Nel 2023 le famiglie spenderanno per casa e bollette più di 1.300 euro al mese
Molte più spese obbligate e meno risparmi. La pandemia, il lockdown, la guerra in Ucraina e l'inflazione hanno stravolto i bilanci e i consumi delle famiglie italiane. Nel 2023 si spenderanno in media più di 1.300 euro al mese per abitazione, elettricità e altre utenze.

Quest’anno spenderemo di più. Le famiglie andranno ad affrontare costi più alti per la casa, l’elettricità e le altre utenze. Si parla di un di circa 1.300 euro al mese. Ben 400 euro in più al mese rispetto al 2019. In termini di percentuale l’incremento è del + 45,5%. Lo rivela Confesercenti che esamina le spese, i redditi e il risparmio degli italiani negli ultimi quattro anni.
Prima l’emergenza sanitaria e le varie restrizioni imposte dal Governo, poi il conflitto in Ucraina e il peso dell’inflazione: i bilanci e i consumi delle famiglie sono stati completamente stravolti. Negli ultimi tempi si registra, infatti, un aumento delle spese obbligate e un calo dei risparmi per gli italiani. L’indagine di Confesercenti prevede che quest’anno le famiglie spenderanno in media 2.846 euro al mese in totale. Un incremento rispetto agli anni precedenti alla pandemia legato soprattutto all’inflazione energetica.
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Meno risparmi e più spese obbligate
Gli italiani risparmiano di meno. A confermarlo sono anche i dati sulla liquidità posseduta dalle famiglie presso le banche. Nei primi tre mesi dell’anno l’importo dei depositi è calato di 11 miliardi rispetto allo stesso periodo del 2022. E mentre calano i risparmi, si spende di più per la casa e per le utenze. Negli ultimi tempi il bilancio delle famiglie ha risentito degli aumenti di luce e gas. Nel 2019 le famiglie spendevano per le bollette di elettricità e gas in media 896 euro al mese, mentre oggi si è arrivati anche a 1.304 euro. Insomma questi costi arrivano a rappresentare quasi la metà del bilancio familiare. Per tagliare i costi delle bollette e confrontare le migliori offerte luce e gas ci si può affidare a Segugio.it che consente di comparare gratuitamente le tariffe dei principali operatori italiani.
E se le bollette presentano il segno più, viaggiano su terreno negativo gli altri consumi. Nel 2023 – secondo l’indagine in esame - le famiglie spenderanno in media circa 210 euro in meno all’anno per l’abbigliamento. Tagli anche per i trasporti (-384 euro all’anno); per spettacoli e cultura (-374 l’anno all’anno) e per servizi ricettivi e ristorazione (-321 euro all’anno). Non si riducono, invece, le spese per i prodotti alimentari e le bevande (+339 euro l’anno).
La differenza tra le regioni
Il focus sui consumi delle famiglie italiane svela forti differenze territoriali: le spese per la casa risultano inferiori al 40% del totale dei consumi in Basilicata, Calabria e Sicilia. Sono superiori al 51% nel Lazio. Secondo l’analisi i costi affrontati per le abitazioni cresceranno solo nel corso del 2023 di circa 2mila euro a famiglie nel Trentino-Alto Adige e nel Lazio; di circa 1.700-1.900 euro in Lombardia, Emilia-Romagna e Toscana e di oltre 1.600 euro in Valle d’Aosta, Liguria, Veneto, Friuli-Venezia Giulia.
La spesa alimentare conserva un certo peso nelle regioni meridionali, risultando pari o superiore al 20% in Molise, Puglia, Basilicata, Sicilia e arrivando al di sopra del 25% in Calabria. Sotto la media nazionale in queste regioni invece le spese per Spettacoli e cultura e per Alberghi e ristoranti.
È un’Italia a due velocità quella che emerge dall’indagine. Nelle province autonome di Trento e Bolzano si registra la spesa media familiare più alta: 3.450 euro mensili. È il centro nord a guidare infatti la classifica: tra le regioni con una spesa mensile media superiore a quella nazionale (2.846 euro) ci sono infatti anche Lombardia (3.388 euro), Lazio (3.225 euro), Valle d’Aosta (3.152 euro), Emilia-Romagna (3.104 euro), Toscana (3.064 euro), Friuli-Venezia Giulia (poco più di 3mila euro) e Veneto (2.983 euro). Le altre regioni restano sotto la media nazionale; Sicilia (2.282 euro), Calabria (2.186 euro) e Puglia (2.118 euro al mese) si piazzano agli ultimi posti in classifica.
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