Telefonia mobile: più giga e pochi servizi con le offerte a meno di 10 euro al mese
L’Osservatorio di Segugio.it ha analizzato il mercato italiano della telefonia mobile, mettendo a confronto, in particolare, le offerte a meno di 10 euro al mese e quelle che superano questa soglia di spesa. Le prime sono preferite per il loro costo contenuto, ma peccano quanto a servizi inclusi.

Il canone mensile è uno dei parametri più importanti che influenzano la scelta dell’offerta di telefonia mobile da attivare. Il valore dei 10 euro al mese di spese fa da spartiacque tra le offerte considerate più care e quelle percepite come più economiche.
La soglia dei 10 euro, oltre a essere un valore di riferimento che spesso guida la scelta dei consumatori, è anche il valore attorno a cui si muove il costo medio delle tariffe telefoniche. Secondo i dati contenuti nel nuovo Osservatorio di Segugio.it, infatti, attualmente il canone medio è di 10.14 euro, con 129 GB di dati, 2.767 minuti e 1.671 SMS inclusi nei piani tariffari.
Offerte a meno di 10 euro al mese: giga in crescita a un canone molto contenuto
Il canone medio delle offerte di telefonia fino a 10 euro è di 7,61 euro al mese. Anche se il dato è in leggero aumento rispetto al valore registrato nella precedente edizione dell’Osservatorio a gennaio 2023 (7,48 euro), questo genere di offerta rimane la soluzione migliore per chi desidera un piano di telefonia che sia, prima di tutto, conveniente sul piano economico.
Le offerte a meno di 10 euro sono convenienti anche in fatto di giga inclusi. Rispetto all’inizio dell’anno, è cresciuta la quantità di dati inclusi nelle offerte, passando da 104 a 110 GB mensili. È più o meno stabile, poi, il numero di minuti di conversazione e di SMS, anche tenendo conto del fatto che molte tariffe offrono un pacchetto con minuti e SMS illimitati.
A essere protagonisti di queste offerte sono soprattutto gli operatori virtuali, a cui fa capo il 78% delle offerte “low cost”.
Offerte a più di 10 euro al mese: tanti giga e servizi esclusivi
A fronte di un canone mensile che è oltre il doppio rispetto a quello delle offerte a meno di 10 euro (16,64 euro contro 7,61 euro), le offerte più care offrono una maggiore quantità di giga (134 contro 110) e più servizi aggiuntivi, alcuni dei quali scarsamente accessibili da parte di chi sceglie le tariffe a meno di 10 euro al mese.
È il caso, ad esempio, del 5G. Dal momento che molte delle tariffe più economiche sono offerte da operatori virtuali che non hanno ancora accesso a questa tecnologia di rete, soltanto il 7% delle tariffe a meno di 10 euro offre questo servizio, contro il 52% delle tariffe con canone superiore a 10 euro al mese.
Il discorso è simile per le eSIM: il 56% delle tariffe a più di 10 euro include questo servizio, mentre le offerte a meno di 10 euro al mese lo offrono solo nel 32% dei casi.
Spendere di più permette di usufruire con più facilità della possibilità di abbinare alla tariffa mobile anche l’acquisto a rate di uno smartphone o la sottoscrizione di un pacchetto che riunisce i consumi di telefonia fissa e mobile. In oltre la metà dei casi chi sceglie un’offerta che ha un canone mensile superiore ai 10 euro può accedere a questi servizi, mentre la percentuale delle tariffe a meno di 10 euro che li offrono si ferma attorno al 20%.
Nella maggior parte dei casi a offrire i piani tariffari che rientrano in questa categoria sono gli operatori di rete, anche se una quota consistente delle tariffe è proposta degli operatori virtuali (52% vs. 48%).
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