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Tariffe: nel terziario bolletta elettrica meno cara

In giugno, secondo una rilevazione del MoCET, la bolletta elettrica per le imprese del terziario è diventata più leggera del 7,4 per cento per quella prodotta da fonti tradizionali e del 10,9 per cento per quella da fonti rinnovabili. Le forniture di gas sono invece rincarate dell’11,5 per cento. 

A cura di: Fernando Mancini
A cura di: Esperto di prodotti finanziari
In qualità di giornalista, ha lavorato per oltre 30 anni presso l’agenzia di stampa Radiocor, collaborando con ‘Il Sole 24 Ore’ e ‘Radio 24’. Appassionato di Finanza, collabora con Gruppo MutuiOnline, oggi Moltiply Group.

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Tempo di lettura 3 minuti
Pubblicato il 05/08/2021
uomini di affari parlano in azienda
Andamento delle bollette della luce e del gas nel mese di giugno

Il costo della bolletta elettrica per le imprese del terziario è diminuito in giugno per il quarto mese consecutivo, mentre nel frattempo non hanno avuto alcuno sconto per quanto riguarda sulle forniture di gas naturale. È quanto emerge dal MoCET, Monitoraggio Costo Energia Terziario, rilevazione trimestrale che Confcommercio effettua in collaborazione con Nomisma Energia. Per l’esattezza, il prezzo lordo delle offerte elettriche disponibili sul mercato per il settore risulta in calo da marzo, sia per le offerte tradizionali sia per quelle a energia prodotta da fonti rinnovabili: le prime fanno segnare a giugno un calo del 7,4%, le seconde scendono addirittura del 10,9%. In direzione opposta invece è andato il gas naturale, rincarato dell’11,5%. 

Possibili risparmi fino a oltre 6.800 euro per un albergo

Comparando le diverse offerte per la fornitura elettrica sul mercato libero, secondo la ricerca, la scelta tra prezzo fisso e variabile può incidere anche notevolmente sul risparmio energetico annuo che può arrivare fino a oltre 6.800 euro per un albergo, a 1.450 per un negozio di alimentari e a quasi 890 euro per un ristorante. Da segnalare che sulla rilevazione effettuata a metà luglio incide ancora la riduzione decisa dal Governo degli oneri di sistema per le utenze in bassa tensione non domestiche col Decreto Sostegni bis (che ha esteso allo scorso mese le riduzioni decise per il trimestre aprile-giugno col primo Decreto Sostegni). Con il primo intervento sono stati stanziati 600 milioni di euro e con il secondo altri 200 milioni, per un totale di 800 milioni. 

Taglio degli oneri di sistema incide per un quarto della spesa

Questi tagli, che contribuiscono per circa un quarto della spesa complessiva in condizioni normali, hanno permesso di contenere gli aumenti delle bollette per le utenze monitorate. In tutte le attività di riferimento considerate dall’analisi (albergo, bar, ristorante, negozio alimentare, negozio non alimentare) fra quelle fisse sono più convenienti le offerte Placet (Prezzo libero a condizioni equiparate di tutela), rispetto a quelle reperibili sul libero mercato, mentre fra quelle variabili la convenienza tra le diverse offerte varia a seconda del tipo di attività. Un consumatore, sia privato o impresa che sia, può risparmiare cercando la tariffa più in linea col proprio profilo consultando il sito di Segugio.it, dove si trovano - sempre aggiornate - le migliori offerte di luce e gas del giorno.

Il forte rincaro della materia prima ‘alleggerito’ dal Governo

La diminuzione compensativa degli oneri di sistema decisa dal Governo a fine giugno 2021 ha consentito di alleggerire sensibilmente le bollette elettriche, nonostante il forte rincaro della componente energia che, ha al momento, assunto un peso notevole all’interno della bolletta. Diventano ancora più care, ma non troppo, le offerte da elettricità rinnovabile. L’aiuto degli oneri di sistema non è comunque decisivo sull’economia globale di attività che, assai provate dalla crisi, hanno scelto spesso di non riaprire i battenti o riprendere l’attività con offerte di servizi più contenuti, rispetto a prima della pandemia. Anche perché la stagione turistica non può ancora definirsi ‘normale’, date le restrizioni interne e internazionali ancora in vigore.

Il caro-gas riflette l’accelerazione dell’economia di Asia e Usa

Puntano al rialzo invece le bollette del gas, dove sono rincarati gli oneri di sistema e la materia prima. Dinamica che ha gravato sulle attività di ristorazione, dove la preparazione dei cibi avviene tradizionalmente attraverso l’uso del gas. Purtroppo, le tensioni internazionali dei prezzi del gas naturale, spinto anche dalla forte ripresa di quelli del carbone, stanno rendendo più difficile il rilancio dell’economia e soprattutto del terziario. Asia e Usa hanno cambiato marcia alla loro crescita e la domanda più forte di energia è una conseguenza. Così i prezzi dell’energia sono decisi da chi corre di più, ma subìti anche da chi va a rilento. Per quanto riguarda la convenienza tra le diverse offerte sul gas, quelle più competitive sono quasi sempre quelle fisse. 

La materia prima nella bolletta dell’elettricità pesa il 53%

Analizzando l’incidenza delle diverse componenti sul prezzo dell’elettricità, il contemporaneo rincaro dell’energia e la diminuzione degli oneri di sistema, ha portato la quota della materia prima energia a oltre il 53% della spesa totale, quasi 10 punti in più rispetto a tre mesi fa. Scende di riflesso della stessa entità il peso degli oneri di sistema, mentre le altre componenti sono quasi invariate. Per il gas, nonostante l’aumento delle quotazioni internazionali, il peso della materia prima sulla spesa totale sale assai meno perché gli oneri di sistema sono aumentati. Quindi, nel caso del gas, nessun ‘aiutino’ per le imprese del terziario in crisi, ma anzi un piccolo rincaro.

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