Iliad - TIM: l’ipotesi di fusione salta, stop totale alle trattative
Sfuma in maniera definitiva l'accordo relativo alla fusione tra TIM e Iliad. A confermarlo è la società transalpina con dichiarazioni che lasciano pochi dubbi in merito: i colloqui risalenti ad aprile, infatti, "non riprenderanno". Ecco tutti i dettagli.

Dopo mesi di anticipazioni sul chiacchierato accordo tra TIM e la TELCO francese Iliad, arriva la secca smentita che mette fine a ogni possibile ipotesi. La società transalpina ha infatti negato di aver intenzione di riparlare dell’argomento, difatti chiudendo a futuri sviluppi.
“Nessun colloquio” tra TIM e Iliad, niente accordo
Iliad è intervenuta categoricamente sull'argomento legato a un possibile accordo con TIM attraverso le parole del direttore generale del gruppo, Thomas Reynaud. Intervenuto durante la pubblicazione dei risultati semestrali del gruppo, il dirigente ha spiegato: “Non abbiamo più alcun colloquio con TIM dall’inizio di aprile e non riprenderanno”.
Una sortita piuttosto netta, che segna la fine delle voci riguardanti una ipotetica fusione tra le due società. Un epilogo che va in qualche modo in controtendenza con le dichiarazioni raccolte a maggio, dove l’amministratore delegato di TIM Pietro Labriola parlava di un accordo possibile.
Perché le due parti erano giunte così vicine a un accordo? Entrambe erano mosse da motivazioni che tendevano a far credere che la fusione TIM-Iliad fosse inevitabile:
- TIM era alla ricerca di un partner per razionalizzare le reti, tagliare i costi duplicati e rilanciare l’impegno nel 5G;
- Iliad aveva intenzione di consolidare la propria posizione sul territorio italiano, pur senza compromettere la sua autonomia.
D’altra parte, non mancavano i dubbi. Uno riguardava i rilievi dell'Antitrust, legati alla tutela della concorrenza del mercato. L'altro si concentrava sull'equilibrio geopolitico dell'operazione, che difatti vedeva l'ingresso di un attore estero nella gestione di infrastrutture digitali italiane altamente sensibili. Punti interrogativi che, difatti, ora non esistono più.
Senza fusione con TIM, quali sono le priorità di Iliad?
Superata la fase del possibile accordo con TIM, per Iliad si apre ora una nuova stagione dove la società cercherà di concentrarsi soprattutto sull'espansione nei mercati chiave, tra i quali l’Italia. Stando alle ultime rilevazioni, l'operatore ha registrato un aumento delle vendite del 9,2% nel primo semestre, per un totale complessivo di 603 milioni di euro e 12,5 milioni di abbonati al 30 giugno.
Utili triplicati nel semestre
Iliad può facilmente consolarsi dell'accordo sfumato con TIM guardando ai risultati ottenuti nel primo semestre del 2025. L'utile netto globale ha raggiunto i 700 milioni di euro, mentre l'utile operativo lordo al netto degli affitti aumenta del 10,2%, attestandosi su 2 miliardi di euro. Aumentano anche gli abbonati e i ricavi semestrali, grazie alla già citata crescita in Italia e alle performance stabili in Francia.
TIM o Iliad: quale scegliere?
Ora che è chiaro che la fusione tra TIM e Iliad non avverrà, è possibile riflettere con maggiore calma su quale operatore proponga le tariffe più vicine alle proprie esigenze. Il raffronto da effettuare non riguarda solo le due società protagoniste di questo articolo, ma tutti gli altri operatori impegnati in Italia. Per effettuare un confronto rapido, dai uno sguardo alle migliori offerte di telefonia fissa e mobile delle aziende partner di Segugio.it.
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