Energia: come attrezzarsi per la fine del mercato tutelato
Il 10 gennaio del 2024 cesserà di esistere il mercato tutelato dell’energia. Da quel momento in poi tutte le utenze faranno riferimento al mercato libero. Occorre arrivare preparati all'appuntamento per scegliere il gestore più adatto alle proprie esigenze.

L’era delle proroghe si avvia verso il tramonto. Il 10 gennaio del 2024 è una data da cerchiare in rosso sul calendario perché da quel momento cesserà di esistere il mercato tutelato dell’energia. Non resterà, dunque, che scegliere tra le offerte del mercato libero ed è bene attrezzarsi da subito per non restare spiazzati all’ultimo momento.
Libero o tutelato: possibilità di scelta per i consumatori, ma ancora per poco
Il regime attuale per le utenze energetiche prevede attualmente due opzioni. Nel mercato tutelato il costo della materia prima viene stabilito periodicamente dall’autorità di settore, l’ARERA: ogni tre mesi per l’energia elettrica, a valere sul periodo successivo al momento della definizione; ogni mese per il gas, relativamente al periodo appena concluso.
Gli operatori del regime tutelato si attengono a quanto stabilito dall’ARERA. L’alternativa è data dal mercato libero, che è detto così proprio perché gli operatori possono scegliere autonomamente le condizioni da applicare all’utenza. Il che comporta non solo la possibilità di ridurre il prezzo della materia prima, ma anche di prevedere sconti per i nuovi clienti o magari per chi acquista prodotti legati al servizio.
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L’importanza della scelta
L’utilizzo di un comparatore online consente di mettere a confronto le diverse offerte gas e luce e scegliere quella migliore per le proprie esigenze. Un aspetto importante in una fase come quella attuale, caratterizzata da elevata inflazione, quindi con sempre meno soldi in tasca. Senza dimenticare che i prezzi dell’energia sono molto volatili (per dire, oggi viaggiano a un decimo rispetto all’estate del 2022), per cui effettuare una comparazione, magari scegliere condizioni fisse per un certo arco di tempo può aiutare ad affrontare con maggiore tranquillità la situazione.
Come detto all’inizio, più volte si è proceduto con la proroga del regime di tutela per dare a tutti la possibilità di prendere confidenza con il mercato libero. Ora, però, sembra vicino il momento del passaggio definitivo. Un indizio in tal senso è dato dall’approvazione di un decreto da parte del ministero dell’Ambiente che fissa le condizioni per il passaggio graduale da parte dei clienti finora rimasti nel regime tutelato. Si tratta di circa quattro famiglie su dieci sia per quel che concerne l’energia elettrica, sia per il gas. Questo regime transitorio durerà tre anni, dopo di che resterà in vigore solo il mercato libero. Il fornitore che erogherà il servizio sarà scelto mediante delle aste territoriali. Il decreto ministeriale stabilisce anche che, almeno a partire dai sei mesi antecedenti la scadenza del periodo, l’esercente selezionato tramite asta dovrà informare il cliente della scadenza, del diritto di scegliere un altro fornitore nel libero mercato o una qualsiasi offerta di mercato libero del medesimo esercente.
Le regole per scegliere il fornitore e le trappole da evitare
L’approssimarsi della scadenza sta spingendo gli operatori del settore a moltiplicare le offerte. Per questa ragione Altroconsumo ha messo a punto una serie di consigli per aiutare i consumatori a orientarsi. Innanzitutto c’è la raccomandazione di non guardare solo al prezzo pubblicizzato dalle compagnie, ma fare un preventivo annuale. Compito non così complicato se si usa un preventivatore online, tenendo a portata di mano l’ultima bolletta per recuperare i dati da inserire.
L’associazione dei consumatori invita a non accettare contratti proposti per via telefonica: sempre meglio visualizzare con calma i preventivi per evitare brutte sorprese. “Se hai sottoscritto un'offerta e, in un secondo momento, ti accorgi di non essere convinto di ciò che hai fatto, niente panico. Tutti i clienti domestici possono infatti contare sul diritto di ripensamento. Entro 14 giorni dall'adesione puoi comunicare al nuovo fornitore la volontà di interrompere la procedura di attivazione”, sottolinea la guida. Ma non finisce qui: meglio verificare di tanto in tanto quanto si sta pagando e se ci sono offerte alternative migliori.
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SOCIETA' | PREZZO ENERGIA | PREZZO GAS | COSTO |
---|---|---|---|
Argos | F1: 0,129; F2: 0,140; F3: 0,118 €/kWh | 0,424 €/Smc | 96,64 € al mese |
Sorgenia | F1: 0,127; F2: 0,137; F3: 0,116 €/kWh | 0,469 €/Smc | 98,47 € al mese |
Pulsee | F1: 0,121; F2: 0,131; F3: 0,110 €/kWh | 0,389 €/Smc | 101,57 € al mese |
Argos | F1: 0,105; F2: 0,134; F3: 0,109 €/kWh | 0,390 €/Smc | 102,26 € al mese |
Octopus Energy | 0,113 €/kWh | 0,419 €/Smc | 102,29 € al mese |
wekiwi | 0,124 €/kWh | 0,450 €/Smc | 102,49 € al mese |
Sorgenia | 0,112 €/kWh | 0,460 €/Smc | 102,89 € al mese |
NeN | 0,129 €/kWh | 0,460 €/Smc | 102,93 € al mese |
Illumia | 0,119 €/kWh | 0,439 €/Smc | 103,72 € al mese |
Engie | 0,123 €/kWh | 0,456 €/Smc | 104,15 € al mese |
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