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In quanto tempo si prescrive una bolletta?

Dopo anni di dibattiti e tensioni, la legge ha definitivamente stabilito che il fornitore della luce, del gas o dell’acqua non può richiedere somme di denaro per importi che risalgono a oltre 2 anni precedenti alla scadenza della bolletta.

A cura di: Paola Campanelli
A cura di: Esperta di prodotti finanziari, mercati energetici e telefonia
Dopo la laurea in Economia Aziendale e due Master in Copywriting e Comunicazione Digitale, si dedica ora alla scrittura di news specializzate per Segugio.it, oggi parte di Moltiply Group, con cui collabora dal 2014.

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Tempo di lettura 3 minuti
Aggiornato il 09/09/2020
In quanto tempo si prescrive una bolletta?

Case sempre più tecnologiche e dotate di ogni comfort implicano consumi maggiori. È così che nel corso degli anni le bollette di luce e gas si sono caricate di costi nuovi, arrivando a pesare sempre di più sul bilancio famigliare.

A darne notizia i dati di Confcommercio,che stimano come proprio le spese delle bollette, insieme a quella per gli affitti, le manutenzioni in casa e le tasse sui rifiuti, incidano per il 44% sui consumi degli italiani. Questo nella media di ogni mese, perché gli imprevisti, anche per le bollette, sono sempre dietro l’angolo.

È il caso ad esempio dei tanto temuti conguagli in bolletta di luce e gas, una questione che si è protratta a lungo nel corso degli anni a causa delle continue denunce dei consumatori nei confronti delle compagnie erogatrici delle utenze, fino alla Delibera n. 97/2018/R/COM con cui l’Arera, applicando la disposizione contenuta nella legge di Bilancio 205/2017, ha portato da 5 a 2 anni la prescrizione delle bollette delle utenze principali.

I termini di prescrizione delle bollette di luce, gas e acqua

Qualunque bolletta relativa ai consumi di un’utenza è il risultato di una stima da parte del gestore, sulla base dei consumi effettuati nei mesi precedenti. Accade allora spesso che gli importi fatturati in bolletta non corrispondano esattamente a quelli reali, tanto che gli importi che ci ritroviamo in bolletta possono discostarsi anche per cifre elevate rispetto a quanto realmente dovuto all’azienda fornitrice. Da qui la questione dei maxi-conguagli, che calcolano la differenza tra consumi fatturati e consumi reali e che a volte finiscono per tradursi in salassi di spesa per il cliente che non ha alcuna responsabilità del gap tra i due valori rilevati.

Dopo anni di dibattiti e tensioni, la legge ha definitivamente stabilito che il fornitore della luce, del gas o dell’acqua non può richiedere somme di denaro per importi che risalgono a oltre 2 anni precedenti alla scadenza della bolletta.

Qualunque credito, prima di quella data, cade in prescrizione con le nuove diposizioni di legge e lo stesso funziona per i maxi-conguagli dello stesso periodo, perché come stabilito con disposizione del 27 gennaio scorso dall’ARERA, i clienti potranno “in ogni caso” eccepire la prescrizione per importi fatturati relativi ai consumi più vecchi di 2 anni.

Se dunque il consumatore (famiglia o piccola impresa con meno di 10 dipendenti) dimenticherà o non sarà in grado di pagare la bolletta, questa si prescriverà secondo i seguenti termini:

  • 2 anni le bollette dell’energia elettrica scadute dopo il primo marzo 2018. 5 anni se la data di scadenza è precedente;
  • 2 anni le bollette del gas scadute dopo il 1 gennaio 2019. 5 anni se la data di scadenza è precedente;
  • 2 anni le bollette dell’acqua scadute dopo il 1 gennaio 2020, 5 anni per quelle scadute prima.

Il termine di prescrizione si calcola a partire dal giorno seguente alla scadenza riportata in bolletta.

La prescrizione riguarda tutte le componenti di costo incluse in fattura, quelle fisse e variabili e si interrompe in un solo caso, quando l’impresa fornitrice dell’utenza inviasse una diffida all’utente, tramite raccomandata o PEC nel caso di un’azienda o di un titolare di partita Iva.

Da parte sua, il consumatore può opporsi all’azione della società inviando una segnalazione all’Antitrust, tramite il modello di segnalazione disponibile sul sito AGCOM oppure online, ma facendo sempre attenzione ad essere il più possibile precisi e dettagliati nel descrivere i fatti e fornire copia dei documenti o dei messaggi per i quali si chiede l’intervento.

Contrastare il caro bollette con la tariffa migliore

Rimane ferma la necessità, prima di attivare qualsiasi utenza, di trovare l’offerta migliore sul mercato che permetta di contenere la spesa dei consumi. Una tariffa economica e giusta per ogni esigenza può fare infatti la differenza, così come monitorare i consumi e disporre di bollette chiare e semplici.

Segugio.it dà in tutti questi aspetti una mano importante a trovare non solo le migliori offerte luce e le migliori tariffe gas, ma anche un’indicazione chiara di tutti i servizi offerti dalle compagnie con i rispettivi costi.

Se ad esempio supponiamo di richiede l’attivazione di un’utenza luce più gas, la tariffa migliore in questo momento la offre Sorgenia con Next Energy Luce e Next Energy Gas e un costo totale di 73,32 euro al mese, 867,88 euro l’anno (potenza impegnata 3 kW, consumo annuo di energia 2.000 kWh, frequenza di utilizzo sempre, consumo annuo di gas 755 Sm3, modalità di pagamento RID e invio bolletta elettronico nel comune di Milano).

L’energia di Sorgenia è 100% green e digital, con una sezione web nell’Area clienti dove gestire i propri consumi e tutti i pagamenti. Inoltre, per tutti i nuovi clienti un buono Amazon del valore di 100 euro.

Leggi le nostre Linee guida Editoriali

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Parole chiave

tariffe utenze maxi-conguagli

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