Internet, cellulari e minori: la proposta di legge per tutelare i giovani
Una proposta di legge a firma Fratelli d'Italia punta a mettere ordine nel rapporto tra giovani, dispositivi informatici e internet. L'iniziativa punta a limitare l'accesso ai social in giovane età, confermando il divieto dell'uso degli smartphone a scuola.

L’utilizzo di smartphone e dispositivi informatici porta con sé tante opportunità e lati positivi. L'abuso di questi strumenti, però, può dare vita a dinamiche potenzialmente dannose, soprattutto se a essere coinvolti sono i più giovani. Per questo motivo, è allo studio una proposta di legge che vuole tutelare i minori dai pericoli della dipendenza digitale: vediamo di cosa si tratta.
Proteggere i minori dalla dipendenza digitale: l’iniziativa di Fratelli d’Italia
Nei giorni scorsi, l’onorevole Riccardo Zucconi di Fratelli d’Italia ha depositato una proposta di legge in Parlamento. L'iniziativa verte sull'introduzione di nuove regole per la protezione dei minori per l'impiego di dispositivi elettronici, l'accesso a internet e social network. Il fine ultimo sarebbe quello di tutelare i più giovani del rischio di dipendenza digitale, scongiurando così gli effetti negativi derivanti da un uso eccessivo e non corretto dello smartphone.
Queste le parole con le quali Zucconi ha scelto di presentare la sua iniziativa: "Numerosi e autorevoli studi scientifici dimostrano la dilagante tendenza all’alienazione provocata dall’uso smodato degli smartphone e le gravi ricadute psicologiche di una prolungata esposizione a internet. I nostri adolescenti sono sempre più esposti al rischio di sviluppare una dipendenza tossica dai device digitali e di attingere a contenuti gravemente dannosi e la politica ha il dovere morale di intervenire per arginare questo allarmante fenomeno. Ecco perché ho depositato questa proposta di legge, che si prefigge di salvaguardare il benessere psichico e sociale delle giovani generazioni che rappresentano il futuro del nostro Paese".
I dettagli della proposta di legge su cellulari e minori
Nella sua forma attuale, la proposta di legge che punta a tutelare i minori dai pericoli della dipendenza digitale è composta da tre articoli. Uno degli elementi centrali prevede che i ragazzi di età inferiore a 14 anni debbano essere autorizzati dai genitori per navigare su internet attraverso i vari meccanismi di parental control. Anche qualora ottengano il permesso, non sarà comunque possibile l'accesso a:
- social network;
- siti pornografici;
- piattaforme di gioco d’azzardo;
- portali di scommesse online;
- siti legati a temi come armi, violenza, odio, discriminazione e sette religiose.
Secondo la proposta di legge avanzata da Fratelli d’Italia, inoltre, sarebbe possibile avere un profilo social solo a partire da 16 anni e utilizzando un sistema di identificazione certa dell'età. Viene inoltre ribadito il divieto, già stabilito da circolare ministeriali, di usare smartphone e altri device in tutte le scuole, a eccezione di specifiche necessità didattiche autorizzate dagli istituti stessi.
Quando verrà messa in atto questa iniziativa?
Al momento, quella descritta finora è solo una proposta di legge, che deve passare all'esame del Parlamento prima di poter essere messa in atto. Quello che è certo è che diversi studi dimostrano come nel futuro il consumo di dati online salirà sempre di più. Dal 2020 a oggi, secondo dati AGCOM, il traffico medio giornaliero su base annua in Italia è aumentato del 65,2%. La gestione di una crescita che non sembra destinata a fermarsi da qui a breve passa anche dalla protezione dei soggetti più vulnerabili, come appunto bambini e adolescenti.
Già da ora, in ogni caso, diversi operatori offrono meccanismi che consentono di limitare l’accesso a siti considerati inadeguati ai minori: puoi scoprire di più confrontando le migliori offerte per internet e telefonia mobile delle aziende partner di Segugio.it.
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