Dichiarazione dei redditi, scambio sul posto e ritiro dedicato: le novità 2025
La dichiarazione precompilata 2025 includerà, per le persone fisiche, l'importo delle eccedenze della produzione di impianti fotovoltaici, comunicati da GSE. Nel 2026, la procedura verrà estesa anche a chi ha un contratto di Ritiro dedicato, ma con alcune eccezioni.

La dichiarazione dei redditi 2025 porta numerose novità per quanto riguarda lo scambio sul posto (abbreviato anche in SSP). Per le persone fisiche titolari di impianti di questo tipo, infatti, l’importo dei “redditi diversi” ottenuti tramite il loro funzionamento sarà disponibile direttamente nella dichiarazione precompilata. Vediamo tutti i dettagli.

Scopri se puoi risparmiare
Analizza la bolletta in tempo reale
Scambio sul posto e dichiarazione dei redditi: cosa cambia nel 2025?
Chi utilizza un sistema a energia solare con scambio sul posto deve prendere in considerazione le cosiddette eccedenze. Si tratta dei crediti maturati se l’energia immessa in rete dal proprio impianto è maggiore di quella effettivamente prelevata. I proventi delle eccedenze, ai fini della dichiarazione dei redditi, rientrano nella categoria dei “redditi diversi”, cioè ottenuti da attività occasionali.
Ai fini fiscali, è il GSE (Gestore Servizi Energetivi) a trasmettere la certificazione relativa alle eccedenze, che il titolare dell’impianto deve usare per inserire le informazioni nel modello 730 o Redditi.
Tale era la situazione fino a ora. Da quest’anno, almeno per le persone fisiche, sarà direttamente il GSE a inserire nella dichiarazione precompilata (inviabile dal 15 maggio al 30 settembre 2025) i dati e l’importo delle eccedenze, velocizzando tutta la procedura.
E per quanto riguarda gli altri utenti? Per il 2025, la procedura rimane la stessa: si sarà chiamati, quindi, a dichiarare in maniera autonoma il valore delle eccedenze tramite la dichiarazione trasmessa dal GSE.
Come si scarica la certificazione delle eccendeze dal sito GSE?
La procedura prevede diversi step:
- dopo aver effettuato l’accesso all’area clienti dal sito GSE, bisogna selezionare la voce “Servizi”;
- subito dopo, individuare la sezione “Per te” e accedere al portale informatico;
- cliccare sul servizio di Scambio sul posto per accedere al portale dedicato;
- scegliere l’opzione “Comunicazioni”, avendo cura di effettuare la ricerca per il proprio numero di contratto;
- dalla tabella così ottenuta, recuperare il prospetto delle eccedenze identificato dalla voce “Liquidazione eccedenze anno”.
La disciplina 2025 per il Ritiro dedicato
La procedura di riconoscimento automatico delle eccendeze verrà applicata, a partire dal 2026, anche ai proprietari di impianti con contratto di Ritiro Dedicato (RiD). Secondo questo meccanismo, i titolari degli impianti ricevono un compenso direttamente da GSE per l’energia prodotta, in proporzione ai kWh immessi in rete.
È necessario, però, fare una distinzione riguardante i privati cittadini, sarebbe a dire chi non svolge attività d’impresa o lavoro autonomo. Bisogna considerare infatti se il Ritiro dedicato avviene in regime di cessione parziale o totale:
- in caso di ritiro parziale, se si risulta possessori di impianti fotovoltaici con potenza fino a 20 kW, i pagamenti che si ricevono dal GSE sono valutati redditi diversi. Pertanto, dovranno essere indicati nel modello 730 (Quadro D) o Modello Redditi Persone Fisiche (quadro RL);
- se il ritiro è totale, e si dispone di impianti superiori ai 20 kW, i pagamenti ottenuti dal GSE sono da considerare “attività commerciale abituale”, e le somme rappresentano componenti positivi del reddito d’impresa.
Ricapitolando, dal 2026 i titolari di impianti con contratto di Ritiro dedicato vedranno l’importo delle eccedenze inserite direttamente nella dichiarazione precompilata, ma solo se in regime di cessione parziale e titolari di impianti fino a 20 kW.
Confronta le offerte luce e gas e risparmia



Leggi le nostre Linee guida Editoriali