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Normativa caldaie a gas: cosa succede dal 2025?

Il divieto di installare caldaie a combustibili fossili potrebbe scattare già a partire dal 2025. Il provvedimento dovrebbe però interessare esclusivamente le nuove costruzioni e gli immobili in corso di ristrutturazione. Chi possiede una caldaia a gas, non dovrà sostituirla.

Pubblicato il 19/09/2023
tecnico che controlla una caldaia
Caldaia a gas verso il tramonto

La transizione energetica europea è in corso e l’obiettivo finale è riuscire, entro il 2050, ad ottenere città a impatto zero. Tra i temi centrali, attualmente sul tavolo del dibattito, c’è la Energy Performance of Building Directive, ovvero la direttiva Case Green. Per ottenere risultati importanti, infatti, è necessario migliorare l’impatto energetico degli edifici che inevitabilmente dovranno essere adeguati ai nuovi standard imposti dall’Europa. La discussione a Bruxelles è tutt’altro che conclusa, anche se le prime indicazioni da parte dei Paesi membri iniziano ad arrivare.

Quando saranno eliminate le caldaie a gas?

Secondo quanto emerso dai negoziati in corso tra i Paesi membri dell’Unione Europea, per ottenere edifici a impatto zero si deve in primo luogo intervenire sugli impianti di riscaldamento.

Questo significa che il divieto effettivo di installare caldaie a combustibili fossili potrebbe scattare già a partire dal 2025. Un provvedimento che dovrebbe riguardare esclusivamente le nuove costruzioni e gli immobili in corso di ristrutturazione. Ma questo non è tutto, infatti, a partire dal prossimo anno potrebbero essere cancellati tutti gli incentivi per l’installazione di caldaie a gas. Per il momento, tuttavia, si tratta solo di indicazioni, per il via libera finale bisognerà attendere la conclusione della fase di negoziati fra Commissione europea, Parlamento Europeo e Consiglio Europeo, che sarà necessaria per varare i provvedimenti comunitari. Successivamente i Paesi membri avranno due anni di tempo per adottarli definitivamente.

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Cosa succederà alle caldaie a gas?

Chi ha la caldaia a gas dovrà sostituirla? La risposta alla domanda che tanti cittadini si stanno facendo in queste settimane è “no”. Chi ha una vecchia caldaia a gas non deve sostituirla obbligatoriamente. A partire dal 2025, però, se la nuova Direttiva europea dovesse diventare realtà, in caso di sostituzione per guasto o in caso di nuova installazione, l’utente sarà costretto a buttare il vecchio apparecchio cercando delle alternative valide ed ecosostenibili.

Cosa installare al posto della caldaia a gas?

Tra le alternative più gettonate per avere un impatto ambientale minore, ci sono senza ombra di dubbio, le pompe di calore. Questa tecnologia, che può essere applicata sia al riscaldamento degli ambienti sia all’acqua, non prevede combustione ed utilizza energia elettrica che, se è di provenienza rinnovabile (pannelli solari montanti sull’edificio), può permettere di avere un impatto ambientale praticamente nullo in fase di utilizzo.

Oltre alle pompe di calore esistono le caldaie a biomassa e le meno diffuse caldaie geotermiche. Queste alternative, tuttavia, non hanno un costo basso e per questo si sta valutando la possibilità di incentivi.

La svolta tedesca sulle caldaie

Mentre l’Ue discute, la Germania decide. Ciò che in queste settimane ha fatto Berlino, infatti, potrebbe essere da linea guida per il resto d’Europa. Il Parlamento tedesco, infatti, nei giorni scorsi ha approvato il "Building Energy Act": una legge che aumenta in modo progressivo la quantità di fonti rinnovabili utilizzate per il riscaldamento degli edifici. Il testo iniziale, successivamente modificato dopo un dibattito in maggioranza, indicava come obiettivo quello del taglio radicale alle caldaie che bruciano combustibili fossili. Più nello specifico le caldaie a gas devono uscire dal mercato già a partire dal 2024 a beneficio di impianti più moderni e alimentati, almeno per il 65%, da fonti alternative. Come detto, però, la legge è stata ridiscussa e mitigata.

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A cura di: Tiziana Casciaro

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