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Contatore elettrico: quando e come aumentarne la potenza

A cura di: Tiziana Casciaro
A cura di: Esperta di prodotti finanziari, mercati energetici e telefonia
È una giornalista che si occupa prevalentemente di attualità, finanza e risparmio: collabora con Segugio.it, trattando di prestiti, mutui, mercati energetici e telefonia.

linea editoriale Segugio.it
Tempo di lettura 2 minuti
Pubblicato 12/02/2020
Contatore elettrico: quando e come aumentarne la potenza

Più passa il tempo e più diventa difficile fare a meno degli elettrodomestici in casa. Chi vive in una famiglia numerosa sa bene cosa significhi. Al momento dell’arrivo della bolletta capita spesso di stropicciarsi gli occhi dinanzi al consumo energetico molto alto e al prezzo ‘salato’ da pagare.

Nonostante gli elettrodomestici di ultima generazione siano stati progettati e messi sul commercio allo scopo di diminuire i consumi, non è raro che quando si è in tanti in casa si registrino diversi blackout. Tenere il phon acceso, insieme alla lavastoviglie e al forno e magari al ferro da stiro, non è proprio una grande idea. Le improvvise interruzioni di corrente elettrica possono anche guastare e compromettere il funzionamento di tutti questi dispositivi.

Ecco allora che l’unica soluzione sensata sarebbe quella di richiedere un aumento di potenza del contatore della luce di casa. L’istanza di adeguamento va presentata in modo da avere tra le proprie quattro mura la potenza necessaria, senza che si vada in sovraccarico. Solitamente si ha a che fare con un contatore in grado di erogare fino a 3kW e con una tolleranza del 10%. Richiedere un aumento di potenza significa alzare l’asticella.

Potenza elettrica: come richiedere la variazione

Il contatore è il dispositivo che misura e registra la quantità di energia elettrica consumata. Questo strumento, oltre ad indicare il numero cliente, i consumi per fasce e in alcune circostanze il codice POD, fornisce informazioni anche sulla potenza.

La potenza del contatore viene calcolata in chilowatt (Kw) ed è presente sulla bolletta.
Generalmente questa informazione viene data nella prima o nella seconda pagina. Questo dato serve ad indicare il livello di potenza presente nel contratto e il punto massimo di potenza che si può assorbire dalla rete elettrica. Quando questo valore viene superato, il contatore scatta.

Per chiedere una variazione della potenza, bisogna rivolgersi al fornitore. Sia che questi operino nel mercato libero che in quello tutelato, non fa alcuna differenza. Solitamente si prende questa decisione di variare la potenza del contatore quando si osserva il display e si nota la percentuale di energia che è stata consumata in più. La richiesta viene trasmessa dal venditore al distributore locale che effettuerà poi il cambio della potenza.

Aumentare la potenza del contatore non equivale né a sostituire il contatore, né ad effettuare lavori in casa. Nella maggior parte dei casi occorre una settimana perché la procedura vada in porto.

Quanto costa?

Se si decide di cambiare la potenza del contatore, bisogna mettersi in testa che l’operazione ha un costo. Nel mercato di maggior tutela il costo è stabilito dall’Autorità per l’energia elettrica e il gas, mentre nel mercato libero viene stabilito dal fornitore di elettricità.

Nel mercato tutelato ci sono dei costi fissi:

  • la quota fissa per la variazione della potenza è pari a 26,76 euro;
  • per ogni kW di potenza supplementare richiesta il costo è di 69,04 euro;
  • la quota fissa amministrativa è pari a 23 euro.

L'aumento della potenza del contatore può anche essere richiesto a scaglioni fissi da 0,5 kW. In questo modo il cliente ha l’opportunità di personalizzare il proprio contatore a seconda delle necessità e soprattutto della disponibilità economica. Se si procede con l’aumento della soglia, non ci sarà un cambiamento del prezzo per kWh stabilito dalla propria tariffa.

Quanto consumano gli elettrodomestici?

Lo abbiamo detto all’inizio: fare a meno degli elettrodomestici in casa è quasi impossibile. E anche sapere quanto consumano non è semplice, in quanto dipende dalla classe energetica di appartenenza di ognuno di loro. Quello che è certo è che consumano maggiore elettricità gli elettrodomestici che producono calore, come le stufe elettriche, lo scaldabagno, i fornelli elettrici.

Per approfondire l’argomento, ricevere maggiori informazioni sulle offerte dei principali operatori italiani e scegliere quella più adatta alla tua famiglia, Segugio.it ti dà l’opportunità di confrontare le tariffe luce per uso domestico.

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Parole chiave

contatori luce energia elettrica

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