Famiglie: nel 2022 il caro energia peserà per 1.228 euro
Federconsumatori stima che quest’anno le tariffe di luce e gas aumenteranno del 18,9 per cento a 332,82 euro. Pesanti le ripercussioni anche su alimentari, sanità e credito. In totale, per le famiglie italiane la stangata causata dai rincari del comparto energetico ammonterà a 1.228 euro.

L’inflazione ‘energetica’ avrà quest’anno, soprattutto nei primi mesi, un ruolo più importante del solito nella gestione del bilancio familiare. Le pressioni che arrivano dai rincari di petrolio e gas, infatti, si ripercuoteranno pesantemente su tutti i capitoli di spesa e, secondo Federconsumatori, gli aumenti attesi nei campi energetico ed alimentare fanno già prevedere una stangata per il nuovo anno di 1.228,80 euro per ogni nucleo familiare.
Una stima che sembra già arrotondata per difetto, visto che l’Arera ha, nel frattempo, indicato che gli aumenti delle bollette per famiglia tipo in regime di tutela nel primo trimestre 2022 saranno del 55% per l’elettricità e del 41,8% per il gas.
L’effetto cascata dei rincari di gas ed elettricità
Questi rincari riflettono l’impennata sul mercato all’ingrosso dai prodotti energetici (raddoppiati nell’ultimo quadrimestre 2021) e potevano essere superiori (rispettivamente del 65% e del 59,2%) senza l’annullamento transitorio degli oneri generali di sistema e il bonus sociale alle famiglie.
Gli effetti degli aumenti peseranno sui consumi, in quanto incidono sui costi di trasporto e sulla produzione. Ecco perché per una famiglia è utile avere sotto controllo l’andamento dei prezzi energetici e sapere quali sono i gestori di energia elettrica più convenienti. Un modo semplice per farlo è tramite la piattaforma di Segugio.it, dove ci sono due pagine dedicate: una sul costo di uno standard metro cubo di gas e l’altra su quanto costa un kwh di energia elettrica.
+18,9% le tariffe di luce e gas
Anche se gli esperti sostengono che il rialzo del costo di energia elettrica e gas durerà fino al secondo trimestre, gli effetti sulle famiglie appaiono già ora pesanti. Federconsumatori stima per la componente ‘tariffe luce e gas’ il più ampio ritocco all’insù di quest’anno, di 332,82 euro, pari a un incremento del 18,9% annuo.
Vistoso anche il rincaro (di 299,60 euro, +4,2%) previsto per il settore alimentare su cui, oltre all’aumento dei costi di produzione e trasporto, incide l’effetto inflativo a cascata: le forti tensioni sulle materie prime, i maggiori costi degli imballaggi, il rincaro dei mangimi e dei concimi che faranno sentire il proprio peso soprattutto nel corso del prossimo anno.
Attesi rincari anche nel credito e nella sanità
Nello scenario dell’Associazione dei consumatori spiccano anche i rincari attesi per il 2022 dell’acqua (+3,6%), delle tariffe autostradali (+3,4%), dei trasporti pubblici (+3,2%) e della Tari (+3,1%). Non mancheranno all’appello gli aumenti nel settore del credito, con Fedeconsumatori che prevede un rialzo dei costi dei conti correnti, da parte di alcuni istituti, soprattutto per i giovani. Preoccupano, infine, gli ulteriori rincari attesi per le prestazioni sanitarie (+3,4%) oltre a quelli notevoli registrati nel 2021 (dovuti al maggiore ricorso alla sanità privata per visite, prestazioni ed esami, visto lo stress vissuto dalle strutture pubbliche a causa della pandemia).
Governo e autorità monitorino i prezzi
Questi rincari avvengono, sottolinea Michele Carrus, presidente di Federconsumatori, in un contesto molto delicato a causa delle conseguenze del Covid e rischiano di accentuare le diseguaglianze nel Paese. Per questi motivi, spiega, è urgente un intervento del Governo teso a ristabilire equità, modificando la manovra fiscale in modo da favorire realmente le fasce di reddito meno abbienti ed arginare in maniera efficace e duratura il caro energia. Per l’associazione è fondamentale che le Autorità competenti ed il Governo avviino un monitoraggio attento dei prezzi, specialmente nell’energia e nell’alimentazione (quelli maggiormente interessati dai rincari) perché un fenomeno speculativo sarebbe intollerabile.