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Come scegliere la caldaia e tagliare la spesa in bolletta

A cura di: Paola Campanelli
A cura di: Esperta di prodotti finanziari, mercati energetici e telefonia
Dopo la laurea in Economia Aziendale e due Master in Copywriting e Comunicazione Digitale, si dedica ora alla scrittura di news specializzate per Segugio.it, oggi parte di Moltiply Group, con cui collabora dal 2014.

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Tempo di lettura 2 minuti
Pubblicato il 25/11/2019
Come scegliere la caldaia e tagliare la spesa in bolletta

Sembra passato molto tempo da quando nelle case la caldaia ha preso il posto dei vecchi boiler elettrici. E per quanto molte abitazioni nel nostro Paese continuino ad avere un vecchio scaldabagno, il riscaldamento autonomo ha fatto passi da gigante, tanto da offrire oggi alternative molto valide alla classica caldaia.

Caldaie a condensazione, sistemi di riscaldamento alimentati a biomassa, pompe di calore, fino alla futuristica caldaia a idrogeno che però tanto lontana non è, visto che già diversi Paesi la usano, servendosi di infrastrutture di distribuzione e centrali di produzione dell’idrogeno che impiegano in sostituzione del metano.

La caldaia a condensazione

Evoluzione della classica caldaia a gas, grazie a un sistema di recupero del calore immesso nell’ambiente, che trasforma il calore latente diventato condensa. Questo meccanismo consente di ridurre il consumo fino al 35% rispetto a una caldaia a gas, contro un costo della tecnologia ormai abbordabile, che non supera i 1.000 euro e usufruisce delle agevolazioni fiscali legate all’Ecobonus: fino al 65% della spesa, trattandosi di intervento in casa volto a migliorare l’efficienza energetica degli impianti. Per un consumo che comprende il riscaldamento e l’acqua calda sanitaria e per un’abitazione di medie dimensioni, sono sufficienti caldaie intorno ai 24-30 kW di potenza.

La pompa di calore

Le pompe di calore utilizzano l'energia gratuita e rinnovabile dell'aria, del terreno e dell'acqua di falda, insieme all’energia elettrica, ma in un rapporto di circa 1:5.

Il vantaggio è che possono essere utilizzate 365 giorni l’anno, per riscaldare e per rinfrescare gli ambienti, oltre che per produrre acqua calda.

Il funzionamento avviene grazie a uno scambiatore, un circuito chiuso al cui interno è presente un fluido refrigerante soggetto a cambiamenti di stato ciclici, che preleva calore dall’esterno e ne aumenta la temperatura.

In una casa grande, dai 100 ai 150 mq il costo si aggira sui 6-7mila euro, ma è detraibile sempre servendosi dell’Ecobonus al 65%.

La caldaia a biomassa

Contrariamente a quanto avviene per le altre tipologie, la caldaia a biomassa brucia al suo interno una sostanza di matrice organica, quindi una fonte energetica rinnovabile, come pellet (scarti di lavorazione di legno resi in cilindretti pressati), segatura, ciocchi di legno, scarti delle industrie alimentari, liquidi reflui derivanti dagli allevamenti.

Ne esistono in commercio di taglie e potenze differenti a seconda degli impieghi, con costi che non sono bassi, ma molto variabili: vanno dai 4 mila fino ai 30 mila euro.

Iniziare a risparmiare sulla bolletta del gas

Ancora buona parte delle abitazioni in Italia dispone di una caldaia a gas, ed è per questo che la bolletta in inverno diventa spesso un salasso. Quello che serve è trovare una tariffa più conveniente, che può fare la differenza se scelta bene.

Basta rivolgersi all’esperto Segugio.it, che mette a confronto le migliori tariffe ogni giorno sul mercato. Si possono consultare le migliori offerte gas del giorno sulla sezione dedicata, oppure si può ottenere un preventivo personalizzato compilando il form con i propri dati, e in pochi attimi si arriverà al fornitore gas più conveniente.

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Parole chiave

riscaldamento tariffe gas

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