8 anni di Roaming Like at Home: cosa è cambiato con il regolamento UE?
Nel 2017 iniziava l'era del Roaming Like at Home, che consentiva di azzerare i costi di roaming per la navigazione web nei paesi dell'Unione Europea. A otto anni di distanza, com'è cambiato il panorama per chi vuole esplorare il web fuori dal proprio Paese?

Il 15 giugno scorso si è celebrato un piccolo, grande anniversario per le modalità di comunicazione all’interno dell’Unione Europea. Nel 2017, infatti, per via del regolamento europeo 531/2012 sul Roaming Like at Home, venivano azzerati i costi per il roaming in tutti i Paesi UE. Otto anni dopo, vediamo allora qual è il contesto che questa iniziativa ha contribuito a plasmare.
La proroga per 10 anni del progetto roaming zero
Il 1° luglio 2022, il regolamento europeo 612/2022 ha determinato la proroga per altri 10 anni del roaming zero, con alcune novità rispetto alla prima versione del 2017. Tra le altre cose, venivano modificate le tariffe massime all’ingrosso, e si estendevano gli obblighi di trasparenza per i servizi che potevano presentare costi aggiuntivi.
Si trattava di aggiornamenti necessari, anche perché nel frattempo la situazione politica era cambiata, in alcuni casi drasticamente. Basta pensare al caso del Regno Unito, che a causa dell’uscita dall’Unione Europea viene ormai escluso da sempre più Paesi dalle aree nelle quali viene applicato il Roaming Like at Home.
Costi e paesi coinvolti dal roaming europeo nel 2025
I vari operatori telefonici italiani mettono a disposizione strumenti per stabilire quanti giga si possono usare per la navigazione nei paesi europei. Esiste una formula generale che consente di avere grossomodo un’indicazione del numero di giga impiegabili. Si tratta della seguente:
- Giga in roaming nei paesi europei = (costo mensile della propria tariffa IVA esclusa / 1,30) x 2
Come trovare la migliore offerta mobile
Se non vuoi prendere la calcolatrice e cominciare a far di conto, ricorda che il comparatore offerte mobile di Segugio.it segnala in maniera chiara quanti sono i giga offerti dalle migliori tariffe mobile per l’estero delle nostre aziende partner. Così è più facile scegliere.
E una volta superata la soglia della propria offerta? Vengono applicate delle tariffe differenti, che sono stato oggetto di una revisione al ribasso:
- costo extra-soglia per il traffico dati - 0,00154 euro/MB (in precedenza era 0,00189 euro/MB);
- costo all'ingrosso per le chiamate vocali - 0,019 euro/minuto (in precedenza era 0,022 euro/minuto);
- costo all'ingrosso per gli SMS – 0,003 euro/SMS (in precedenza era 0,004 euro/SMS).
I Paesi nei quali valgono le condizioni economiche appena descritte sono diversi. Ecco la lista:
- Austria;
- Belgio;
- Bulgaria;
- Cipro (esclusa la Repubblica Turca di Cipro del Nord);
- Croazia;
- Danimarca;
- Estonia;
- Finlandia;
- Francia (inclusi Guadalupa, Guyana francese, La Réunion, Mayotte, Martinica);
- Germania;
- Gibilterra;
- Grecia;
- Irlanda;
- Islanda;
- Lettonia;
- Liechtenstein;
- Lituania;
- Lussemburgo;
- Malta;
- Norvegia;
- Olanda;
- Polonia;
- Portogallo;
- Repubblica Ceca;
- Romania;
- Slovacchia;
- Slovenia;
- Spagna;
- Svezia;
- Ungheria.
Un discorso a parte lo merita il Regno Unito. Come detto in precedenza, diversi gestori hanno iniziato ad applicare condizioni economiche differenti per questo Paese nel periodo successivo alla Brexit. In caso di viaggi a Londra e dintorni, pertanto, sarà necessario verificare quali tipologie di tariffe vengono applicate.
I costi a partire dal 2026
La normativa attualmente in vigore prevede che i costi all’ingrosso per giga in Europa scendano ogni anno. Ecco un rapido elenco delle variazioni passate e future:
- 1 luglio 2022 - 2 euro;
- 1 gennaio 2023 - 1,80 euro;
- 1 gennaio 2024 - 1,55 euro;
- 1 gennaio 2025 - 1,30 euro;
- 1 gennaio 2026 - 1,10 euro;
- 1 gennaio 2027 fino al 2032 - 1 euro.
Il quadro, pertanto, continua a essere mutevole, a tutto vantaggio dei consumatori che devono spostarsi all’interno dei Paesi dell’Unione Europea.
Confronta le offerte di telefonia mobile e risparmia
Leggi le nostre Linee guida Editoriali