Cos’è il filtro anti-spoofing, la nuova arma contro il telemarketing selvaggio
Per contrastare il telemarketing selvaggio, AGCOM sta lavorando a un nuovo filtro anti-spoofing che permetterà di proteggere gli utenti dai rischi collegati a una pratica, sempre più diffusa, con cui i numeri chiamanti vengono camuffati per apparire come numeri affidabili.

Nonostante il Registro delle Opposizioni, gli utenti italiani continuano a dover fare i conti con il fenomeno del telemarketing selvaggio e con continue chiamate da parte di call center che, in alcuni casi, si traducono in veri e propri tentativi di truffa. Uno dei trucchi con cui le aziende attive nel settore del telemarketing continuano a raggiungere i consumatori, bypassando i filtri antispam degli smartphone, è rappresentato dalla pratica del clispoofing che permette di camuffare i numeri chiamanti in modo da renderli affidabili.
Per contrastare questa pratica e proteggere gli utenti finali, Agcom sta lavorando al filtro anti-spoofing che potrebbe rappresentare un vero e proprio punto di svolta per tutto il settore. Secondo quanto riportato dal magazine Key4biz, Agcom ha già presentato una proposta tecnica al ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, in occasione di un recente tavolo tecnico sul fenomeno del telemarketing. I dettagli sulla questione sono ancora pochi ma è chiaro che si tratta di un progetto davvero interessante e che potrebbe rivoluzionare il settore di telefonia mobile e fissa.
Come funziona il nuovo filtro
Il nuovo filtro anti-spoofing ha l'obiettivo di impedire alle aziende attive nel settore del telemarketing (e spesso con sede all'estero) di ricorrere alla pratica del clispoofing per nascondere la loro identità (e i numeri utilizzati per l'attività di vendita e promozione) utilizzando dei numeri apparentemente affidabili.
Lo sviluppo tecnico del filtro segue una consultazione pubblica durata circa 6 mesi che ha avuto l'obiettivo di andare a definire uno standard unico che tutti gli operatori del settore delle telecomunicazioni dovranno rispettare.
Al momento, non sono ancora noti tutti i dettagli tecnici del sistema che, almeno sulla carta, dovrebbe garantire una protezione aggiuntiva per i consumatori finali, andando a bloccare sul nascere i tentativi di nascondere la propria identità da parte delle aziende di telemarketing.
Come chiarito da Wired, il sistema su cui Agcom sta lavorando, insieme agli operatori del settore delle telecomunicazioni, sarebbe in grado di identificare le chiamate spam in arrivo dall'estero verso le numerazioni italiane, bloccandole prima che la chiamata raggiunga il destinatario.
Il sistema dovrebbe anche essere in grado di rilevare le chiamate in arrivo dall'estero che utilizzano una numerazione italiana. L'adozione del nuovo meccanismo dovrebbe iniziare già prima dell'estate, per trovare una piena applicazione entro la fine dell'anno.
La strada è ancora lunga
Massimiliano Capitanio, Commissario Agcom, sul suo profilo LinkedIn ha dichiarato che "la strada è ancora lunga" confermando, però, che "A breve Agcom delibererà le specifiche tecniche con cui gli operatori telefonici dovranno obbligatoriamente filtrare, entro 6 mesi, le chiamate spam, camuffate da clispoofing, che ogni giorno rovinano la nostra quotidianità". L'approvazione della delibera è prevista per questa settimana. Maggiori dettagli sulla questione arriveranno a breve e già nel corso dei prossimi mesi potremo iniziare a riscontrare i primi vantaggi del nuovo sistema antispam.
Le offerte di telefonia mobile del momento
Leggi le nostre Linee guida Editoriali