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Professionisti e piccole imprese: un fondo per tagliare le bollette della luce

Per tutto il 2021, 3,7 milioni di professionisti e piccole imprese potranno usufruire di un taglio di spesa per le voci “trasporto e gestione del contatore” e “oneri generali di sistema”. Spetterà ad Arera effettuare il ricalcolo delle quote fisse delle tariffe di distribuzione dell’energia.

A cura di: Paola Campanelli
A cura di: Esperta di prodotti finanziari, mercati energetici e telefonia
Dopo la laurea in Economia Aziendale e due Master in Copywriting e Comunicazione Digitale, si dedica ora alla scrittura di news specializzate per Segugio.it, oggi parte di Moltiply Group, con cui collabora dal 2014.

linea editoriale Segugio.it
Tempo di lettura 2 minuti
Pubblicato il 23/12/2020
Professionisti e piccole imprese: un fondo per tagliare le bollette della luce

Un fondo da 180 milioni di euro per sostenere gli autonomi, le partite Iva e le piccole imprese che svolgono come attività prevalente una di quelle ricomprese nei codici ATECO stabiliti dal Decreto Ristori: uno sconto in bolletta energetica per la parte di competenza degli oneri non dipendenti dai consumi.

Il Senato approva il maxi-emendamento del Decreto Ristori, che adesso attende l’approvazione della Camera, e nella quantità di disposizioni include misure a sostegno di tutte le utenze non domestiche connesse in bassa tensione.

Per tutto il 2021 3,7 milioni di professionisti e piccole imprese potranno così usufruire di un taglio di spesa per le voci “trasporto e gestione del contatore” e “oneri generali di sistema”.

Come verrà applicato lo sconto in bolletta

Spetterà ad Arera, l’Autorità per l’energia, le reti e l’ambiente, effettuare il ricalcolo delle quote fisse delle tariffe di distribuzione dell’energia.

La determinazione delle nuove voci non dovrà evidentemente comportare aggravi fiscali, ma dovrà prevedere:

  • un risparmio “parametrato al valore vigente nel primo trimestre dell’anno 2020, delle componenti tariffarie fisse applicate per punto di prelievo”.
  • per utenze con potenza sopra i 3,3 kW, la spesa relativa al trasporto e alla gestione del contatore e agli oneri generali di sistema non deve superare quella che, “in vigenza delle tariffe applicate nel terzo trimestre dell’anno 2020, si otterrebbe assumendo un volume di energia prelevata pari a quello effettivamente registrato e un livello di potenza impegnata fissato convenzionalmente pari a 3 kW”.

Questo vuol dire che il ricalcolo delle quote fisse dovrà essere indipendente dalla potenza e per gli utenti con potenza superiore a 3,3 kilowatt il calcolo della quota fissa avverrà valutando una potenza “virtuale”, fissata a 3 kilowatt.

La composizione dei costi in bolletta

L’importo della luce che troviamo in bolletta è costituito dalla somma di diverse componenti di spesa, fissati ogni tre mesi da Arera se si ha una tariffa in regime di mercato tutelato.

Questi sono:

  • Spese per la materia prima energia: coprono i costi di acquisto all’ingrosso, il dispacciamento e la commercializzazione della materia prima energia elettrica.
  • Spese per il trasporto e la gestione del contatore: raccoglie tutti i contributi relativi alla messa in opera e al mantenimento in buono stato della rete di distribuzione dell’energia.
  • Spesa per oneri di sistema: destinata ad incentivi statali in campo energetico, come ad esempio la promozione delle energie rinnovabili e gli investimenti in attività ad esso collegate.
  • Imposte statali, corrispondenti all’imposta di consumo (accisa) e all’imposta sul valore aggiunto (Iva): l’accisa si applica alla quantità di energia consumata, l’Iva si applica sull’importo totale della bolletta. Attualmente, per le utenze domestiche è pari al 10%, per le utenze non domestiche è pari al 22%, anche se alcune attività produttive godono dell’aliquota ridotta pari al 10%.

Come tagliare la spesa per l’energia

Se si desidera intervenire sulla spesa destinata ai consumi, l’unica possibilità è passare a una tariffa con un costo della materia prima minore rispetto alla nostra tariffa.

Il metodo migliore è confrontare le migliori offerte luce per aziende e richiedere la consulenza di un esperto come Segugio.it. Si vedrà ad esempio che per una potenza impegnata fino a 6 kW il giorno 23 dicembre la migliore offerta è di Enel. Open Energy costa 126,46 euro al mese (1.517,62 euro l’anno), con un costo della materia prima pari a 0,03675 €/kWh (prezzo indicizzato non Arera).

L’offerta si attiva online oppure tramite call center o presso gli sportelli territoriali.

Si potrà cambiare tipologia di abbonamento una volta ogni 12 mesi, in qualunque momento e senza costi, accedendo all’area clienti dedicata, nella sezione “Gestisci la tua offerta”.

Leggi le nostre Linee guida Editoriali

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