L'ora legale fa risparmiare veramente? I dati 2025
Il cambio dell'ora riporta in prima pagina un tema sempre molto attuale: con l'ora legale, infatti, è possibile ottenere un risparmio economico, con una riduzione dei consumi (e, quindi, delle emissioni) per tutto il settore energetico italiano. Ecco i dati Terna.

Da pochi giorni c’è stato il passaggio all’ora solare che segna, come ogni anno, il ritorno di un tema sempre molto attuale, rappresentato dai vantaggi legati al ricorso all’ora legale. I dati diffusi da Terna confermano l’impatto economico positivo che l’utilizzo dell’ora legale ha avuto sull’Italia con ben 2,3 miliardi di euro di benefici dal 2004 a oggi. Da non sottovalutare è anche l’aspetto ambientale. Consumare meno significa ridurre le emissioni di CO2 in atmosfera, per una maggiore sostenibilità dell’intero sistema energetico.
I numeri dell’ora legale
L’ora legale può essere considerata come una risorsa importante per l’Italia, sia dal punto di vista economico che dal punto di vista ambientale. I dati Terna confermano un significativo calo dei consumi di energia elettrica (pari a 310 milioni di kWh ovvero il fabbisogno di circa 120 mila famiglie) nel corso degli ultimi sette mesi, con un risparmio economico di oltre 90 milioni di euro.
Il vantaggio economico è stato calcolato, con riferimento al periodo compreso tra il 30 marzo e il 26 ottobre 2025, tenendo in considerazione un costo medio al kilowattora pari a 29,1 centesimi di euro (questo dato, basato sulle rilevazioni di ARERA, si riferisce al cliente tipo nel regime di Maggior Tutela, oggi riservato ai vulnerabili).
Il taglio ai consumi non si traduce solo in un risparmio in bolletta ma è anche un modo per rendere più sostenibile il mercato energetico. Considerando l’ancora elevato supporto dei combustibili fossili per il sistema italiano, il ricorso all’ora legale si rivela fondamentale anche per tagliare le emissioni di CO2 in atmosfera.
Le stime confermano che il ricorso all’ora legale ha permesso di evitare l’immissione in atmosfera di circa 145 mila tonnellate di CO2. Senza questo sistema di gestione dell’orario, quindi, le famiglie italiane avrebbero speso di più e l’ambiente ne avrebbe risentito con un sostanziale incremento delle emissioni.
Tanti anni di vantaggi
I dati Terna confermano i vantaggi del ricorso all’ora legale: nel corso del periodo compreso tra il 2004 e il 2025, infatti, l’Italia ha potuto beneficiare di un risparmio di 2,3 miliardi di euro. Il risultato è stato ottenuto grazie a una riduzione dei consumi di energia elettrica, per un totale di oltre 12 miliardi di kWh, che, a sua volta, ha permesso di ridurre l’impatto sull’ambiente del sistema energetico italiano.
Come risparmiare sulle bollette
Per ridurre le bollette è fondamentale ridurre il costo dell'energia. Si tratta di un aspetto fondamentale. Limitarsi al contenimento dei consumi può non essere sufficiente. Per massimizzare il risparmio, infatti, è necessario puntare sulle migliori offerte del mercato. Consultando il comparatore di Segugio.it per offerte luce e gas è possibile tagliare le bollette.
Novità in futuro?
Da alcuni anni, il tema del cambio dell’ora è di grande attualità. In particolare, si discute dei vantaggi effettivi (non solo economici e ambientali ma anche dell’impatto sulla salute) del doppio cambio dell’ora con l’ora legale che entra in vigore a fine marzo e l’ora solare che viene ripristinata a fine ottobre.
Quest’anno, il tema è stato riportato in prima pagina dalla Spagna, con il primo ministro spagnolo, Pedro Sánchez, che ha annunciato la volontà di portare la questione al centro del dibattito UE, anche in considerazione del fatto che nel 2026 scadrà il calendario europeo che regola il cambio orario. Si tratta dell’occasione giusta per una modifica al sistema che potrebbe riguardare non solo l’Italia ma anche tutta l’UE.
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