Rimodulazioni TIM per fisso e mobile: numeri record nel primo trimestre del 2025
A partire dall’8 giugno una serie di rimodulazioni riguarderanno i prezzi delle offerte TIM, che coinvolgono 1,8 milioni di utenti della rete fissa e mobile. Allo stesso tempo, i dati finanziari del primo trimestre 2025 fotografano un periodo positivo sotto diversi aspetti.

Il primo trimestre 2025 si chiude per TIM con un bilancio positivo sotto il profilo economico e finanziario, accompagnato da un chiaro rilancio strategico, sia in Italia che all’estero. Tuttavia, il prezzo da pagare per questa crescita, almeno per i clienti, passa anche attraverso un aggiornamento delle tariffe che non tutti vedranno di buon occhio.
A partire dall’8 giugno una serie di rimodulazioni riguarderanno i prezzi delle offerte TIM, che coinvolgono 1,8 milioni di utenti della rete fissa e mobile. In un contesto di trasformazione profonda per il gruppo, sia sul piano industriale che finanziario, l’operatore ha avviato aggiornamenti tariffari che interesseranno progressivamente molte linee attive, con incrementi compresi tra- 1,99 e 2,99 euro al mese.
I rincari riguardano soprattutto clienti con piani storici, ormai fuori commercio, ai quali viene comunicata la variazione con almeno 30 giorni di anticipo, in conformità con le normative AGCOM.
La giustificazione delle compagnie
L’aumento dei prezzi viene giustificato dalla compagnia con la necessità di adeguare i costi delle offerte al nuovo scenario competitivo e macroeconomico. In particolare, viene citato il forte aumento dei costi energetici, la crescita degli investimenti in innovazione tecnologica e i continui interventi sulla rete.
Risultati solidi nel primo trimestre 2025
Parallelamente ai rincari, il gruppo ha pubblicato i dati finanziari del primo trimestre 2025, che fotografano un periodo positivo sotto diversi aspetti. TIM Enterprise, la divisione rivolta al mondo delle imprese, ha registrato ricavi per 760 milioni di euro, in crescita del 4,5% rispetto all’anno precedente. Il segmento trainante è stato quello dei servizi cloud, che per la prima volta diventa la principale linea di business del comparto, grazie anche al contributo del Polo Strategico Nazionale.
Nel panorama internazionale, TIM Brasil ha chiuso il trimestre con ricavi pari a 1 miliardo di euro, segnando un +4,9%. Ancora più robusto l’aumento dell’EBITDA After Lease, che raggiunge i 377 milioni di euro, con una crescita del 6,5%, trainata soprattutto dalle buone performance del segmento mobile postpagato.
Efficienza domestica e riduzione degli investimenti
Sul fronte italiano, TIM ha ottenuto un miglioramento in termini di efficienza operativa sul perimetro domestico, generando un impatto positivo di circa 40 milioni di euro sull’indicatore EBITDA AL - CAPEX. Gli investimenti industriali, pur restando importanti, risultano in calo: 457 milioni di euro, pari al13,9% dei ricavi, in diminuzione rispetto allo stesso periodo del 2024.
Dal punto di vista finanziario, l’azienda ha rafforzato la propria posizione estendendo al 2030 a scadenza della Revolving Credit Facility, che passa da 4 a 3 miliardi di euro. Il margine di liquidità disponibile è pari a 6,7 miliardi, garantendo la copertura delle obbligazioni finanziarie per almeno i prossimi due anni.
Ingresso di Poste e riorganizzazione strategica
A livello societario, il trimestre ha segnato l’ingresso di Poste Italiane nell’azionariato di TIM. L’operazione prevede una partecipazione fino al 24,81% delle azioni ordinarie. Questo rafforza il legame tra due player strategici dell’ecosistema italiano, aprendo la porta a nuove sinergie nel settore dei servizi digitali e finanziari.
Nel frattempo, il gruppo ha proseguito nel processo di razionalizzazione del perimetro operativo: il ramo internazionale TI Sparkle è stato formalmente classificato come attività cessata, mentre la separazione della rete fissa (la cosiddetta Operazione NetCo) viene considerata, a livello contabile, come se fosse già avvenuta a partire dal 1° gennaio 2024. Questo permette di leggere in modo più trasparente l’andamento del business core.
Le iniziative ESG e l’impegno per la sostenibilità
Accanto alla dimensione economica, TIM ha comunicato anche alcune iniziative ESG avviate nei primi mesi del 2025. Sul piano ambientale, spiccano il progetto per il riciclo dei cavi sottomarini e il nuovo impianto di teleriscaldamento a Rozzano, volto a promuovere soluzioni a basso impatto energetico.
In ambito sociale, l’adesione al programma “Includere per Crescere” si propone di aumentare le opportunità lavorative per le categorie fragili, contribuendo all’inclusione e all’equità nell’accesso al mercato del lavoro. In linea con gli obiettivi del Piano Industriale 2025-2027, il gruppo conferma così il proprio impegno verso una crescita sostenibile e inclusiva.
Rimodulazioni e trasparenza: come orientarsi
Per gli utenti TIM, il tema dei rincari resta particolarmente delicato. L’azienda ha attivato procedure trasparenti per informare gli utenti con preavviso minimo di 30 giorni, offrendo la possibilità di recedere gratuitamente dal contratto o cambiare operatore, come previsto dal Codice delle Comunicazioni Elettroniche.
Le offerte coinvolte includono alcune linee mobili e fisse attivate da tempo e non più disponibili sul mercato. Per chi riceve la comunicazione, è fondamentale verificare le nuove condizioni e confrontarle con quelle offerte attualmente sul sito TIM o da altri operatori.
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