Prezzi luce e gas in Italia: perché sono i più cari di tutta Europa?
Le quotazioni delle materie prime scendono, eppure le bollette di luce e gas in Italia continuano a essere tra le più pesanti d'Europa. Perché tutto ciò? Secondo il report ARERA, il motivo è da ricercare nell'ingente carico fiscale al quale sono sottoposti gli utenti.

Spesso ci si lamenta del peso delle bollette di luce e gas. Non si tratta solo di un’impressione, ma di un dato certificato dalla relazione ARERA 2025: nel nostro paese, il costo per energia elettrica e metano è più alto che in altre nazioni europee. Il motivo è da ricercare nelle complesse dinamiche del settore energetico.
Gli indici scendono, i prezzi salgono: perché?
Per capire il perché dei costi alti delle bollette in Italia rispetto alla media europea, bisogna operare su due piani distinti. Da una parte quello legato alle quotazioni all’ingrosso di luce e gas, dall’altra quello relativo alla pressione fiscale.
Per quanto riguarda il primo punto va detto che nel 2024, anno preso in considerazione dal report ARERA, la situazione è addirittura migliorata. Questi, infatti, sono i dati collegati alla variazione dei prezzi all’ingrosso dell’elettricità in alcuni Paesi del Vecchio Continente:
- Francia, +19%;
- Portogallo, +15%;
- Italia, -8%;
- Lussemburgo, -33%.
L’Italia è tra i Paesi che hanno sperimentato la riduzione maggiore dei prezzi lordi dell’energia elettrica per i clienti domestici. Il dato è sceso dai 38,64 c€/kWh del 2023 ai 35,7 c€/kWh del 2024. Questo ha portato a una diminuzione del differenziale rispetto alla media europea di ben il 15%, in evidente calo rispetto al 24,7% del 2023.
Dal punto di vista puramente legato alle dinamiche dei mercati, pertanto, la situazione dovrebbe essere più che positiva. Perché non è così?
Finiscono le agevolazioni, tornano oneri e imposte
Il motivo del costo elevato delle bollette luce e gas in Italia non è quindi da ricercare nel costo delle materie prime, che come visto nel caso dell’energia elettrica scende più che in altre zone d'Europa. La ragione è relativa al carico fiscale.
Occorre fare un passo indietro: nel periodo immediatamente successivo allo scoppio della guerra tra Russia e Ucraina, ormai due anni fa, l’impennata dei prezzi spinse il Governo guidato allora da Mario Draghi a emanare una serie di agevolazioni e misure per mitigare gli aumenti. Le misure si concentravano nel periodo 2022-2023. Una volta terminata questa operazione, ecco che il peso delle tasse è tornato a farsi sentire in maniera marcata. Lo si legge nel comunicato stampa pubblicato dalla stessa ARERA: “I prezzi finali pagati dalle famiglie italiane continuano a essere penalizzati dalle componenti di oneri, imposte e tasse il cui incremento del 28% ha annullato le riduzioni registrate dalla componente energia e dai costi di rete.”
Nel confronto con gli altri Paesi, la componente fiscale italiana è chiaramente quella più marcata, con tassi superiori al 51% rispetto alla Francia e al 36% se si guarda la Spagna. In relazione all’area euro, il dato è del +18%.
Come risparmiare sulle bollette di luce e gas?
Difficilmente ci si può mettere al riparo dai rialzi di imposte e tasse: gli operatori, su questa materia, non hanno alcuna voce in capitolo, visto che si tratta di tematiche in capo al Governo e ad ARERA. Quello che le compagnie del mercato libero possono fare, però, è proporre tariffe dalle condizioni sempre più flessibili e in grado di adeguarsi alle mutate abitudini di utilizzo degli utenti.
Sono disponibili infatti offerte a prezzo fisso e variabile, con bonus e vantaggi di diverso tipo. Per un’anteprima delle proposte più allettanti del momento, basta dare uno sguardo all’elenco seguente:
Le offerte luce e gas di giugno 2025



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