Fotovoltaico e sistemi di accumulo: boom di impianti stand-alone nel 2024
Nei primi sei mesi del 2024 sono stati connessi 126.916 sistemi di accumulo in Italia. Boom di impianti stand-alone. Bene anche lo stoccaggio commerciale e industriale. Rallenta la diffusione dei piccoli sistemi domestici. La fotografia di Italia Solare e un focus su come trovare un preventivo fotovoltaico per te.

Crescono nel primo semestre del 2024 i sistemi di accumulo stand-alone, cioè quei dispositivi non connessi alla rete nazionale di distribuzione, in cui l’energia elettrica immagazzinata è utilizzata interamente in loco.
È quanto emerge dalla fotografia in cifre del mercato dello stoccaggio fotovoltaico nel nostro Paese, scattata dall’associazione Italia Solare sulla base di un’elaborazione di dati Terna, la società che gestisce la rete elettrica di trasmissione nazionale.
Sistemi di accumulo: 1,05 GW di potenza connessa nei primi 6 mesi del 2024
Tra gennaio e giugno 2024 sono stati connessi da nord a sud della Penisola 126.916 sistemi di accumulo, con una potenza complessiva pari a 1,05 GW e una capacità pari a 2,63 GWh.
Per quanto il 58% (1,55 GWh) della nuova capacità connessa quest’anno sia attribuibile ad accumuli sotto i 50 kWh, una porzione importante, ben il 39% (1,04 GWh), è relativa a 6 stoccaggi stand-alone. Di questa quota, rileva Italia Solare, il 31% è dovuto a un solo impianto da 805 MWh (200 MW) connesso in provincia di Udine.
Bene anche l’andamento dello stoccaggio commerciale e industriale (C&I), che ha contribuito per il 2% circa (48 MWh) ad accumuli con capacità superiore a 50 kWh associati a impianti fotovoltaici.
“Sebbene la capacità connessa cumulata relativa agli accumuli C&I sia ancora bassa, ovvero pari a 108 MWh, il settore sta crescendo rapidamente”, precisano dall’associazione che rappresenta l’intera filiera del fotovoltaico.
In calo i sistemi di accumulo sotto i 50 kWh
C’è, invece, da registrare un rallentamento della capacità connessa per accumuli inferiori a 50 kWh: tra il primo e secondo semestre 2024 c’è stato addirittura un tonfo del 30%.
“Gli effetti della fine del Superbonus 110% e del blocco della cessione del credito, che hanno impattato negativamente il mercato del settore residenziale negli ultimi mesi, nel Q2 2024 si sono quindi tradotti in una riduzione delle connessioni non trascurabile”, si legge in una nota di Italia Solare.
La fotografia dello stoccaggio in Italia: i numeri
Stando ai dati di Italia Solare, al 30 giugno 2024 risultavano connessi in Italia 650.007 sistemi di accumulo, con una potenza complessiva pari a 4,50 GW e una capacità totale di 9,62 GWh.
L’83% della capacità totale connessa è attribuibile ad accumuli associati a impianti fotovoltaici e, in particolare:
- l’82% è relativa ad accumuli di capacità inferiore a 50 kWh connessi a impianti fotovoltaici;
- la restante capacità è imputabile a 15 accumuli stand-alone per un totale di 1,53 GWh (466 MW) e ad accumuli associati a impianti termoelettrici ed eolici rispettivamente per 56 MWh (68 MW per un totale di 10 impianti) e 2 MWh (2 MW e 2 impianti).
Stoccaggio dell’energia solare: la classifica delle Regioni
Volgendo il focus sui soli accumuli associati a impianti fotovoltaici, la Lombardia detiene il primato per la quota maggiore di connessioni, che equivalgono a 1.454 MWh.
Alle sue spalle si posizionano:
- Veneto (1.081 MWh);
- Emilia-Romagna (749 MWh);
- Lazio (577 MWh);
- Piemonte (568 MWh).
La capacità connessa in queste cinque aree del Paese risulta essere oltre il 55% di quella totale relativa ai soli accumuli associati a impianti fotovoltaici.
La capacità di accumuli stand-alone, invece, è distribuita principalmente al nord Italia, ma interessa anche le regioni del Sud: Piemonte, Veneto, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Umbria, Campania, Puglia, Sicilia e Sardegna.
Sono 8 gli accumuli connessi al Nord, per un totale di 1.456 MWh, ovvero il 95% della totale capacità di accumuli stand-alone.
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