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Maggior tutela e libero mercato dell’energia: facciamo chiarezza

Spesso accade che siano le stesse aziende a presidiare i mercati tutelato e libero dell'energia, come avviene ad esempio per ENEL con Servizio Elettrico Nazionale ed Enel Energia. Se ad esempio non si è mai cambiato operatore, si potrà dedurre di essere cliente del Servizio Elettrico Nazionale.

 

Pubblicato il 20/04/2021
traliccio della luce con cielo sullo sfondo e luce del sole che lo attraversa
Il mercato dell’energia si divide tra servizio di maggior tutela e mercato libero

La lettura della bolletta elettrica e la conoscenza delle voci di spesa che ne determinano ogni volta l’importo sono spesso ignote agli stessi utenti.

Di fatto, capire le dinamiche che sono dietro al mercato dell’energia servirebbe a fare le scelte giuste e arrivare a non trovarsi in situazioni di spesa indesiderate.

Vediamo allora qui le cose fondamentali da sapere partendo dalla differenza tra i due mercati che regolano la fornitura di energia.

Servizio di maggior tutela e mercato libero

Ormai dovrebbe essere chiaro: quando si sceglie una tariffa, si può acquistarla su due mercati.

Quello di maggior tutela è regolato e tutelato da Arera, Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, in quello libero invece le condizioni non sono fissate dall’Autorità per l’energia, ma concordate direttamente tra le parti. 

Presto il primo dei due mercati sparirà, per lasciare posto a un unico mercato libero. Tuttavia questo passaggio obbligatorio fatica a compiersi, ed è oggetto di continui slittamenti, fino all’ultimo che ne ha rimandato la data dal primo gennaio di questo anno al primo gennaio del 2023.

A passare al regime libero dell’energia ci saranno, secondo gli ultimi numeri diffusi da Arera, circa 15 milioni di utenti tra clienti domestici (44,68% dei punti attivi, oltre 29,6 milioni in totale) e non (32,4% di 6,9 milioni di contratti totali).

Il passaggio è invece già avvenuto lo scorso gennaio per le piccole imprese titolari di un contratto collegato a un punto di prelievo in bassa tensione con un numero di dipendenti da 10 a 50 e un fatturato annuo da 2 a 10 milioni di euro e per le microimprese titolari di una fornitura con potenza impegnata superiore ai 15 kW.

Chi vigila sul mercato: Arera e Antitrust

Arera è l’ente di controllo del mercato tutelato: ne stabilisce il regime tariffario e fissa il prezzo di luce e gas ogni tre mesi, in base ai prezzi di mercato. L’Antitrust invece vigila sulle procedure e la trasparenza del mercato libero. La differenza tra i due mercati è proprio nella componente di costo della materia prima e nella sua commercializzazione, visto che costi di gestione e di trasporto, così come quelli delle imposte, sono identici. 

Spesso accade che siano le stesse aziende a presidiare i due mercati, come avviene ad esempio per ENEL che è la società fornitrice dell’energia nel Servizio di maggior tutela con Enel Servizio Elettrico Nazionale e nel mercato libero con Enel Energia.

Se ad esempio non si è mai cambiato operatore da quando il mercato dell'energia è stato liberalizzato, allora anche senza avere in mano una bolletta si potrà dedurre di trovarsi nel mercato tutelato e quindi molto probabilmente essere cliente del Servizio Elettrico Nazionale.

La convivenza dei due regimi dovrebbe arrivare a uno stop il 31 dicembre del 2022, lasciando spazio a un mercato popolato da sole società che esercitano la loro attività di vendita in regime di libero mercato. 

Come avverrà il passaggio al libero mercato

Gli utenti che entro il 31 dicembre 2022 non avranno ancora provveduto al passaggio al libero mercato, saranno accompagnati dall’attuale fornitore del regime di maggior tutela verso una nuova tariffa del libero mercato. L'utente sarà poi libero di accettare o rifiutare, se vorrà scegliere in autonomia.

Arera assegnerà infatti un gestore provvisorio per un periodo di 6 mesi, senza vincolo di contratto, e trascorso questo periodo verrà stabilito un nuovo fornitore tramite concorso.

Il consumatore che per quella data non avesse provveduto ad effettuarlo, sarà assegnato a un fornitore del mercato libero attraverso un’asta secondo i principi del Servizio di salvaguardia.

Il Servizio di salvaguardia è riservato a quella fascia di utenti che successivamente all’entrata in vigore del libero mercato dell’energia non hanno ancora scelto un fornitore del libero mercato o, per qualsiasi motivo, ne sono rimasti privi, ed è erogato dall’esercente di salvaguardia, un fornitore scelto tramite una gara d’asta organizzata dall’Acquirente Unico (la società garante della fornitura di energia elettrica ai piccoli consumatori).

Il passaggio, per quanto obbligato, non comporta oneri aggiuntivi per l’utente, né tantomeno l’interruzione della fornitura.

C’è un vantaggio a passare al libero mercato?

Sì, se si sceglie la tariffa giusta. Perché nel mercato libero la concorrenza è molto accesa e le compagnie tendono ad attrarre i nuovi clienti con sconti e promozioni a tempo.

C’è di buono che le nuove forniture sono sempre più digitali e gestibili in maniera tale da avere sempre sotto controllo i consumi, così da aggiustare il tiro qualora ce ne fosse bisogno e cambiare fornitura qualora diventasse troppo onerosa.

Il modo più facile e veloce per scovare l’offerta giusta è affidarsi a un comparatore come Segugio.it, il primo in Italia a occuparsi di comparazione di tariffe e partner dei principali operatori del mercato. Ogni giorno sul sito è possibile consultare le migliori offerte luce oppure richiedere un preventivo per una tariffa ad hoc, secondo le proprie abitudini di consumo e possibilità di spesa. Si potrà accedere così a offerte più vantaggiose e con tanti servizi aggiuntivi, spesso studiate per gli utenti ed a loro riservate.

A cura di: Paola Campanelli

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Parole chiave

mercato libero migliori tariffe luce

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