Il passaggio dalle reti in rame alla fibra ottica: le previsioni
La dismissione delle reti in rame e il passaggio alla fibra ottica è ancora in corso e potrebbe richiedere molto tempo: le ultime previsioni chiariscono l'attuale situazione in Italia e tracciano il percorso da seguire per raggiungere l'obiettivo che prevede un addio definitivo alle reti in rame.

L'Italia, come molti altri Paesi, punta a dire addio alle reti in rame, per completare una migrazione totale verso la fibra ottica, per quanto riguarda il settore delle connessioni di rete fissa. Quest'obiettivo è legato a una crescita della copertura della fibra FTTH, tecnologia che prevede un collegamento interamente in fibra ottica, da integrare con una crescente diffusione delle reti FWA per la connessione a Internet nelle aree dove la fibra non è disponibile.
Lo studio Obiettivo Italia Connessa di I-Com mette in evidenza lo stato di avanzamento del programma di migrazione dal rame alla fibra ottica, già iniziato da diversi anni. Come evidenziato dai dati, si tratta di un programma che dovrebbe completarsi nel lungo periodo. La migrazione totale alla fibra, infatti, potrebbe avvenire soltanto nel corso del 2036.
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Cresce la fibra ma il rame è ancora diffuso
L'UE, come chiarito con il Digital connectivity package pubblicato a inizio anno, punta a completare lo switch off della rete in rame entro il 2028, almeno per quanto riguarda l'80% degli abbonati. Il restante 20% dovrebbe dire addio al rame entro il 2030.
L'Italia deve però fare i conti con un programma di dismissione della rete in rame che non segue il ritmo sperato, nonostante un netto incremento della disponibilità e dell'utilizzo della fibra ottica FTTH nel corso degli ultimi anni. Lo studio chiarisce molto bene la questione, evidenziando l'evoluzione registrata dal mercato italiano tra giugno 2018 e giugno 2024.
Nel periodo considerato, infatti, si registrano i seguenti trend:
- -49,5% per le connessioni in rame (ADSL);
- netta crescita delle connessioni FTTH, passate dal 3,4% al 25,8% del totale;
- crescita significativa per la FWA, con una quota passata da 5,5% all'11,1%.
Lo studio ha evidenziato anche un calo delle connessioni FTTC, che utilizzano una parte della rete in rame e una parte in fibra. La quota si è ridotta di 4,1 punti. Nonostante il netto calo negli ultimi anni, in ogni caso, le connessioni in rame restano ancora molto diffuse, rappresentando il 15,8% del totale degli accessi da rete fissa.
Le stime emerse dai dati raccolti dallo studio confermano tempi lunghi per il completamento della migrazione. Con questo ritmo, infatti, è possibile stimare che lo switch off si completerà nel corso del 2036.
Copertura e tasso di adozione della fibra
Ci sono più fattori che stanno rallentando la diffusione della fibra ottica FTTH in Italia. Gli ultimi dati sulla copertura confermano un buon risultato in termini di copertura, anche se inferiore alla media europea. Stando ai numeri forniti da AGCOM, infatti, la copertura FTTH è in crescita e oggi questa tecnologia raggiunge il 69% delle famiglie italiane (le rilevazioni sono relative allo scorso mese di novembre).
Nel frattempo, però, il tasso di adozione della fibra ottica è ancora ridotto. A confermare questo trend il recente report incluso nell'Osservatorio sulle Comunicazioni di AGCOM che ha evidenziato come solo il 25,9% degli accessi da rete fissa avvenga utilizzando la fibra FTTH. Questa discrepanza tra famiglie raggiunte e linee attive può essere, in parte, legata a impianti in fibra non ancora attivi in alcune aree.
C'è, però, da considerare anche la scarsa tendenza dei consumatori italiani a cambiare operatore e, quindi, a scegliere una tecnologia di connessione migliore (spesso per scarsa conoscenza sull'argomento). Molti utenti (consumer ma anche business) sono oggi raggiunti dalla fibra ma continuano a utilizzare il rame o una tecnologia mista come la FTTC.
Per anticipare i tempi del completamento della migrazione dal rame alla fibra è necessario che il tasso di adozione incrementi, avvicinandosi il più possibile all'effettiva copertura della fibra. Si tratta di un aspetto essenziale per centrare gli obiettivi europei ed evitare che l'effettiva migrazione avvenga soltanto nel 2036, come stimato dallo studio.
Come verificare la copertura della fibra
Ricordiamo che è sempre possibile verificare la copertura della fibra al proprio indirizzo, in modo gratuito e senza impegno. La procedura da seguire è semplice: basta scegliere una nuova offerta, consultando il comparatore di Segugio.it per offerte Internet casa e poi accedere al sito dell'operatore che la propone. Prima di attivare la tariffa, sarà possibile verificare la copertura per scoprire se la fibra è disponibile al proprio indirizzo di casa.
In caso positivo, si potrà procedere all'attivazione della nuova linea, andando a sfruttare le potenzialità della fibra ottica FTTH per poter beneficiare di una connessione più veloce. Attualmente, le offerte fibra consentono di sfruttare una connessione con velocità massima pari ad almeno 1 Gigabit in download (si può arrivare anche a 10 Gigabit), un valore pari a 50 volte quello di una connessione ADSL.
Quando la fibra ottica FTTH non è disponibile, invece, le opzioni alternative sono due. È possibile ripiegare sulla fibra mista rame FTTC, che permette di navigare fino a 200 Megabit (pari a 0,2 Gigabit) come velocità massima in download, oppure puntare sulla connettività FWA, detta anche fibra mista radio. Grazie anche all'integrazione del 5G, questa tecnologia oggi permette in molti casi di raggiungere o superare i 300 Megabit di velocità massima.
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