Gas: in inverno saremo meno dipendenti dalla Russia, ecco perché
Sfruttare al meglio gli stoccaggi per ridurre la dipendenza dalle forniture russe e favorire la stabilità dei prezzi: questa sarebbe la via per superare efficacemente l'inverno che sta arrivando, in uno scenario di incertezza energetica quantomai diffusa.

L’argomento che tiene banco tra gli analisti del mercato energetico riguarda la tenuta dell’Unione Europea in vista del prossimo inverno. Riusciranno gli stoccaggi a garantire adeguate quantità di gas, anche senza il sostegno delle forniture russe? Secondo Lorenzo Dell’Orco, presidente Proxigas e amministratore delegato di Italgas, la minor dipendenza dal Paese di Vladimir Putin porterà a una certa stabilità.
Diminuire la dipendenza dal gas russo grazie agli stoccaggi
Nel periodo immediatamente successivo all’invasione russa dell’Ucraina, l’Europa è corsa ai ripari investendo nella logistica del trasporto del gas, potenziando le rotte via nave e aprendosi verso nuovi mercati. Ciò ha consentito di limitare progressivamente il peso delle forniture provenienti da Mosca, sfruttando l’offerta di Paesi come Norvegia, Stati Uniti e Algeria.
Tutto ciò ha portato a una certa stabilità dei prezzi, alla quale si aggiunge poi il ruolo degli stoccaggi. Entro il 1° novembre di ogni anno, tutti gli stati europei devono raggiungere un grado di riempimento delle scorte di gas del 90%, per garantirsi la necessaria indipendenza per l’inverno. Attualmente, l’Italia ha quasi raggiunto il suo obiettivo, mentre la media europea si assesta sul 78%.
Un altro meccanismo che potrebbe stabilizzare il mercato e ridurre la dipendenza russa è legato al taglio del differenziale tra il PSV e il TTF. Il primo è l’indice all’ingrosso del gas italiano, il secondo si riferisce invece alla borsa europea di Amsterdam. Secondo dell’Orco, però, si dovrebbe cercare di agire non tanto a livello nazionale, quanto continentale: “Il differenziale è il risultato delle ‘tariffe di transito’ applicate a ogni confine ed esiste in Italia come in altri Paesi del Sud Europa. Se l’intento politico è armonizzare i prezzi, va perseguito a livello comunitario, non nazionale”.
Una domanda in aumento, da non soddisfare solo col gas
La debolezza strutturale più importante sul fronte energetico, soprattutto in Italia, è dovuta al fatto che il gas viene utilizzato come principale fonte di riscaldamento e produzione di energia elettrica per le industrie. E con l’arrivo dei primi freddi, la situazione non potrà che ripetersi, come sottolinea Dell’Orco: “Negli ultimi mesi abbiamo registrato un aumento della domanda di metano, in Europa come in Italia, e non vediamo segnali strutturali che possano indicare un’inversione di rotta nella prossima stagione”.
Ecco perché per ridurre la dipendenza dal gas russo sarebbe essenziale una decisa opera di elettrificazione, che però “stenta a decollare, perché in Italia gli obiettivi fissati da Bruxelles si scontrano con alcuni problemi pratici”, commenta l’AD di Italgas. Tra questi ostacoli va fatta rientrare l’elevata impronta ecologica degli edifici presenti nelle nostre città. Secondo uno studio Proxima, su 16,6 milioni di abitazioni in classe F e G, solo il 10% può essere ammodernato con l’installazione di una pompa di calore.
Risparmia in bolletta scegliendo l’offerta giusta
I risvolti relativi al livello degli stoccaggi e delle complesse dinamiche geopolitiche del settore energetico si riverberano poi nelle bollette da pagare ogni mese. Per cercare di alleggerire la spesa, potresti dare uno sguardo alle migliori offerte gas delle aziende partner di Segugio.it, così da scoprire alternative più vicine alle tue necessità.
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