Ristrutturare casa risparmiando. Ecco come spendere di meno
Comprare una casa da ristrutturare può comportare un risparmio in fase di acquisto. Per evitare di dover reinvestire tutto in fase di ristrutturazione, è utile tener conto di tutte le possibilità che consentono di spendere di meno.

La ristrutturazione di una casa è un procedimento che richiede un certo impegno di tempo e un esborso economico variabile a seconda della complessità del progetto che si ha in mente. Che si tratti infatti di un appartamento da ristrutturare completamente o di un singolo ambiente in casa da riportare agli antichi splendori, sono tante le variabili che possono incidere sul prezzo finale, con il rischio concreto di arrivare a superare il limite di spesa che ci si era preventivamente posti.
4 consigli utili per chi vuole risparmiare nella ristrutturazione di casa
Per evitare brutte sorprese a fine lavori è quindi utile e consigliabile procedere alla ristrutturazione di un immobile o di un appartamento con molta cura, tenendo certamente conto di eventuali imprevisti che possono capitare, ma avendo ben chiaro sin da subito tutti i passaggi utili a poter risparmiare sul costo finale. Qui di seguito abbiamo provato a stilare una lista di consigli utili e da tener presenti quando si hanno finalmente in mano le chiavi della nuova casa dopo l’acquisto ed è arrivato il momento di iniziare i lavori di ristrutturazione.
1. Fissare il budget in base a una lista di priorità
Avere le idee chiare prima di iniziare dei lavori di ristrutturazione è sicuramente il primo passo per fissare un obiettivo di spesa compatibile con le proprie esigenze. Per farlo è utile individuare sin da subito una lista di priorità che, anche in base al proprio tetto massimo di spesa, può essere realizzata o meno fino al suo ultimo punto.
Avere contezza da subito delle attività da fare può inoltre evitare interventi aggiuntivi in corso d’opera e modifiche sostanziali al progetto redatto. È ovvio, per esempio, che nel caso di una vecchia abitazione il rifacimento degli impianti per le utenze va considerato come l’intervento da effettuare per primo, onde evitare di ritrovarsi in un futuro prossimo con muri o pavimenti da rompere per intervenire su un singolo guasto dovuto all’usura.
2. Valutare diversi preventivi
Prima di affidarsi a una singola ditta o a più imprese edili che si occuperanno della ristrutturazione, è essenziale che le stesse sottopongano un preventivo dettagliato degli interventi che si andranno a realizzare e dei costi da sostenere. Attenzione però, perché non è sempre detto che un preventivo più basso significhi un effettivo risparmio. È infatti importante conoscere sia la storia dell’azienda che valutare attentamente il preventivo proposto, al fine di assicurarsi che sia stato inserito tutto correttamente e che la ditta non possa richiedere ulteriori sforzi economici a fine lavori.
In un preventivo che si rispetti non dovrebbero mancare quindi:
- la lista dettagliata dei lavori da effettuare;
- la lista dei materiali con particolare riferimento alla qualità degli stessi;
- tempistiche e date di consegna;
- eventuali certificazioni richieste.
3. Tener conto di bonus e incentivi
Quando le spese per i lavori di ristrutturazione sono certificate e riguardano interventi in grado di migliorare l’efficienza energetica di uno stabile o di un appartamento, possono essere rimborsate totalmente o in parte grazie agli incentivi fiscali inseriti ogni anno nella Legge di Bilancio dello Stato. È il caso ad esempio del Superbonus al 110% introdotto dal Governo come misura di ripresa dopo il lockdown e previsto nel caso di riduzione del consumo energetico e di aumento della sicurezza di una casa dal punto di vista antisismico. Sconti e incentivi sotto forma di detrazione fiscale sono previsti anche per l’acquisto di materiali ecosostenibili e per interventi che non riguardino tutto lo stabile.
4. Scelta dei materiali
Grazie agli incentivi legati all’ecosostenibilità, la scelta dei materiali può quindi comportare un risparmio sulle spese di ristrutturazione. Ovviamente gli stessi possono aiutare a spendere di meno se scelti in modo ragionato tra quelli più a buon mercato, ma anche qui è il caso di valutare se non sia il caso di scegliere mobili e complementi d’arredo che, a fronte di un costo iniziale più alto, assicurino una vita più longeva.