Rinnovabili in Europa: vicino l'obiettivo del 50% di produzione
Le rinnovabili crescono ancora in Europa: il contributo dato al bilancio energetico UE è sempre più rilevante e il target del 50% è davvero a un passo anche grazie ai risultati dell'Italia che mostra risultati in linea con la media europea nel corso del 2024.

L'Unione Europea ha avviato, oramai da tempo, un ambizioso programma di transizione energetica che coinvolge tutti i Paesi membri con l'obiettivo di incrementare, anno dopo anno, il ricorso alle fonti rinnovabili per produrre energia elettrica in modo sostenibile. Il progetto è ambizioso e punta a trasformare l'intero sistema energetico europeo, affiancandosi ad altre iniziative come l'elettrificazione del mercato energetico.
Gli ultimi dati Eurostat evidenziano i progressi compiuti dall'UE nel corso del 2024. Il contributo delle rinnovabili è in costante crescita e il ricorso alle fonti fossili, invece, è in diminuzione. Si tratta di un importante passo in avanti per tutto il sistema energetico europeo che continua a fissare l'obiettivo di portare le rinnovabili al 50% nel corso dei prossimi anni. I dati che analizzeremo di seguito confermano che il target è molto vicino.
Ricordiamo che contribuire alla produzione di energia da fonti rinnovabili è possibile: con un impianto fotovoltaico domestico, ad esempio, è possibile "auto-produrre" l'energia elettrica riducendo il prelievo dalla rete. Non tutti, naturalmente, hanno la possibilità di installare un impianto fotovoltaico. Per verificare i costi e la fattibilità dell'operazione (incentivata da varie agevolazioni, in questo momento) è possibile utilizzare il tool di Segugio.it, accessibile qui di sotto, per calcolare un preventivo senza impegno.
Crescono le rinnovabili in Europa
Gli ultimi dati pubblicati da Eurostat confermano la crescita delle rinnovabili nei Paesi UE. Secondo i risultati delle rilevazioni diffusi in questi giorni, nel corso del 2024, le rinnovabili hanno generato il 47,4% dell'energia elettrica in UE. Si tratta di un dato molto positivo: rispetto all'anno precedente, infatti, si registra una crescita di 2,6 punti.
Di conseguenza, il target del 50% è molto vicino e, con questo ritmo, potrebbe essere raggiunto già nel corso del 2025. Si tratta di un risultato importante per l'UE che da tempo punta a sostenere la crescita delle rinnovabili come fonte energetica principale nei vari Paesi membri. Naturalmente, il contributo varia in base ai Paesi e alla stagionalità. Il dato complessivo UE, in ogni caso, rappresenta un importante traguardo.
Le fonti più diffuse
Le fonti rinnovabili sono diverse. Il contributo maggiore arriva dall'energia eolica e dall'idroelettrico che rappresentano delle fonti fondamentali per la produzione di energia elettrica, soprattutto in alcuni Paesi, come vedremo di seguito. Complessivamente, il contributo delle rinnovabili viene così suddiviso:
- 39,1% dall'eolico
- 29,9% dall'idroelettrico
- 22,4% dal fotovoltaico
- 8,1% dalle biomasse
- 0,5% dal geotermico
Il dato dell'Italia
Anche l'Italia sta puntando sulle rinnovabili con l'obiettivo di far crescere in misura significativa il contributo alla produzione complessiva di energia elettrica. Secondo i dati forniti da Terna e confermati anche dal report di Eurostat, il nostro Paese è vicinissimo al target del 50% di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili.
Nel corso del 2024, infatti, l'Italia ha raggiunto il 48,8% per quanto riguarda la quota di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili. Andando a considerare la richiesta complessiva, tenendo conto anche dell'importazione di energia dall'estero, la quota delle rinnovabili risulta pari al 41,2% nel corso del 2024.
A sostenere la crescita delle rinnovabili in Italia è il fotovoltaico. Il contributo dei pannelli fotovoltaici al bilancio energetico italiano è sempre più significativo. Rispetto al 2023, infatti, la crescita è stata del 19,3% con una copertura dell'11,5% della domanda e una produzione complessiva di 36,1 TWh. In caso, per questioni climatiche principalmente, l'eolico (-5,6%).
Gli altri Paesi
La quota delle rinnovabili in UE varia in misura significativa in base alla zona geografica e alle caratteristiche del sistema energetico dei vari Paesi. È così, quindi, che la Danimarca e il Portogallo conquistano la prima posizione tra i Paesi UE per quanto riguarda il contributo delle rinnovabili alla produzione di energia elettrica, con una quota, rispettivamente, dell'88% e dell'87,4%.
Per questi due Paesi, è l'eolico a giocare un ruolo determinante con il Portogallo che può contare anche su di un contributo importante da parte dell'idroelettrico. Dati positivi anche per la Croazia, che arriva al 73,8% di quota per le rinnovabili. I risultati peggiori, invece, sono ottenuti da Cipro, con il 24%, dalla Repubblica Ceca, con il 17,5%, e da Malta, con il 15,1%.
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