CoopVoce cambia rete: dopo 18 anni con TIM, passa a Vodafone
Nel 2025 CoopVoce migrerà ufficialmente sulla rete Vodafone, segnando un cambiamento importante per i suoi clienti grazie a prestazioni migliorate e nuove opportunità. Tutte le SIM attivate da luglio 2025 in poi saranno su rete Vodafone, a prescindere dalla zona geografica.

Una svolta storica per CoopVoce: dopo oltre 18 anni di collaborazione, l’operatore virtuale legato al mondo Coop ha annunciato il definitivo abbandono della rete TIM. Entro la fine del 2025, tutte le SIM verranno migrate sulla rete di Vodafone Italia, oggi parte del gruppo Fastweb + Vodafone. Una scelta strategica che apre una nuova fase per uno degli MVNO (Mobile Virtual Network Operator) più apprezzati in Italia.
Un cambiamento annunciato: addio a TIM dopo 18 anni
CoopVoce è nata nel giugno 2007 come primo operatore virtuale italiano, affidandosi fin da subito alla rete mobile TIM per offrire i propri servizi. Per oltre 18 anni, la partnership con il colosso delle telecomunicazioni ha garantito copertura capillare e affidabilità. Tuttavia, già nell’autunno del 2024 erano emersi segnali di cambiamento: CoopVoce aveva avviato un affiancamento sperimentale della rete Vodafone per le nuove attivazioni.
Da ottobre 2024, infatti, alcune SIM venivano attivate direttamente su rete Vodafone. Questo processo si è intensificato nei mesi successivi, tanto che nel luglio 2025 è arrivato l’annuncio ufficiale: CoopVoce passerà esclusivamente alla rete Vodafone Italia. Entro dicembre, anche i clienti storici ancora su rete TIM verranno migrati, in maniera automatica e trasparente.
Quando avverrà il passaggio a rete Vodafone?
Da ottobre 2024 alcune SIM venivano attivate direttamente su rete Vodafone. Questo processo si è intensificato nei mesi successivi, tanto che nel luglio 2025 è arrivato l’annuncio ufficiale: CoopVoce passerà esclusivamente alla rete Vodafone Italia. Entro dicembre, anche i clienti storici ancora su rete TIM verranno migrati, in maniera automatica e trasparente.
Perché la scelta di Vodafone
Alla base della decisione c’è la volontà di CoopVoce di offrire ai propri utenti un servizio ancora più affidabile e competitivo. Come dichiarato da Gabriele Tubertini, Direttore Attività Partecipate di Coop Italia, l’obiettivo è “conciliare tecnologia e valori cooperativi, con un servizio di rete di qualità sempre più elevata a un prezzo accessibile”.
L’accordo con Vodafone include anche l’accesso alla rete 5G, che sarà attiva per i clienti CoopVoce entro la fine del 2025. Finora, gli utenti hanno potuto contare solo sul 2G e sul 4G, con velocità fino a 150 Mbps in download e 50 Mbps in upload. Il passaggio alla rete Vodafone consentirà quindi non solo maggiore qualità, ma anche l’accesso a tecnologie più avanzate come il VoLTE e appunto il 5G.
L’evoluzione tecnologica di CoopVoce
CoopVoce è un Full MVNO, ovvero un operatore virtuale che dispone di una propria infrastruttura tecnologica indipendente. Questo le permette di gestire in autonomia le SIM, le numerazioni e i costi di terminazione. Grazie a questa indipendenza, il passaggio da un operatore ospitante all’altro (da TIM a Vodafone) è stato possibile senza particolari ostacoli strutturali.
Negli ultimi mesi, la migrazione è già iniziata in modo silenzioso. Alcuni clienti hanno scoperto di essere passati da TIM a Vodafone senza ricevere una notifica specifica, come confermato anche dal servizio clienti CoopVoce sui canali social. Il cambiamento non comporta costi per gli utenti, né modifiche immediate ai piani tariffari.
Numeri in crescita per CoopVoce
Il cambio di rete arriva in un momento di buona salute per CoopVoce. Secondo i dati forniti dall’azienda, oggi gli utenti attivi sono circa 2,3 milioni. Solo nel 2024 sono state acquisite oltre 413.000 nuove utenze, portando il fatturato complessivo a circa 157 milioni di euro, in crescita del 3% rispetto all’anno precedente.
Oltre all’espansione del mercato interno, CoopVoce ha recentemente rafforzato anche i servizi per chi viaggia all’estero, stipulando nuovi accordi con operatori internazionali per garantire tariffe competitive fuori dall’Unione Europea. Un’evoluzione che riflette la volontà di affermarsi come alternativa solida nel panorama delle telecomunicazioni italiane.
Il 5G è alle porte
Uno degli aspetti più attesi della transizione riguarda l’attivazione della rete 5G. CoopVoce ha confermato che i suoi clienti potranno beneficiare del 5G Vodafone entro la fine del 2025. Al momento non sono ancora noti i dettagli su eventuali limitazioni di velocità o compatibilità, ma è probabile che il servizio venga offerto inizialmente su specifici piani tariffari.
Il VoLTE (Voice over LTE) è invece già disponibile dal marzo 2023 per gli utenti con smartphone compatibili, consentendo chiamate vocali sulla rete 4G con maggiore qualità audio e minor consumo di batteria.
Cosa cambia per i clienti
Chi è già cliente CoopVoce non dovrà fare nulla: il passaggio dalla rete TIM a Vodafone avverrà automaticamente. Gli utenti non dovranno cambiare SIM, né configurare il proprio telefono. Tutti i piani attivi continueranno a funzionare normalmente, mentre si attende nei prossimi mesi l’ufficializzazione delle nuove offerte 5G.
Per i nuovi clienti, invece, l’attivazione avverrà direttamente sulla rete Vodafone Italia. Come già anticipato nei volantini e nei canali ufficiali dell’operatore, tutte le SIM CoopVoce attivate da luglio 2025 in poi saranno su rete Vodafone, a prescindere dalla zona geografica.
Una scelta in linea con i valori Coop
Il cambiamento di rete non è solo una questione tecnica. CoopVoce ribadisce il suo impegno a restare un operatore “etico” e trasparente. Nata all’interno della grande famiglia Coop, l’azienda continua a investire nella qualità del servizio e nel rapporto diretto con i clienti, evitando pratiche commerciali aggressive e proponendo tariffe semplici e senza sorprese.
Il Direttore Massimiliano Parini lo ha sottolineato più volte: CoopVoce vuole crescere senza tradire i suoi valori fondanti. In questo senso, il passaggio a Vodafone non è un semplice cambio di fornitore, ma una mossa pensata per garantire continuità, efficienza e innovazione agli oltre due milioni di clienti attivi.
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