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Mercato energia libero e tutelato: cosa sono e come difendersi dai pericoli

Chi è rimasto nel regime di maggior tutela, circa 12 milioni di utenti domestici, un anno fa pagava 20,83 centesimi a kWh, oggi paga praticamente il doppio. Tuttavia passare al libero mercato non è sempre sinonimo di risparmio: bisogna difendersi dalle insidie e imparare a confrontare le tariffe.

Pubblicato il 24/05/2022
una mano digita su una calcolatrice e sullo sfondo uno schema della classe energetica
Differenze tra mercato libero e tutelato e come difendersi dalle tariffe truffa

L’argomento bollette è quanto mai caldo e attuale, viste le impennate di prezzo a cui le famiglie italiane hanno dovuto adeguarsi nel giro di pochi mesi. È stato così per quella grossa fetta che ancora rimane nel servizio di maggior tutela (39,4%), ma anche per il resto dei consumatori che ha già sperimentato il libero mercato dell’energia, scoprendo come anche questo possa riservare insidie. Aumenti incontrollati, che Arera ha quantificato tra l’ultimo trimestre del 2020 e l’attuale trimestre aprile-giugno del 365% e che utenti meno accorti e informati subiscono senza sapere effettivamente come comportarsi.

La differenza dei meccanismi di prezzo nei due mercati

Chi è rimasto nel regime di maggior tutela, circa 12 milioni di utenti domestici, un anno fa pagava 20,83 centesimi a kWh, oggi ne paga 41,34 a kWh (ipotesi consumo annuo 2.700 kWh e potenza impegnata 3 kW). Qui il prezzo è definito da ARERA ogni 3 mesi in base non solo all’andamento del mercato all’ingrosso dell’energia, ma anche dei mercati finanziari.

Differente la logica che regola il mercato libero, dove la pluralità dei venditori definisce un prezzo sulla base dei valori del mercato all’ingrosso dell’energia e poi contratta con il consumatore finale, stabilendo condizioni che siano vantaggiose per entrambi. Il compromesso più frequente è un prezzo fisso, attrattivo per il cliente che potrà conquistare una tariffa che rimane sempre la stessa a prescindere da quanto accade sul mercato, per un determinato periodo di tempo.

Altre volte il prezzo proposto dall’offerta del mercato libero segue l’andamento dei prezzi dell’energia all’ingrosso, quindi un prezzo indicizzato non Arera: si tratta di un prezzo variabile che cambierà periodicamente, ma farà riferimento esclusivamente al mercato dell’energia e non a quello finanziario (come avviene per i prezzi del servizio di maggior tutela, che risentono anche dell’andamento di altri mercati e dunque di maggiori variabili). La terza ipotesi di prezzo possibile nel libero mercato è il prezzo indicizzato Arera ma scontato, dunque la stessa tariffa del servizio di maggior tutela alla quale viene praticato uno sconto dal distributore.

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Quanto ne sanno gli italiani di energia

Secondo una recente indagine (Dataroom per Corriere della Sera del 4 aprile 2022), a giocare contro il portafoglio degli italiani ci sarebbe una disinformazione di fondo. Più specificamente:

  • il 21,6% dei clienti domestici non è a conoscenza della possibilità di cambiare fornitore di energia elettrica in qualsiasi momento;
  • il 20,8% è convinto che per cambiare sia necessario sostituire anche il contatore;
  • il 32,2% crede che il cambio comporti un’interruzione della fornitura.

Per contro a questa scarsa cultura di fondo, gli operatori sul mercato sarebbero sempre di più, ben 723 che servono oltre 18 milioni di utenti per l’energia elettrica e 12 milioni per il gas. Di questi, chi ha avuto la fortuna di sottoscrivere un contratto della luce con prezzo fisso per 24 o 36 mesi, in questo momento non risente delle variazioni di prezzo, ma pagherà lo stesso basso prezzo precedente agli aumenti record.

Le insidie del libero mercato

Il problema si pone adesso per chi ancora non ha effettuato il passaggio al libero mercato, in attesa che il primo gennaio 2024 sia veramente decisiva come data per la chiusura del servizio di maggior tutela, continuamente rimandata negli anni. Perché se non si sa nulla di bollette e libero mercato si rischia di essere preda delle pratiche di vendita spesso discutibili delle compagnie distributrici, arrivando ad acquistare una tariffa che potrebbe rivelarsi un salasso.

Se guardiamo i risultati della ricerca, vediamo che un consumatore su 5 (20,5%) arriva alla nuova tariffa in autonomia, andando direttamente sul sito del rivenditore.

Il 17,9% cambia tariffa chiamando il call center o un agente venditore, mentre il 16,7% si è recato presso un negozio o uno sportello. Il 16,1% ha ricevuto la chiamata dal call center, mentre il 12,1% si è fatto convincere da un venditore porta a porta. In ogni caso, bisogna fare molta attenzione a non lasciarsi persuadere senza valutare ogni aspetto dell’offerta.

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Come valutare una tariffa luce

La regola più importante è sempre la stessa: non fornire mai i dati personali, soprattutto quelli della fornitura con codice POD, perché sufficienti a consentire il cambio fornitore senza alcun consenso del titolare.

L’altra cosa da ricordare è che ogni proposta commerciale deve essere seguita dall’invio del contratto, perché solo dopo aver letto attentamente le condizioni si arrivi a firmare e acquistare una tariffa.

Indispensabile per valutare un’offerta è capire qual è il costo della materia prima energia, visto che allo stato attuale gli oneri di sistema sono temporaneamente cancellati e la quasi totalità del prezzo della bolletta è determinato proprio dal prezzo dell’energia. Oltretutto oneri di sistema, spese per il trasporto e altri oneri sono identici anche nel mercato libero e per qualsiasi tipo di tariffa, appartenente a ogni regime.

In ogni caso, se ad esempio si sta per acquistare una tariffa a prezzo fisso, è utile cercare di capire il costo della fornitura a fine promozione, perché con molta probabilità servirà cambiare ancora fornitore in tempo utile per non subire tutt’a un tratto un’impennata dei costi. Può anche accadere che l’offerta sia a pacchetto e se si supera la soglia dei consumi definita ci si ritrova a pagare un prezzo molto più alto di quello pattuito.

Attenzione agli operatori autorizzati

Ultimo consiglio è affidarsi solo a operatori certificati e conosciuti, mai a venditori improvvisati o di cui non si riesce a rintracciare giudizi o storico. Il comparatore Segugio.it fornisce ogni giorno un elenco della migliori offerte luce del mercato provenienti da una lista di fornitori primari sul mercato, dando larga scelta a chi desideri cambiare tariffa e andare a risparmiare.

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A cura di: Marco Rigamonti

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