Italia a 1 Giga: Fibercop vuole subentrare a Open Fiber
Portare la banda ultra-larga in tutto il Paese è un obiettivo ambizioso: il piano Italia a 1 Giga è ancora lontano dal completamento ma FiberCop è pronta a sostenerlo per raggiungere i target fissati, andando a subentrare a Open Fiber, come svelato da un recente report di Reuters.

Il piano "Italia a 1 Giga", sostenuto con i fondi del PNRR, ricopre un'importanza davvero elevata per il settore delle telecomunicazioni italiano e, più in generale, per lo sviluppo dell'economia nazionale. La possibilità di portare la banda ultra-larga in tutto il Paese, infatti, rappresenta un obiettivo ambizioso ma necessario. Per portare la connessione ad alta velocità (almeno 1 Gigabit in download e 200 Megabit, quindi 0,2 Gigabit, in upload) anche in quelle aree non raggiunte dall'infrastruttura in fibra ottica servono tempo e fondi oltre che gli strumenti giusti per gestire e impiegare correttamente le risorse disponibili.
Per sostenere il raggiungimento degli obiettivi del Piano "Italia a 1 Giga" potrebbe essere determinante il ruolo di FiberCop. La società, scorporata lo scorso anno da TIM e gestita oggi da un consorzio guidato da Kkr e che comprende anche il MEF (il Ministero dell'Economia e delle Finanze), è pronta a raccogliere il testimone da Open Fiber, andando a occuparsi della fase esecutiva del piano e, quindi, della cablatura delle aree ancora non raggiunte dalla banda ultra-larga. La conferma è arrivata nei giorni scorsi da un report di Reuters. L'agenzia di stampa, infatti, ha pubblicato un estratto della lettera inviata da FiberCop al Governo italiano.
Ricordiamo, in ogni caso, che la fibra ottica FTTH ha registrato una forte crescita della sua diffusione nel corso degli ultimi anni e, per tanti, c'è oggi la possibilità di attivare un abbonamento per la connessione a Internet ad alta velocità. Per verificare la copertura della fibra al proprio indirizzo di casa e scoprire quali sono le promozioni più interessanti è possibile consultare il comparatore di Segugio.it per offerte Internet casa, accessibile premendo sul box qui di sotto.
FiberCop scrive al Governo
Nei giorni scorsi, Reuters ha riportato alcune novità sugli obiettivi di FiberCop, sulla base di una lettera che l'azienda ha inviato dal Governo italiano. Il contenuto di questa lettera è stato visionato dai giornalisti dell'agenzia. Nel messaggio, in particolare, si legge: "Alla luce anche dei dati più recenti disponibili sull’andamento dei lotti si chiede di valutare favorevolmente l’ipotesi di una riassegnazione equa e funzionale attraverso un processo di subentro, che consenta di dare piena attuazione agli obiettivi europei sul Piano Italia 1 Giga".
La questione è sostanzialmente legata ai ritardi di Open Fiber che, insieme alla stessa FiberCop, si è aggiudicata la gara per il cablaggio di circa 3,4 milioni di edifici in tutta Italia. I lavori dovrebbero terminare nel giugno del 2026. Come detto, però, Open Fiber è in ritardo rispetto a FiberCop e ha anche più civici da raggiungere. Per centrare gli obiettivi nei tempi previsti, quindi, FiberCop punta a subentrare all'azienda rivale andando ad "assumere la responsabilità esecutiva dell’intero perimetro di ciascuno dei lotti del Piano Italia a 1 Giga”.
La notizia della comunicazione da parte di FiberCop è stata confermata direttamente da un portavoce del Governo ma non sono stati forniti ulteriori commenti. Al momento, quindi, la proposta di FiberCop resta in sospeso, probabilmente in attesa di ulteriori valutazioni. Ricordiamo che entrambe le aziende vedono lo Stato italiano nel capitale (OpenFiber, infatti, è al 60% di proprietà di Cassa depositi e prestiti) e le opzioni sul tavolo sono tante.
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Arriva la rete unica?
Gli scenari futuri sono diversi e, al momento, non è chiaro quali saranno le mosse del Governo. Sul tavolo, come evidenziato da IlSole24Ore, ci sarebbero due ipotesi. La prima prevede la nascita di una rete unica, progetto di cui si parla da tempo e che prevede la fusione tra le due società coinvolte nel progetto Italia a 1 Giga.
La seconda, più contorta, consiste nella cessione della rete nelle aree nere di Open Fiber a Macquarie, fondo che detiene il 40% della stessa Open Fiber, e poi la fusione delle aree grigie e delle bianche con FiberCop. La seconda opzione sarebbe meno vantaggiosa, almeno in termini di sinergie, ma potrebbe ottenere con maggiore semplicità l'ok da parte delle Autorità europee.
A che punto è la fibra ottica in Italia
Al momento, non ci sono ancora dati aggiornati sullo stato di avanzamento del piano Italia a 1 Giga, su cui non sono stati pubblicati dati negli ultimi mesi. Come confermato dalla recente indagine dell'Osservatorio Tariffe di Segugio.it, però, il mercato italiano continua a evidenziare un tasso di adozione ridotto per la fibra ottica.
In particolare, sulla base dei dati AGCOM disponibili, si registra che:
- il 70,4% delle famiglie è raggiunto dalla fibra FTTH
- il 27,3% degli accessi a Internet da rete fissa avviene tramite fibra FTTH
In sostanza, un numero molto elevato di famiglie può oggi contare sulla fibra ottica ma solo una piccola parte ha attivato un abbonamento per sfruttarla. Ricordiamo che per verificare le offerte disponibili, verificare la copertura e attivare la promozione desiderata è possibile accedere al comparatore di Segugio.it, qui di sotto. Bastano pochi secondi per trovare l'offerta giusta.
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