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Energia da fonti alternative: i risultati raggiunti dall’Italia

A cura di: Paola Campanelli
A cura di: Esperta di prodotti finanziari, mercati energetici e telefonia
Dopo la laurea in Economia Aziendale e due Master in Copywriting e Comunicazione Digitale, si dedica ora alla scrittura di news specializzate per Segugio.it, oggi parte di Moltiply Group, con cui collabora dal 2014.

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Tempo di lettura 3 minuti
Pubblicato il 20/10/2019
Energia da fonti alternative: i risultati raggiunti dall’Italia

Sembra sia buono il ritmo preso dal nostro Paese verso il raggiungimento di uno degli obiettivi imposti dalla Comunità europea in tema di energie rinnovabili ed efficienza energetica con il PNIEC, Piano Nazionale Integrato per l'Energia e il Clima. 

Come scriviamo anche in “Energia: al via i nuovi obiettivi fissati dall’UE”, le nuove direttive stabiliscono che i consumi di energia pulita si attestino al 30% del totale entro il 2030, una percentuale che potrà essere riesaminata entro il 2023, ma con la sola possibilità di un eventuale ritocco al rialzo.

Secondo l’Osservatorio Fer di Ani Rinnovabili, nel primo semestre di questo anno le nuove installazioni di fotovoltaico, eolico e idroelettrico sono quasi raddoppiate rispetto ai primi 7 mesi del 2018, raggiungendo una produzione di circa 727 megawatt, in cifre una crescita dell’86%.

Vediamo allora nel dettaglio quali sono i settori in maggiore sviluppo e i numeri registrati.

Fotovoltaico: oltre la metà sono piccoli impianti

A luglio le installazioni di impianti di produzione di energia alimentati dal vento sono cresciute del 24% rispetto all’anno precedente, un trend positivo che deriva soprattutto dalle detrazioni fiscali consentite dalla legge per questo tipo di interventi.

Con 55,8 megawatt, la produzione di fotovoltaico raggiunge complessivamente 287 megawatt.

Le regioni che hanno registrato il maggior incremento in termini di potenza sono Basilicata, Campania, Marche, Sardegna, Trentino-Alto Adige.

A prevalere è la costruzione di impianti di dimensioni ridotte, di tipo “residenziale” (cioè i pannelli da tetto, tettoia o capannone fino alla potenza di 20 chilowatt), che hanno rappresentato il 54% della nuova potenza installata nel 2019.

I numeri dell’eolico tra impianti ormai vecchi e nuove centrali

Nonostante l’aumento di oltre il doppio della produzione di energia, 412 megawatt a luglio e +226% rispetto allo stesso periodo del 2018, si riduce il numero di installazioni a favore di impianti di maggiori dimensioni.

Riguardo alla presenza sul territorio, buona parte della potenza connessa, il 77%, è nel sud Italia. In luglio hanno iniziato a funzionare due impianti in Irpinia, rispettivamente di 15 MW e 4 MW. L’installazione più recente di maggiori dimensioni è avvenuta tuttavia in provincia di Parma, con un impianto da circa 20 MW.

La ripresa dell’idroelettrico

Dopo un calo nel primo semestre del 34% e una produzione di 29 megawatt, in luglio il comparto idroelettrico ha registrato una crescita di 5,7 megawatt.

Le regioni che hanno fatto rilevare i migliori numeri in termini di crescita rispetto al 2018 sono Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia e Valle d’Aosta.

L’Italia e le fonti rinnovabili

Per capire l’entità dell’impegno del nostro Paese nell’impiego di fonti di energia alternative, basti guardare i dati riportati dal GSE nel suo rapporto di attività per il 2018. Ebbene, ben il 34,4% dei consumi di energia elettrica è stato soddisfatto da fonti rinnovabili.

L’energia rinnovabile e i risparmi energetici promossi dal Gse, il Gestore dei Servizi Energetici, hanno evitato l’emissione in atmosfera di 45 milioni di tonnellate di Co2 e il consumo di 117 milioni di barili di petrolio. Gli investimenti green sono stati di 2,6 miliardi di euro e hanno impiegato 45mila persone.

È il momento di risparmiare e di scegliere le fonti della nostra energia

Uno degli obiettivi importanti inclusi nel Piano Nazionale Integrato per l'Energia e il Clima riguarda l’efficienza energetica e l’impegno dei cittadini europei a ridurre la spesa in bolletta. Anche così l’Europa potrà trovare benefici a livello ambientale, migliorando la qualità dell’aria locale e proteggendo il clima.

Ci sono molti modi per limitare i consumi di energia e per consumare più responsabilmente: tra questi, scegliere la tariffa giusta è molto importante. Per farlo, basta confrontare le tariffe energia elettrica più convenienti servendosi del comparatore Segugio.it, che in pochi minuti aiuta a trovare la migliore soluzione sul mercato dell’energia elettrica.

A titolo di esempio, se si cercasse la migliore tariffa per una potenza impegnata di 3 kW, consumo annuo 1.600 kWh, frequenza di utilizzo sera, modalità di pagamento bollettino postale e invio bolletta cartaceo nel comune di Roma, la soluzione più conveniente la offre Eni Gas e Luce.

Scelta Sicura è una tariffa bioraria che costa 25,53 euro al mese (306,42 euro l’anno), con prezzo bloccato fino al 31 dicembre 2020. Con Eni Gas e Luce si può scegliere di acquistare energia immessa in rete e prodotta da impianti alimentati al 100% da fonti rinnovabili.

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Parole chiave

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