Passaggio al libero mercato al 2022: cosa fare prima di cambiare
Aggiornato il 09/01/2020
Niente di fatto per il passaggio al libero mercato dell’energia elettrica e del gas che avrebbe dovuto segnare la fine del servizio di tutela. Tutto rimandato al 1 gennaio 2022, complice un emendamento al disegno di Legge di bilancio firmato dai Cinquestelle, che nei giorni scorsi è stato approvato confermando i rumors che si erano diffusi sull’ennesimo slittamento del nuovo regime.
I motivi del rinvio
Un passaggio più consapevole e informato, con tanto di albo dei venditori che preveda criteri e modalità di inclusione, oltre che i requisiti finanziari, tecnici e di onorabilità delle varie imprese: è quanto si auspica di costruire durante l’anno e mezzo che manca al nuovo mercato obbligatorio. Il Mise (Ministero dello sviluppo economico) dovrà inoltre chiarire i dettagli del passaggio e fissare le modalità dell’ingresso dei clienti finali, tutelando nel contempo concorrenza, pluralità dei fornitori e varietà di offerte.
La stessa ARERA, l’Autorità per l’energia, le reti e l’ambiente aveva manifestato la necessità di prevedere un’uscita dal mercato tutelato più graduale di quella inizialmente prevista, mentre i dati della stessa Autority dicono che il servizio di maggior tutela riguarda ancora il 53,5% dei clienti domestici, circa 14,9 milioni di famiglie nel settore elettrico e 9,6 milioni di clienti per il gas.
Cosa prevede il servizio di maggior tutela
Una tariffa in regime di tutela prevede la sola somministrazione della materia prima e prezzi che derivano dalle condizioni prevalenti nel mercato all’ingrosso. Non sono previste, come invece accade per le tariffe del mercato libero, offerte, personalizzazioni delle tariffe e alcun tipo di servizio aggiuntivo.
Le garanzie per chi passa al libero mercato
La stipula di un nuovo contratto di fornitura con un gestore che opera nel mercato libero dell’energia elettrica e del gas non comporta né l’interruzione della fornitura, né oneri aggiuntivi. Sarà invece la società con cui si avvia il nuovo contratto a occuparsi di tutte le pratiche del recesso, mentre l’utente dovrà soltanto scegliere la tariffa adatta al suo profilo e leggere bene il nuovo contratto prima di firmarlo. E se si cambia idea, avrà tempo ancora 14 giorni dal momento della ricezione per esercitare il diritto di recesso, comunicando la decisione al fornitore via raccomandata.
Servizio garantito anche dopo il primo gennaio 2022
L’obbligo di passare al nuovo mercato e la scadenza della data prevista non comporteranno nessuna interruzione della fornitura per i clienti che a quella data non avranno ancora effettuato il passaggio, tuttavia iniziare a guardarsi intorno per tempo e soprattutto raccogliere informazioni sulle nuove tariffe e su come si può arrivare a risparmiare, è un bel passo avanti.
I vantaggi di scegliere una tariffa del libero mercato
Se si sceglie di cambiare utilizzando il web, allora il risparmio sarà ulteriore perché consentirà al gestore di tagliare i costi in maniera considerevole.
Una modalità può essere quella di consultare le pagine di Segugio.it nella sezione dedicata alle Migliori offerte luce e Migliori offerte Gas proposte dalle aziende convenzionate, con un servizio di confronto gratuito e aggiornato quotidianamente.
Per esempio, il 07 gennaio la tariffa luce migliore del mercato è di Edison Energia, al costo annuo di 373,91 euro e 31,16 euro al mese (potenza impegnata 3 kW, consumo annuo 2.000 kWh, frequenza di utilizzo sempre, modalità di pagamento RID e invio bolletta elettronico nel comune di Milano). L’offerta si attiva online oppure tramite call center o ancora presso gli sportelli territoriali ed è valida fino al 14 gennaio 2020.
La migliore offerta gas è invece di E.ON Energia, al costo mensile di 44,85 euro, 538,23 euro l’anno (consumo annuo 755 Sm3, modalità di pagamento RID ed invio bolletta elettronico nel comune di Milano).