Offerte luce e gas: le famiglie italiane preferiscono il prezzo fisso
Tra nuove normative, cambi di fornitore sempre più frequenti e un mercato in costante evoluzione, le offerte energia a prezzo fisso continuano a essere la scelta preferita dalle famiglie italiane. Una soluzione che garantisce sicurezza e spese prevedibili.

Prezzi in calo, nuove regole e l’arrivo del Servizio a Tutele Graduali hanno impresso un’accelerazione decisa verso il mercato libero e le offerte a prezzo fisso, scelta sicura per chi cerca stabilità e sicurezza in bolletta. Bloccare il prezzo dell’energia significa oggi è fondamentale per orientarsi in uno scenario dove consapevolezza e risparmio sembrano essere sempre più inscindibili.
Anche nel 2024 questa tendenza si è confermata, pur con alcune interessanti variazioni che emergono dai dati ARERA recentemente presentati al Parlamento nella Relazione annuale che anticipa le prime evidenze che saranno poi consolidate nei due volumi della Relazione Annuale, sullo Stato dei servizi e sull’Attività svolta nel 2024 dall’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente.
Cosa significa sottoscrivere un’offerta a prezzo fisso
Un’offerta energia a prezzo fisso prevede che il costo della componente energia sia bloccato per tutta la durata del contratto, solitamente per 12, 24 o 36 mesi. Questo significa che il costo al kilowattora (kWh) stabilito al momento della sottoscrizione resta invariato, indipendentemente dalle variazioni dei prezzi all’ingrosso.
Questa caratteristica rende le offerte a prezzo fisso molto apprezzate dai consumatori che desiderano stabilità e prevedibilità nella spesa energetica. Non a caso, anche dopo il calo dei prezzi registrato nel 2024, oltre il 54,8% delle nuove sottoscrizioni nel mercato libero riguarda offerte a prezzo fisso.
Il mercato dell’energia nel 2024: numeri e nuove regole
Il 2024 ha segnato un passaggio cruciale con l’avvio, il 1° luglio, del Servizio a Tutele Graduali per i clienti domestici non vulnerabili. Questa nuova modalità di fornitura ha coinvolto oltre 1,7 milioni di punti di prelievo domestici, offrendo un sistema di transizione per chi usciva dalla Maggior Tutela senza aver scelto un fornitore del mercato libero.
Nel 2024 il numero totale di punti di prelievo domestici ha raggiunto 30,5 milioni. Di questi:
- 23,2 milioni di clienti (76,3%) sono serviti nel mercato libero (erano 21,4 milioni nel 2023).
- 5,6 milioni (18,2%) restano nella Maggior Tutela.
- 1,7 milioni (5,5%) hanno aderito al Servizio a Tutele Graduali.
In tutte le regioni italiane prevale ormai la scelta del mercato libero: la quota più bassa si registra in Calabria (85,4% di clienti nel mercato libero), mentre la più alta è in Val d’Aosta (96,9%). Questo dimostra come la liberalizzazione sia ormai consolidata su tutto il territorio nazionale.
Il tasso di cambio fornitore
Il tasso di switching (cioè il cambio di fornitore) continua a crescere: nel 2024 il 23,8% dei clienti domestici ha cambiato compagnia almeno una volta, in aumento rispetto al 18,9% del 2023. In termini di punti di prelievo, l’aumento è stato del 4,9%, mentre i volumi di energia coinvolti sono cresciuti del 2,3%.
Perché le famiglie scelgono il prezzo fisso
Le offerte a prezzo fisso sono particolarmente apprezzate per la loro stabilità: in un contesto di mercato volatile come quello degli ultimi anni, molti consumatori continuano a preferire la sicurezza di una tariffa bloccata.
Il 2024 ha visto un leggero calo nella quota di contratti a prezzo fisso (dal 66,8% del 2023 al 54,8% del 2024), mentre il 45,2% ha scelto uno a prezzo variabile, ma resta la scelta prevalente per oltre metà degli utenti. Questa preferenza è motivata dalla tranquillità di poter gestire una spesa energetica prevedibile, senza temere aumenti improvvisi.
Riguardo ai prezzi, i clienti domestici nel 2024 hanno pagato mediamente un prezzo più basso per la componente energia, pari a 237,18 €/MWh, rispetto ai 259,84 €/MWh del 2023 (quasi -23 €/MWh di differenza rispetto all’anno precedente).
Prezzo fisso o variabile: come decidere
La scelta tra prezzo fisso e variabile dipende dal profilo personale e dalla propria tolleranza al rischio. Le offerte a prezzo fisso sono ideali per chi desidera pianificare la spesa nel lungo periodo e proteggersi da eventuali futuri aumenti. Al contrario, chi segue con attenzione l’andamento dei mercati può trarre vantaggio da offerte a prezzo variabile, soprattutto in fasi di discesa dei prezzi.
Con l’entrata in vigore del Servizio a Tutele Graduali, il prezzo dell’energia elettrica al 1° gennaio 2025 risulta pari a 22,33 c€/kWh al netto delle imposte, sensibilmente più basso rispetto alla media delle offerte a prezzo fisso sottoscritte nei mesi precedenti.
Di conseguenza, chi ha bloccato il prezzo in una fase di mercato più alto potrebbe ritrovarsi a pagare di più rispetto agli utenti con contratti a prezzo variabile o inseriti nel Servizio a Tutele Graduali. Tuttavia, per molti consumatori la serenità di una spesa costante resta una priorità, anche a costo di rinunciare a possibili risparmi futuri.
Le offerte luce e gas di giugno 2025






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