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Ecco i risparmi in termini di consumi e la crescita di valore per le case in classe A

Secondo un'indagine recente condotta da Immobiliare.it Insights, le case classificate in classe A hanno un prezzo medio superiore del 52% rispetto agli immobili appartenenti alle classi energetiche più basse (E, F o G). Al tempo stesso, consentono di ottenere risparmi consistenti in bolletta.

A cura di: Luigi Dell'Olio
A cura di: Esperto di prodotti finanziari, mercati energetici e telefonia
Si laurea in Giurisprudenza e diventa in seguito giornalista professionista, specializzandosi in economia e finanza. Collabora con primarie testate italiane, tra cui “la Repubblica” e “Affari&Finanza”. È inoltre coordinatore del mensile “Private” e autore per Segugio.it.

linea editoriale Segugio.it
Tempo di lettura 2 minuti
Pubblicato 07/10/2025
contatore consumi
Quanto la classe energetica delle case ne influenza il prezzo?

Il tema delle classi energetiche relative alle abitazioni acquista sempre più valore sia per gli effetti diretti sui consumi e bollette, sia per il riflesso sul valore economico degli immobili. Secondo un'indagine recente condotta da Immobiliare.it Insights, la proptech company di Immobiliare.it, le case classificate in classe A hanno un prezzo medio superiore del 52% rispetto agli immobili appartenenti alle classi energetiche più basse (E, F o G). I dati si basano su analisi di annunci immobiliari nel primo semestre 2025 e riflettono un trend consolidato di mercato.

Le città con le maggiori differenze di prezzo in base alla classe energetica

L'impatto di questo differenziale si traduce in una spesa media di circa 3 mila euro in più al metro quadro per le abitazioni ad alta efficienza, mentre per casi di classe bassa il differenziale scende a poco meno di 2 mila euro al metro quadro. Questa forbice cambia a seconda della città: a Torino questo valore arriva quasi al 70%, con case in classe A che costano mediamente 3.136 euro/mq, contro 1.853 euro/mq per immobili energivori. Bari segue da vicino con un +67% e Palermo è al terzo posto con un +59%. Le città del Sud Italia mostrano quindi un gap molto marcato, mentre realtà come Napoli e Firenze vedono una differenza più contenuta, intorno al 5%.

Anche nelle metropoli come Roma e Milano, pur con prezzi medi più elevati, il divario rimane evidente, seppur più contenuto: nella capitale il prezzo per una casa in classe A si aggira intorno ai 4.218 euro/mq, contro i 3.548 euro/mq delle case di classi inferiori, mentre a Milano la differenza è appena del 6%, con case efficienti a circa 5.668 euro/mq e quelle efficienti meno a 5.360 euro/mq.

Ciò si spiega con la forte domanda immobiliare e la presenza di localizzazioni molto pregiate anche tra gli immobili meno efficienti.

Risparmi sensibili in bolletta per le case più efficienti

L’altra faccia della medaglia è costituita dal fatto che le case in classe A garantiscono consumi energetici notevolmente ridotti rispetto alla media nazionale, con un impatto diretto sulla bolletta della luce.

Visti i consumi stimati ei costi delle utenze, il risparmio potenziale può raggiungere il 30-40% annuo sui costi di luce e gas domestici, traducendosi in risparmi medi tra 500 e mille euro l'anno, variabili in base alla zona climatica e all'impiantistica installata nelle abitazioni.

Il mercato immobiliare tiene conto, dunque, non solo del valore attuale, ma anche di una visione di lungo termine legata alla sostenibilità dei consumi.

Luke Brucato, chief strategy officer di Immobiliare.it Insights, evidenzia come l'efficienza energetica influenza direttamente il valore degli immobili, ma sottolinea anche la complessità di questa relazione dovuta alla centralità della posizione e alle caratteristiche intrinseche di ogni abitazione.

In città come Milano e Firenze, ad esempio, abitazioni in centro storico possono raggiungere quote elevate anche se appartenenti a classi energetiche più basse, mentre immobili efficienti ubicati in periferia potrebbero avere valutazioni inferiori.

I quartieri delle grandi città con i prezzi più elevati

Analizzando i quartieri di Milano, gli analisti di Immobiliare.it Insights rilevano che Garibaldi-Moscova-Porta Nuova è il più caro per immobili in classe A (oltre 12.200 euro/mq), seguito dal Centro Storico e Arco della Pace-Arena-Pagano.

All'opposto, zona periferica come Bisceglie-Baggio-Olmi prezzi presentano molto più contenuti (3.810 euro/mq). Situazione simile si riscontra a Roma, dove il Centro Storico è il più caro (circa 9.600 euro/mq), con aree più periferiche e convenienti come Lunghezza-Castelverde (poco oltre i 2.300 euro/mq).

Guardando alla situazione a livello nazionale, la domanda di immobili efficienti cresce rapidamente, ma l'offerta, soprattutto in alcune aree, fatica a mantenere il passo, anche perché la gran parte del patrimonio immobiliare italiano è vetusto.

La maggior parte degli immobili offerti è composta da appartamenti singoli che necessitano di interventi interni per migliorare la classe energetica; non sempre, però, i proprietari scelgono di investire in riqualificazioni prima della vendita.

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