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Piccole e micro imprese: obbligatorio il libero mercato

È diventato obbligatorio il passaggio al libero mercato dell'energia per le piccole e le micro imprese. Le piccole imprese che non hanno ancora un contratto di luce con un fornitore del mercato libero, riceveranno un fornitore assegnato da Arera a condizioni da questa stabilite.

Pubblicato il 16/01/2021

Aggiornato il 13/04/2021

In uffici colleghi applaudono una giovane donna che presenta grafici alla lavagna
Per le piccole e le micro imprese obbligatorio il passaggio al libero mercato dell’energia

Si è chiuso il primo gennaio scorso il regime di maggior tutela per i contratti business luce. La fine del mercato tutelato e il passaggio al mercato libero dell’energia avverrà gradualmente per quelle imprese che non avranno ancora effettuato il cambio, con il servizio a tutele graduali.

Ma vediamo tutti gli aspetti della nuova normativa.

Quali imprese dovranno passare al libero mercato

Il mercato tutelato è il servizio di fornitura di energia elettrica e gas naturale con condizioni contrattuali ed economiche definite dall'Autorità ARERA per i clienti finali di piccole dimensioni, quindi famiglie e piccole imprese che scelgono il mercato dell’energia tutelato delle tariffe di Arera.

Per ciascuna area geografica del Paese, il servizio di maggior tutela è affidato a un operatore: ad esempio per l'energia elettrica il primo operatore è Servizio Elettrico Nazionale, società del Gruppo Enel.

Nel mercato libero, invece, è il cliente a decidere quale venditore e quale tipo di contratto scegliere, selezionando l'offerta migliore per le proprie esigenze. Strumenti come il comparatore Segugio.it diventano in questo caso fondamentali per accedere alla tariffa migliore per ogni differente esperienza.

Da oggi avere una tariffa del mercato libero diventa obbligatorio.

In particolare, è così dallo scorso primo gennaio per alcuni tipi di contratti business:

  • piccole imprese titolari di un contratto collegato a un punto di prelievo in bassa tensione, con un numero di dipendenti da 10 a 50 e un fatturato annuo da 2 a 10 milioni di euro;
  • microimprese titolari di una fornitura con potenza impegnata superiore a 15 kW, con meno di 10 dipendenti e fatturato non superiore a 2 milioni di euro.

Ricordiamo invece che per le piccole imprese che non rientrassero in questi due punti e per gli utenti domestici, il passaggio sarà obbligatorio tra circa 1 anno, il 1 gennaio 2022.

Cosa succede se non si è ancora passati al libero mercato

Come accennato sopra, le piccole imprese che non hanno ancora un contratto di luce con un fornitore del libero mercato, riceveranno un fornitore assegnato da Arera a condizioni da questa stabilite. Di fatto le fasi di questo passaggio saranno due.

La prima fino al 30 giugno, quando la società rimarrà con lo stesso operatore di maggior tutela ma a condizioni differenti riguardo alla spesa per la materia prima energia.

Dal 1 luglio prossimo, per gli utenti che non avranno ancora effettuato il passaggio, Arera precisa che verrà assegnato “un esercente selezionato attraverso aste territoriali”.

Si tratta, nel primo come nel secondo periodo, delle offerte PLACET (acronimo di Prezzo Libero a Condizioni Equiparate di Tutela), ma con costi diversi di commercializzazione e sbilanciamento e un prezzo unico nazionale determinato sulla base dei prezzi di aggiudicazione delle aste.

A concorrere alla formazione del prezzo finale della tariffa ci saranno sempre le tre componenti di costo della tariffa:

  • il prezzo della materia prima energia;
  • le spese di trasporto e del contatore;
  • la spesa degli oneri di sistema.

La comunicazione da parte di Arera

Tutte le piccole imprese obbligate a passare al mercato dell’energia riceveranno una comunicazione da Arera direttamente in bolletta, con l’avviso del passaggio graduale fino al 30 giugno e le informazioni sul Servizio a Tutele Graduali, oltre alle scadenze e alle modalità con cui reperire le informazioni necessarie.

Dal prossimo luglio chi non avrà ancora scelto il nuovo fornitore nel libero mercato riceverà una comunicazione dall'operatore che si sarà aggiudicato l'asta del territorio al quale il cliente appartiene, oltre alle condizioni di erogazione del servizio e quelle per recedere dal contratto. In questo caso si potrà contattare direttamente l’operatore entrante per ottenere ogni chiarimento riguardo alla tariffa attribuita.

Ricordiamo che su Segugio.it è possibile anche richiedere un preventivo della migliore tariffa luce business e consultare ogni giorno la lista delle occasioni più convenienti secondo la comparazione del giorno tra le offerte pervenute delle principali società fornitrici di energia.

A cura di: Paola Campanelli

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Parole chiave

utenze luce energia mercato libero

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