Decreto Energia, via libera agli investimenti su rinnovabili
Un fondo per Regioni e Province autonome da 350 milioni l'anno fino al 2032 per l'installazione di impianti rinnovabili e un sistema di incentivazione rivolto alle imprese a forte consumo di energia elettrica e del gas. Queste alcune delle novità introdotte dal Decreto Energia.

Un fondo per la promozione e lo sviluppo di impianti rinnovabili, più incentivi per le imprese energivore pronte a voltare pagina con la decarbonizzazione e due aree portuali per l’eolico galleggiante. Sono questi i punti di forza del Decreto Energia, approvato dal Consiglio dei ministri. Un provvedimento che vale 27,4 miliardi di investimenti. L’obiettivo del Governo è sostenere e guidare famiglie e imprese italiane nel processo di transizione energetica.
Il Consiglio dei ministri ha dato, infatti, il via libera al decreto legge che prevede disposizioni urgenti in materia di sicurezza energetica del Paese, favorisce il ricorso alle fonti rinnovabili di energia e garantisce il sostegno alle imprese a forte consumo di energia. Nel testo non è prevista, invece, la proroga del servizio di Maggior Tutela, la cui fine resta fissata a gennaio 2024 per la fornitura del gas e ad aprile 2023 per l’energia elettrica.
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Cosa prevede il Decreto Energia?
Il Decreto Energia sancisce la nascita di un fondo per Regioni e Province Autonome con una dotazione di 350 milioni l’anno fino al 2032. Una misura volta a spingere l’installazione di impianti rinnovabili in aree idonee. Per lo sviluppo e la promozione delle rinnovabili e in particolare del settore eolico, si prevede anche l’individuazione di due aree demaniali marittime del Mezzogiorno, con i relativi specchi d’acqua, per ospitare piattaforme galleggianti. Nel provvedimento vengono annunciati altresì quindici progetti di teleriscaldamento e teleraffrescamento e un portale digitale con dati e informazioni sullo sviluppo della rete elettrica nazionale.
Il testo sancisce anche nuovi incentivi alle aziende energivore per l’installazione di impianti a fonti rinnovabili. Nel DL Energia si legge, infatti, che le imprese a forte consumo di energia elettrica come quelle della chimica, del vetro e del tessile - circa 3.800 nel nostro Paese - vengono incoraggiate a installare impianti a fonti rinnovabili. Il GSE potrà, per i primi tre anni, anticipare gli effetti della realizzazione di questi impianti, garantendo energia rinnovabile ad un prezzo in linea con i costi della tecnologia. L’energia anticipata potrà essere restituita nei successivi 20 anni.
Gas a prezzo vantaggioso per le aziende gasivore e nuovi titoli per la coltivazione di idrocarburi è un’altra delle novità presenti nel provvedimento. Per realtà come quelle della siderurgia, della carta e del vetro - circa 1000 in Italia - sarà possibile infatti comprare gas a un prezzo vantaggioso, da imprese che lo estrarranno sul territorio nazionale, grazie alla coltivazione di nuove concessioni. Verranno inoltre concessi nuovi titoli per la coltivazione di idrocarburi in cambio dell’impegno di cedere quantitativi di gas al GSE, che lo darà con priorità alle imprese gasivore.
“Con questo decreto vogliamo liberare le grandi potenzialità del nostro Paese sul fronte delle rinnovabili”, ha dichiarato il ministro dell'Ambiente Gilberto Pichetto, secondo cui - in coerenza con il Piano Nazionale Integrato Energia e Clima - il Governo punta a sostenere quei settori produttivi impegnati nel percorso di decarbonizzazione, fornendo ad esempio importanti risposte per migliaia di imprese a forte consumo di energia elettrica e gas. L’intento è accelerare lo sviluppo delle rinnovabili verso gli obiettivi 2030, pressando le Regioni affinché realizzino impianti fotovoltaici con un fondo per opere compensative.
Si semplifica con il DL Energia anche il procedimento per la realizzazione di condensatori ad aria presso centrali esistenti. Viene infatti consentita l’installazione di condensatori ad aria in impianti già dotati di quelli ad acqua. Questi però non devono causare un incremento di potenza elettrica. Una norma che punta, dunque, a favorire il risparmio idrico. Un’altra novità presente nel Decreto Energia, appena approvato, è infine quella che prevede la possibilità che gli Enti territoriali non inclusi nella Carta Nazionale delle Aree Idonee possano candidarsi a ospitare il Deposito nazionale dei rifiuti radioattivi.
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SOCIETA' | PREZZO ENERGIA | PREZZO GAS | COSTO |
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Argos | F1: 0,129; F2: 0,140; F3: 0,118 €/kWh | 0,424 €/Smc | 96,64 € al mese |
Sorgenia | F1: 0,127; F2: 0,137; F3: 0,116 €/kWh | 0,469 €/Smc | 98,47 € al mese |
Pulsee | F1: 0,121; F2: 0,131; F3: 0,110 €/kWh | 0,389 €/Smc | 101,57 € al mese |
Argos | F1: 0,105; F2: 0,134; F3: 0,109 €/kWh | 0,390 €/Smc | 102,26 € al mese |
Octopus Energy | 0,113 €/kWh | 0,419 €/Smc | 102,29 € al mese |
wekiwi | 0,124 €/kWh | 0,450 €/Smc | 102,49 € al mese |
Sorgenia | 0,112 €/kWh | 0,460 €/Smc | 102,89 € al mese |
NeN | 0,129 €/kWh | 0,460 €/Smc | 102,93 € al mese |
Illumia | 0,119 €/kWh | 0,439 €/Smc | 103,72 € al mese |
Engie | 0,123 €/kWh | 0,456 €/Smc | 104,15 € al mese |
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