Riscaldamenti 2025: le date di accensione in tutte le zone d’Italia
È stato definito il calendario di accensione dei riscaldamenti per l'anno 2025-2026 in Italia. A cominciare saranno le città della fascia E, quella con Milano, Torino e Bologna. Per ultime le città di fascia B, come Palermo. Ecco tutte le date da conoscere.

Come ogni anno, l’approssimarsi della stagione fredda segna l’arrivo del calendario delle accensioni dei termosifoni sul territorio nazionale, secondo quanto sancito dal DPR 412/1993. Saranno le città della fascia E, quella con Milano, Torino e Bologna, a dare il via al funzionamento dei caloriferi, a partire dal 15 ottobre. Vediamo tutti i dettagli.
Il calendario dei riscaldamenti in Italia per il 2025
Il calendario dei riscaldamenti 2025-2026 in Italia vede date di apertura e chiusure differenziate per fasce climatiche, come di consueto. Questi i riferimenti da tenere a mente:
- Fascia A (località più calde, come Lampedusa): dal 1° dicembre al 15 marzo, massimo 6 ore giornaliere
- Fascia B (es. Palermo): dal 1° dicembre al 31 marzo, massimo 8 ore giornaliere
- Fascia C (es. Napoli): dal 15 novembre al 31 marzo, massimo 10 ore giornaliere
- Fascia D (es. Roma): dal 1° novembre al 15 aprile, massimo 12 ore giornaliere
- Fascia E (es. Milano, Torino, Bologna): dal 15 ottobre al 15 aprile, massimo 14 ore giornaliere
- Fascia F (zone montane, es. Livigno, Bormio): nessuna limitazione
Detto ciò, va comunque ricordato che i singoli Comuni possono prevedere deroghe a regole più restrittive. Basta pensare al caso di Senago, in provincia di Milano, dove è in atto una proroga facoltativa dell’accensione fino al 30 aprile nel caso si registrino temperature più basse della norma.
Nessun limite per scuole e chiese
Alcuni edifici non sono soggetti alle restrizioni previste dai calendari delle accensioni dei termosifoni. Si tratta di ospedali, cliniche e case di cura, scuole dell’infanzia e asili nido. Nell’elenco figurano inoltre strutture di accoglienza per persone fragili, luoghi di culto e impianti sportivi con esigenze specifiche.
La normativa sulle temperature dei termosifoni
Oltre a dire quando accendere i riscaldamenti, il DPR 412/1993 indica anche come utilizzarli. Nello specifico, i limiti di temperatura interna massima per gli edifici durante la stagione fredda sono i seguenti:
- 19 °C (+2 °C di tolleranza) per edifici residenziali, scolastici e simili;
- 18 °C (+2 °C di tolleranza) per edifici industriali, artigianali e assimilabili;
- nessun limite per strutture sanitarie o assistenziali.
Le ore di funzionamento giornaliere variano in base alla zona climatica, oscillando tra le sei e le 14 ore nella fascia oraria 5:00 – 23:00. Anche in questo caso, è prevista la possibilità di eventuali deroghe comunali.
Nessun limite per le pompe di calore
Chi utilizza pompe di calore per il riscaldamento di ambienti domestici e commerciali non deve sottostare alle limitazioni del DPR 412/1993. Non sono quindi previsti vincoli di periodo di accensione stagionale, orari giornalieri di funzionamento e limiti di temperatura interna. Tutti questi paletti si applicano solo agli impianti termici alimentati da combustibili fossili, come metano e gasolio.
Si tratta di un modo per incentivare la transizione energetica e favorire l’adozione di sistemi più sostenibili. Va ricordato però che, in caso di impianti ibridi (come quelli composti da pompa di calore e caldaia), le parti a combustione fossile sono comunque soggette a limitazione.
Si accendono i termosifoni: come evitare di raffreddare le bollette?
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