Piano Banda Ultralarga: target centrato nelle Marche, cosa cambia ora?
Il piano banda ultralarga è stato completato nelle Marche. Le cosiddette “aree bianche" della regione possono così godere di connettività in fibra ottica FTTH, in un'iniziativa che coinvolge 217 comuni. Gli oltre 4.000 km di rete verranno gestiti da Open Fiber.

La banda ultralarga continua a crescere in Italia, nonostante difficoltà e rallentamenti. Dopo le buone notizie provenienti dal Friuli, ora tocca alle Marche, che avrebbe completato i lavori di ammodernamento della rete grazie all’apporto di Open Fiber: ecco i dettagli.
Le Marche completano i lavori sulle infrastrutture in banda larga
La regione Marche ha ufficialmente completato i lavori di infrastrutturazione delle aree bianche del proprio territorio. Per “aree bianche” si intendono i borghi e piccoli centri sprovvisti di banda ultralarga.
Il piano, promosso dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy e diretto da Infratel Italia, ha previsto la creazione di un’infrastruttura gestita in concessione da Open Fiber, aggiudicataria dei bandi pubblici.
A essere coinvolti sono 217 comuni, all’interno di quali sono stati realizzati 4.600 km di fibra, per una copertura di circa 341mila unità immobiliari e 2.463 sedi della Pubblica Amministrazione. Ciò significa che scuole, ospedali, uffici comunali, biblioteche, centrali delle forze dell’ordine e molte altre tipologie di edifici possono beneficiare della connessione ad alta velocità.
Le aree bianche ora connesse vanno ad aggiungersi ai Comuni nei quali è già presente una rete FTTH di proprietà di Open Fiber, ovvero:
- Ancona;
- Ascoli Piceno;
- Fabriano;
- Civitanova Marche;
- Jesi;
- Macerata;
- Osimo;
- Pesaro;
- San Benedetto del Tronto;
- Senigallia.
In totale, sono circa 136mila le abitazioni connesse in queste aree.
Quali sono i benefici di questa iniziativa?
La nuova infrastruttura in fibra ottica realizzata nelle Marche consente di offrire velocità di connessione fino a 10 Gigabit al secondo. La tecnologia impiegata è la FTTH, con i cavi in fibra ottica che arrivano direttamente all’interno delle abitazioni, per maggiori performance. Il tutto a fronte di un consumo energetico inferiore del 60% rispetto alle soluzioni in rame, per una maggior sostenibilità ambientale.
La soddisfazione di Open Fiber e della politica
Subito dopo l’annuncio del completamento del Piano Banda Ultralarga nelle Marche, non sono mancate le reazioni del mondo della politica e delle aziende interessate. Andrea Maria Antonini, Assessore alla Digitalizzazione, ha spiegato: “Siamo orgogliosi di essere la quarta regione in Italia ad aver completato il Piano Banda Ultra Larga, garantendo l'accesso a internet veloce a tutti i Comuni in area bianca. La nostra infrastruttura digitale ci permette di essere più competitivi e democratici, garantendo ai cittadini l'accesso veloce a internet e ai servizi fondamentali”.
Sulla stessa lunghezza d’onda è il commento di Giuseppe Gola, Amministratore Delegato di Open Fiber: “Il Piano BUL [acronimo di banda ultralarga, ndr] è nato per offrire anche ai residenti dei piccoli comuni la stessa qualità di connessione disponibile nei grandi centri urbani. L’infrastruttura realizzata da Open Fiber rappresenta uno strumento essenziale per ridurre il divario digitale in una regione da sempre attenta al progresso tecnologico. Ora è fondamentale promuovere l’adozione della rete FTTH, per migliorare la qualità della vita, sostenere la crescita delle imprese locali e contrastare lo spopolamento delle aree interne, vero patrimonio del nostro Paese”.
Come scoprire se la propria città è coperta dalla fibra?
Che si abiti nelle Marche o in qualsiasi altra regione italiana, esiste uno strumento in grado di far capire se la propria città garantisce connessioni internet ad alta velocità. Si tratta dell’Osservatorio fibra di Segugio.it: basta inserire il nome del proprio comune e, in pochi istanti, si avrà accesso a tutte le informazioni necessarie.
Le offerte internet e telefono di luglio 2025

Leggi le nostre Linee guida Editoriali