Riscaldamento: quando il cambio caldaia dà diritto al Bonus mobili
La sostituzione della vecchia caldaia con un nuovo prodotto ad alta efficienza energetica consente anche la fruizione del Bonus mobili. Ma solo a determinate condizioni. Ecco quali, spiegate dall’Agenzia delle Entrate. Intanto, trova le offerte gas casa su misura per te in vista dell’inverno.

Sostituire la vecchia caldaia di casa con un prodotto di ultima generazione, dalle top prestazioni energetiche, è un intervento di “manutenzione straordinaria” che può consentire di beneficiare anche del Bonus mobili a ottobre 2024. La detrazione del 50% per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici green destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione, però, può essere ottenuta solo nel caso in cui il cambio caldaia sia stato agevolato tramite il Bonus ristrutturazioni (o Bonus casa). Escluso, invece, l’Ecobonus.
Il chiarimento arriva dall’Agenzia delle Entrate, che ha pubblicato un articolo dedicato a questo tema sulla sua rivista online, FiscoOggi, in risposta al quesito di un contribuente.
Sostituzione caldaia: le detrazioni disponibili a ottobre 2024
Nell’articolo su FiscoOggi, gli esperti dell’Agenzia delle Entrate fanno riferimento a due tipologie di sconti fiscali dei quali è possibile beneficiare per la sostituzione della caldaia a ottobre 2024.
Si tratta di:
- Bonus ristrutturazioni (o Bonus casa), così come previsto dall’articolo 16-bis del Tuir (Testo unico delle imposte sui redditi);
- Ecobonus, previsto dall’articolo 1 della legge n. 296/2006.
La prima agevolazione consiste in una detrazione Irpef pari al 50% delle spese sostenute per interventi di ristrutturazione edilizia, fino a un ammontare complessivo di spesa pari a 96mila euro per unità immobiliare. Per ottenere tale aliquota, la spesa deve essere sostenuta nel periodo compreso tra il 26 giugno 2012 e il 31 dicembre 2024.
Tra le opere edilizie agevolabili con questo Bonus ci sono:
- manutenzione straordinaria;
- restauro e risanamento conservativo;
- ristrutturazione edilizia.
L’Ecobonus, invece, è una detrazione Irpef o Ires che agevola gli interventi finalizzati ad aumentare il livello di efficienza energetica degli edifici, compresa la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione e contestuale messa a punto del sistema di distribuzione.
L’aliquota può essere al 50% oppure al 65% (e fino al 75% per i condomini) in base alla tipologia degli interventi che si è deciso di avviare.
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Cambio caldaia e Bonus mobili: i chiarimenti del Fisco
Rispondendo ai dubbi del contribuente, l’Agenzia delle Entrate chiarisce che soltanto nel primo caso (quindi in presenza di una sostituzione caldaia agevolata tramite Bonus ristrutturazioni) sarà possibile richiedere anche il Bonus mobili ed elettrodomestici.
“L’Agenzia delle entrate, infatti, ha sempre affermato che costituiscono presupposto per accedere al citato bonus gli interventi di recupero del patrimonio edilizio (eseguiti su singole unità immobiliari abitative) ammessi alla detrazione di cui all’art.16-bis del Tuir, qualora si configurino almeno come interventi di manutenzione straordinaria. E la sostituzione della caldaia, in quanto intervento diretto a sostituire una componente essenziale dell’impianto di riscaldamento, può essere riconducibile alla manutenzione straordinaria”.
Cambio caldaia: il futuro dei bonus dal 2025
C’è da ricordare che la geografia dei bonus casa è destinata a cambiare dal 1° gennaio 2025, anche a fronte della decisione del governo Meloni di dire stop alla stagione dei “bonus a pioggia”.
Per quanto riguarda il Bonus ristrutturazioni, dunque, l’aliquota di questa detrazione scenderà dal 50% al 36% come previsto a regime ordinario dal Tuir. E allo stesso tempo la soglia massima di spesa ammessa dall’agevolazione scenderà da 96.000 a 48.000 euro.
L’Ecobonus, invece, è ormai allo sprint finale. Questo sconto fiscale scade il 31 dicembre 2024 e, a meno di cambi di rotta dell’ultim’ora non sarà rinnovato.
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