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Telemarketing e telefonate indesiderate: cosa cambierà con il nuovo Codice di condotta

Dopo l’approvazione da parte del Garante della Privacy, si attende l’entrata in vigore del nuovo Codice di condotta che regolamenterà le attività di telemarketing. Il Codice è un ulteriore strumento da poter usare contro le telefonate commerciali indesiderate.

A cura di: Luana Galanti
A cura di: Esperta di prodotti finanziari, mercati energetici e telefonia
Laureata con lode in Economia aziendale e in Consulenza e direzione aziendale, si occupa della gestione di blog aziendali e della creazione di contenuti online, con un’attenzione particolare verso tematiche legate a prodotti finanziari, mercati energetici e telefonia.

linea editoriale Segugio.it
Tempo di lettura 2 minuti
Pubblicato il 23/06/2023
cuffie di un operatore
Nuovo codice di condotta per il Telemarketing

Nonostante l’allargamento alle utenze di telefonia mobile del Registro pubblico delle opposizioni, il numero di telefonate commerciali non è diminuito. Ora è in arrivo un nuovo strumento, sulla carta più efficace, per combattere il telemarketing selvaggio e impedire la ricezione di telefonate indesiderate. Si tratta di un Codice di condotta approvato di recente dal Garante della Privacy, a cui hanno aderito i principali operatori di settore.

Il fatto che il Codice di condotta sia stato promosso da imprese che operano nel settore della telefonia, call center, imprese che si occupano di teleselling, list provider e le principali associazioni di consumatori fa ben sperare sulla larga adozione e sull’effettiva applicazione delle norme contenute in esso.

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Cosa prevede il Codice di condotta

Lo scopo del nuovo Codice di condotta, che avrà il compito di regolamentare le attività di telemarketing, è quello di superare i limiti mostrati dal Registro pubblico delle opposizioni. In particolare, oltre a definire in che modo i dati personali dei consumatori debbano essere raccolti, utilizzati e trattati, il Codice prevede l’introduzione di una lista in cui dovranno essere indicati i numeri di telefono di coloro che non vogliono ricevere telefonate commerciali.

Inoltre, il Codice stabilisce che prima di contattare un’utenza telefonica è necessario aver ricevuto il consenso specifico e che, in caso di contatto illegittimo da parte dei call center, potrà essere applicata una sanzione o il committente potrà non corrispondere la provvigione prevista contrattualmente. Per poter risalire ai responsabili delle violazioni normative, aziende e call center dovranno indicare dei referenti e definire i ruoli aziendali responsabili per il controllo delle procedure seguite durante tutta la filiera.

Uno degli obiettivi del Codice di condotta è proprio quello di regolamentare le attività di teleselling e telemarketing “dal contatto al contratto”, cioè lungo tutta la filiera di trattamento dei dati, rendendo i consumatori consapevoli del modo in cui i loro dati sono stati raccolti, di come verranno trattati e con quali finalità.

Il Codice di condotta è stato approvato lo scorso marzo dal Garante della Privacy ma non è ancora operativo. Entrerà in vigore, infatti, a seguito della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, dopo che sarà stato costituito l’Organo di monitoraggio (Odm). L’Odm è un organo indipendente che dovrà vigilare sul rispetto delle norme da parte degli operatori che hanno aderito e gestire le segnalazioni e i reclami provenienti dai consumatori.

Come funziona il Registro delle opposizioni

Il primo strumento di contrasto alle telefonate commerciali indesiderate è stato il Registro pubblico delle opposizioni, introdotto inizialmente solo per le utenze di telefonia fissa (nel 2010), e poi allargato anche alle utenze di telefonia mobile (nel 2022).

Iscrivendosi al Registro pubblico delle opposizioni si dichiara di non voler ricevere chiamate commerciali. Se sulla carta questo strumento appare efficace e semplice da usare – per iscriversi è sufficiente compilare un form online, inviare un modulo cartaceo di adesione tramite raccomandata, chiamare il numero dedicato o inviare un’email –, nella pratica si è rivelato troppo facilmente aggirabile.

Anche se gli operatori sono tenuti a verificare, almeno una volta al mese, le numerazioni iscritte al Registro e a consultare il Registro prima di avviare una campagna di telemarketing, in realtà il numero di telefonate indesiderate ricevute quotidianamente rimane elevato, anche tra chi ha effettuato l’iscrizione.

A infrangere le regole e a fare telefonate anche ai numeri iscritti al Registro pubblico delle opposizioni sono in molti casi call center e operatori irregolari, difficili da rintracciare e punire a causa dell’utilizzo di numeri mascherati. La speranza è che le telefonate cessino con l’arrivo del nuovo Codice di condotta e dei nuovi strumenti di contrasto al telemarketing selvaggio.

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