logo segugio.it
Parla con noi 02 5005 3003 lun-ven: 9-21 | sab: 9-18

Caro metano: 3 giorni di sciopero senza aiuti del Governo

Assogasmetano, Assopetroli-Assoenergia e Federmetano hanno annunciato tre giorni di sciopero se il Governo non adotterà misure per limitare il rincaro del gas. Tra le richieste avanzate la riduzione dell’Iva dal 22 al 5 per cento e l’estensione del credito d’imposta per gli autotrasportatori.

A cura di: Fernando Mancini
A cura di: Esperto di prodotti finanziari
In qualità di giornalista, ha lavorato per oltre 30 anni presso l’agenzia di stampa Radiocor, collaborando con ‘Il Sole 24 Ore’ e ‘Radio 24’. Appassionato di Finanza, collabora con Gruppo MutuiOnline, oggi Moltiply Group.

linea editoriale Segugio.it
Tempo di lettura 2 minuti
Pubblicato il 27/04/2022
Furgoncino alimentano a metano
Le associazioni dei distributori di metano minacciano tre giorni di sciopero

La guerra in Ucraina sta mettendo a dura prova il settore della distribuzione del gas naturale per l’autotrazione (Cng, compressed natural gas), al punto che le associazioni Assogasmetano, Assopetroli-Assoenergia e Federmetano minacciano tre giorni di sciopero se il Governo non adotterà provvedimenti mirati per ridurre i prezzi di vendita del metano al pubblico.

Con l’astensione dall’attività del canale, messa in calendario per i prossimi 4, 5 e 6 maggio, le tre categorie puntano in particolare alla riduzione dell’Iva dal 22 al 5 per cento, già per altro accordata per gli usi civili e industriali, e all’estensione del credito d’imposta per gli autotrasportatori anche al Cng.

Il settore chiede quindi un sostegno per contrastare gli effetti del vertiginoso rincaro del gas naturale, che da mesi ne sta condizionando la domanda e che lo scoppio della guerra non ha fatto altro che peggiorare. Le tre associazioni da tempo fanno presente il problema, ribadendo la necessità di interventi mirati che consentano di riattivare la domanda. Le richieste al Governo, sostengono Flavio Merigo, Andrea Rossetti e Dante Natali, presidenti di Assogasmetano, Assopetroli-Assoenergia e Federmetano, sono necessarie per salvaguardare un’eccellenza italiana, che tanto ha dato e molto può ancora dare al Paese in termini economici, ambientali e occupazionali.

Risparmia sulla bolletta di luce e gas fai subito un preventivo

La filiera e il parco clienti

Nel Paese, infatti, la filiera del metano per autotrazione conta circa 20mila addetti, oltre 1.500 punti vendita e 1,1 milioni di famiglie a basso-medio reddito. Senza contare il parco clienti, cioè gli autotrasportatori e le aziende di trasporto pubblico che hanno scelto il metano per la mobilità, motivate dall’economicità e dai vantaggi ecologici (e ben un 30% biometano già distribuito in rete per uso autotrazione).

L’aiuto del Governo, secondo i diretti interessati, è quindi indispensabile a fronte dell’impatto negativo che la crisi sta avendo sul perseguimento dei target che il settore si è dato: ovvero aumento del parco circolante a metano, ulteriore sviluppo della rete di stazioni di rifornimento, diffusione del self-service e potenziamento delle infrastrutture per il metano liquefatto (LNG) nell’Italia meridionale.

Il Governo dimentica la connotazione ambientale del metano

È difficile comprendere le ragioni per le quali il settore sia stato sistematicamente ‘dimenticato’ nelle iniziative di sostegno che, invece, sono state adottate per gli altri carburanti. Lo sottolinea Merigo, secondo cui la strategia energetica dell’Italia non può prescindere dall’uso del metano, che è anche un ponte verso la produzione e l’uso massiccio del biometano, una fonte rinnovabile.

Senza un intervento urgente del Governo, spiega in sintonia Rossetti, la distribuzione del metano per autotrazione rischia il default: a rischio, sottolinea, c’è un’intera filiera che è pilastro della mobilità a basse emissioni. La situazione, ammette Natali, è ormai insostenibile per operatori del settore e utenti, tenuto conto che oggi il gas naturale è l’unico tra i carburanti utilizzati nel Paese a non ricevere alcuna forma di tutela e salvaguardia. Eppure, aggiunge, il metano è il solo a vantare una sostituzione della componente fossile con una di origine bio – dunque 100% rinnovabile – in una percentuale già oggi significativa. Sostituzione che in pochi anni potrebbe essere totale, rispondendo anche alla necessità di limitare la nostra eccessiva dipendenza energetica dall’estero.

Leggi le nostre Linee guida Editoriali

Come valuti questa pagina?

Valutazione media: 5 su 5 (basata su 2 voti)

Parole chiave

metano

Articoli correlati

Piano Italia 5G: fondi a rischio inutilizzo, che succede?
14 luglio 2025 Piano Italia 5G: fondi a rischio inutilizzo, che succede?

Gli ultimi dati sulla percentuale di completamento del Piano Italia 5G non sembrano indurre all'ottimismo. Il Governo e Inwit, la società incaricata delle operazioni, cercano invece di guardare alla vicenda con un atteggiamento più ottimista: qual è la realtà dei fatti?

Bonus luce e gas i numeri del 2024 e le novità del 2025
30 giugno 2025 Bonus luce e gas i numeri del 2024 e le novità del 2025

Il bonus sociale luce e gas si evolve: nel 2025 aumentano le soglie ISEE per l’accesso e viene introdotto un contributo straordinario per le famiglie. Dopo i dati del 2024, il nuovo sistema punta a una tutela più ampia in risposta ai rincari energetici.

Piano Italia a 1 Giga: il Governo cerca rimedi per i ritardi
16 maggio 2025 Piano Italia a 1 Giga: il Governo cerca rimedi per i ritardi

Con il Piano Italia a 1 Giga che procede a rilento, il Governo convoca le parti in causa per cercare una soluzione. Emerge la disponibilità di FiberCop e Open Fiber a modificare gli assetti organizzativi per cercare di dare nuovo slancio all'iniziativa.

Scopri come funziona il servizio: ordinamento tariffe, calcolo risparmio, i nostri partner.