Tariffe gas 2020: fissa o variabile, quale conviene?
Una tariffa indicizzata varia in base alle oscillazioni del mercato all’ingrosso, una tariffa fissa rimane bloccata per il tempo stabilito dall’offerta. Non esiste una soluzione migliore in assoluto, ma ci sarà una soluzione sulla base delle abitudini di consumo e del profilo di utenza.

Quando scegliamo una tariffa per la fornitura di gas è bene valutare se scegliere un prezzo fisso oppure variabile. Negli ultimi anni il prezzo del gas, così come quello della luce, ha avuto un andamento altalenante dovuto a una serie di fattori: dalla variazione del prezzo del petrolio, alla crescita delle fonti rinnovabili, fino all’aumento dei consumi dovuto alle nostre case sempre più confortevoli. Ne ha risentito l’andamento dei prezzi della materia prima, che a cascata ha determinato continue variazioni dei prezzi del gas al consumo.
Distinguere tra una tariffa a prezzo fisso e una a prezzo variabile diventa fondamentale per conoscere la spesa in bolletta che si andrà a sostenere, o almeno l’andamento per il futuro.
Nel primo caso infatti, il costo della fornitura sarà lo stesso per tutta la durata stabilita dall’offerta economica del fornitore. Nel secondo, la tariffa vedrà mutare il prezzo nel corso del tempo, per cui si potrà assistere ad aumenti, ma anche a riduzioni di costo in bolletta.
Come funziona una tariffa fissa
Quando il costo per Smc (Standard per metro cubo) è fisso, il prezzo del gas sarà sempre lo stesso per tutta la durata dell'offerta.
Una fornitura con una tariffa fissa prevede che il prezzo del gas rimanga bloccato per un periodo, in genere 12 mesi ma anche 24, fino a 36 mesi. La società di fornitura avrà l’obbligo di comunicare all’interno della promozione il periodo in cui il prezzo rimarrà sempre lo stesso.
Il consumatore che decide di aderire a un’offerta con prezzo bloccato non correrà alcun rischio di subire aumenti in bolletta nel caso si alzasse il costo della materia prima gas, ma al tempo stesso non avrà occasione di risparmiare con un eventuale ribasso dei prezzi sul mercato.
Come funziona una tariffa indicizzata
Una tariffa indicizzata varia in base alle oscillazioni del mercato all’ingrosso, che determinano il prezzo della componente materia prima gas. Le altre voci che compongono il prezzo della tariffa, ad esempio le spese di trasporto o gli oneri di gestione, sono fisse e stabilite comunque da Arera.
La componente mutevole sarà dunque solo quella relativa alla materia prima gas.
Quando il prezzo della materia prima sul mercato dei carburanti diminuisce, è possibile realizzare un risparmio in bolletta, al contrario se questo costo dovesse aumentare, allora la bolletta ne risentirà perché la fornitura di gas costerà di più.
Se si ha una tariffa gas del servizio di tutela, il prezzo sarà sempre indicizzato perché stabilito da Arera ogni tre mesi sulla base delle variazioni delle componenti di costo sul mercato. All’interno del mercato tutelato è la stessa Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, ogni tre mesi, ad indicare il prezzo indicizzato della componente gas in base a una serie di fattori, come la variazione del costo e dei prezzi di importazione per il gas.
Stessa cosa se si passa al mercato libero del gas ma si sceglie una tariffa a prezzo indicizzato non Arera. In questo caso le aziende fornitrici possono anche proporre formule di indicizzazione proprie, includendo nell’indice tutti gli elementi che ritengono utili. Nel contratto dovranno specificare qual è il meccanismo di indicizzazione adottato, oltre al prezzo massimo raggiunto nell’ultimo anno e quando questo è stato raggiunto.
Meglio una tariffa a prezzo bloccato o indicizzato?
Non esiste una soluzione migliore in assoluto tra una tariffa a prezzo bloccato e una a prezzo indicizzato, ma ci sarà una soluzione più conveniente per ognuno, sulla base delle abitudini di consumo e del profilo di utenza.
La cosa certa è che scegliendo una tariffa del libero mercato, si avrà accesso nella maggioranza dei casi a tariffe con prezzo bloccato per 12 o anche molti più mesi. Questo vuol dire che per un anno, due e in alcuni casi anche tre anni, non si subiranno aumenti in bolletta.
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