle migliori offerte di telefonia mobile delle nostre aziende partner per iniziare a risparmiare.
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