Decreto Bollette: cosa cambia per vulnerabili e Servizio a Tutele Graduali
Il nuovo DL Bollette 2025 dispone l'allungamento della maggior tutela luce fino al 2027, in coincidenza con la fine del Servizio a Tutele Graduali. Chi si trova nell'STG e matura i requisiti per la vulnerabilità, inoltre, potrà richiedere di tornare nel tutelato.

Il cosiddetto Decreto Legge Bollette 2025 approvato dalla Camera porta ad alcuni cambiamenti relativi alla fine del Servizio a Tutele Graduali e agli utenti vulnerabili. Scopriamo i punti salienti di questa vicenda, oltre agli altri intervenienti riguardanti il mercato luce e gas.
Il tutelato viene esteso per 2 anni (fino alla fine dell'STG)
Al termine del regime tutelato luce, avvenuto a luglio 2024, gli utenti non ancora passati al mercato libero sono stati divisi in due categorie:
- i clienti definiti vulnerabili, caratterizzati da specifici requisiti anagrafici sociali e/o economici, sono rimasti nel tutelato;
- le utenze non vulnerabili sono entrate nel Servizio a Tutele Graduali (STG), con un fornitore scelto su base concorsuale.
Il decreto interviene introducendo ulteriori due anni di servizio di vulnerabilità: difatti, il tutelato continuerà a rimanere in vigore almeno fino al termine dell’STG, attualmente previsto per il 31 marzo 2027. In questo lasso di tempo, chi attualmente si trova nel Servizio a Tutele Graduali e matura i requisiti per essere considerato vulnerabile, potrà scegliere di tornare nel tutelato.
Ricordiamo brevemente che per essere considerato vulnerabile, un cliente luce deve possedere almeno una di queste caratteristiche:
- età superiore ai 75 anni;
- condizioni economiche svantaggiate e che danno diritto al bonus sociale;
- condizioni di salute che richiedono l’uso di apparecchiature elettromedicali;
- titolarità di un'utenza posta in strutture di emergenza a seguito di calamità, oppure posizionata in isole minori non interconnesse.
Altri interventi a favore degli utenti vulnerabili
Gli utenti vulnerabili sono al centro di altri provvedimenti del DL Bollette 2025. Ecco i principali:
- viene introdotta l’impignorabilità della prima casa dei soggetti morosi nei confronti delle spese elettriche condominiali, a patto che il debito sia inferiore a 5.000 euro;
- l’incremento del gettito IVA dovuto all’aumento dei costi di luce e gas verrà destinato a un fondo dedicato a supportare i clienti vulnerabili;
- alcune delle risorse del cosiddetto “Piano per il Clima” verranno indirizzate verso utenti domestici e microimprese vulnerabili, con modalità che verranno decise in base all’andamento dei prezzi.
Il bonus energia da 200 euro
Il DL Bollette 2025 inserisce una nuova misura che va a integrare ed espandere la platea di beneficiari del bonus per disagio economico.
Dal prossimo trimestre, gli utenti con un reddito ISEE fino a 25mila euro troveranno in bolletta della luce un bonus di 200 euro, con le modalità di erogazione stabilite da ARERA.
Chi già beneficia del bonus bollette vedrà riconosciuto il beneficio in automatico; chi invece non rientra nelle soglie del bonus sociale (ISEE inferiore a 9.350 euro, 20.000 euro per le famiglie con almeno quattro figli a carico) ma ha un ISEE inferiore a 25mila euro, dovrà presentare l’opportuna dichiarazione.
I motivi per passare da subito al mercato libero
Nonostante i provvedimenti del DL Bollette 2025 difatti allunghino di altri due anni il regime tutelato e ne consentano il ritorno anche a chi al momento è nell’STG, i motivi per passare fin da ora al mercato libero sono diversi.
In primo luogo, chi è nel Servizio a Tutele Graduali non può scegliere il proprio fornitore, ma se ne vede assegnato uno su base concorsuale e territoriale. Inoltre, il mercato libero offre molte più alternative, con tariffe a costo fisso e a rata bloccata, ricche di bonus e meccanismi che consentono di risparmiare.
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