Il Governo vuole tagliare lo spread TTF-PSV: cosa cambierà per gli utenti?
Lo spread tra gli indici PSV e TTF è al centro dell'agenda del Governo. Il Ministro Pichetto Fratin ha infatti reso nota la volontà di allineare i due parametri: resta da capire quali saranno le azioni concrete, le tempistiche e le modalità di esecuzione.

Il Governo è al lavoro per ridurre la differenza di valore tra PSV e TTF. Queste due sigle indicano gli indici del gas all’ingrosso in Italia e in Europa. La loro quotazione spesso differisce, provocando potenziali distorsioni in bolletta per i clienti finali. Scopriamo allora quali sono le intenzioni dell’esecutivo.
La differenza tra PSV e TTF cresce, il Governo cerca di correre ai ripari
Durante l’ultimo question time in Senato, il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha sottolineato che il Governo è al lavoro per eliminare la differenza di prezzo tra i due indici del gas all'ingrosso. Si tratta, nello specifico, di:
- PSV – ovvero il Punto di Scambio Virtuale, cioè la piattaforma elettronica che permette l’incontro tra la domanda e l’offerta del mercato del gas in Italia. Per le quotazioni aggiornate, leggi il nostro speciale sul valore del PSV gas oggi;
- TTF – ovvero il Title Transfer Facility, cioè l’hub di scambio virtuale della rete olandese di distribuzione del gas, considerato il riferimento a livello europeo. Trovi le quotazioni aggiornate nell’articolo sul valore del TTF oggi.
La differenza tra i due indici, nel corso dell’ultimo anno, ha raggiunto valori notevoli, arrivando in alcuni casi ad addirittura 3 euro. Un dato che trova una parziale giustificazione nell'incremento dei costi per il trasporto sulla rete nazionale, così come nella gestione degli stoccaggi. Non vanno escluse, però, dinamiche finanziarie di tipo speculativo. Ed è proprio su quest'ultimo aspetto che il Governo vorrebbe intervenire e ridurre la differenza tra i due indici.
Le possibili contromisure
Pichetto Fratin spiega quali possono essere le contromisure da attuare per tenere a freno eventuali fenomeni speculativi: “Per ridurre il peso del gas sulla generazione elettrica, stiamo predisponendo una misura che elimina lo spread tra il TTF e il PSV italiano in modo da portare benefici sia ai consumatori gas che a quelli elettrici. Vorrei ricordare che questo è un raddoppio di quello che è lo spread tra il gas e il prezzo dell’energia elettrica a causa del peso del gas e del termoelettrico nella determinazione del prezzo finale”.
Le misure dovrebbero trovare posto nel prossimo DL Energia 2025, che punta peraltro a diminuire la saturazione virtuale della rete, uno degli altri fattori che aumentano la separazione tra TTF e PSV. Pichetto spiega quale sarà la natura dell’intervento: “Non solo serve a sbloccare un coacervo di richieste stratificatesi nel tempo, che non consentirebbero lo sviluppo dei progetti di fonti rinnovabili, ma garantisce pro-futuro la razionalizzazione e la minimizzazione degli interventi sulla rete elettrica, con evidente riduzione degli oneri sulle bollette”.
Un altro tema da affrontare è quello del decoupling, ovvero lo sganciamento dei prezzi luce da quelli del gas. In questo caso, va considerato il valore del PUN Index GME, che sintetizza le quotazioni all'ingrosso dell'energia elettrica. Due sono gli strumenti utilizzabili per cercare di arginare il fenomeno: i PPA (Power Purchase Agreement), contratti di acquisto di energia elettrica a lungo termine tra produttore e un cliente; i CdF (Contracts for Difference), ovvero accordi di lungo periodo tra produttori di energia rinnovabile e un ente di proprietà del Governo.
In attesa delle prossime mosse del Governo, inizia a valutare le migliori offerte luce e gas, così da capire come iniziare a risparmiare già da ora.
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