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Caro energia: in Italia l'elettricità costa ancora troppo rispetto agli altri Paesi UE

Il costo dell'energia elettrica in Italia è ancora troppo alto: un'indagine conferma che l'elettricità in altri Paesi è molto più economica rispetto al valore medio registrato in Italia. Si tratta di un problema rilevante che si traduce in un fattore che rallenta la crescita economica.

A cura di: Paolo Benazzi
A cura di: Esperto di mercati energetici e telefonia
Professionista con oltre dieci anni di esperienza nella comparazione di tariffe luce, gas, telefonia fissa e mobile, è oggi Managing Director Utilities & Banking di Moltiply Group, dove guida le strategie di crescita e lo sviluppo commerciale dei principali portali del settore. Coordina team e progetti orientati ad aiutare gli utenti a scegliere in modo più consapevole le offerte più convenienti.

linea editoriale Segugio.it
Tempo di lettura 3 minuti
Pubblicato il 27/05/2025
energia elettrica in italia
L'energia elettrica in Italia costa troppo?

Il mercato energetico italiano sta facendo registrare un calo del costo dell’energia elettrica all’ingrosso, come conferma il valore medio mensile del PUN. Lo scorso mese di aprile 2024, infatti, l’indice del mercato all’ingrosso ha toccato un valore medio di circa 100 €/MWh. Il dato parziale relativo al mese di maggio (aggiornato a 27 maggio) conferma il trend di calo, con un costo dell’energia intorno ai 94 €/MWh. Si tratta di un dato sicuramente positivo, soprattutto considerando le valutazioni record raggiunte durante la crisi energetica, con i picchi dell’estate del 2022.

C’è, però, un problema. Il confronto tra l’Italia e altri Paesi europei evidenzia una delle criticità del mercato energetico italiano che fa segnare un costo dell’elettricità ancora troppo alto. Un valore elevato dell’energia elettrica si traduce in costi più alti per i consumatori e per le aziende, con evidenti ricadute sulla competitività e sull’economia nazionale. Si tratta di una questione nota da tempo e a cui non sembra essere stata trovata una soluzione. Il Governo ha previsto una serie di aiuti con il recente Decreto Bollette che, però, non prevede interventi strutturali ma solo misure temporanee.

Quanto costa l'energia elettrica all'ingrosso?

Per scoprire l’andamento del mercato all’ingrosso e individuare il valore attuale del costo dell’energia è possibile consultare la guida di Segugio.it dedicata al PUN in cui è possibile trovare, facilmente, il valore dell’indice del mercato all’ingrosso italiano che va a influenzare anche il costo dell’energia applicato ad aziende e consumatori.

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In Italia l’elettricità costa troppo

Una ricerca firmata da Livio De Chicchis, energy technologist dell’Enea, e i cui risultati sono stati condivisi da IlSole24Ore, conferma il problema del costo dell’energia elettrica in Italia. Lo studio ha preso in considerazione il prezzo dell’elettricità sulla Borsa italiana e, quindi, il valore medio del PUN (Prezzo Unico Nazionale). Secondo i dati raccolti, nel corso del 2024, in Italia si è registrato un valore medio di 108 €/MWh.

Per quanto inferiore ai valori toccati durante la crisi energetica, questo dato risulta essere nettamente superiore a quello registrato in altri Paesi UE. Ecco alcuni esempi:

  • Francia: 58 €/MWh
  • Spagna: 63 €/MWh
  • Germania: 78 €/MWh

La differenza di prezzo tra l’Italia e gli altri Paesi, inoltre, è in crescita rispetto ai dati dell’anno precedente. Il calo registrato in questi primi mesi del 2025 è ancora insufficiente. L’elettricità costa ancora troppo e l’impatto sull’economia nazionale continua a essere considerevole, limitando le possibilità di crescita e danneggiando i consumatori e le aziende.

A pesare sul costo dell’elettricità è, ancora una volta, il costo del gas naturale, ancora molto utilizzato per produrre energia elettrica nel Paese. Il gas naturale supera il 40% nel mix energetico italiano (i dati definitivi del 2024 non sono ancora disponibili ma nel 2023 la percentuale è stata del 42,99%). Con un costo della materia prima elevato, quindi, anche l’elettricità non potrà che costare tanto.

La produzione di energia rinnovabile in Italia non è ancora sufficiente per garantire una significativa riduzione del ricorso al gas naturale che potrebbe garantire una riduzione del costo all’ingrosso dell’energia elettrica. La strada è ancora lunga e sono necessari interventi importanti e decisi per rendere più sostenibile il costo dell’energia che, ad oggi, rappresenta un ostacolo alla crescita economica del Paese.

Da cosa dipende il costo dell'energia?

Il costo dell'energia elettrica in Italia dipende da svariati fattori. Il costo delle materie prime (come il gas naturale) incide, naturalmente, in misura determinante. Per quantificare il costo dell'energia si tiene conto del PUN che, da quest'anno, è affiancato dal sistema dei prezzi zonali, in grado di offrire una panoramica più precisa del costo dell'elettricità. Il prezzo cambia ogni giorno. Un valore indicativo del prezzo dell'energia all'ingrosso è rappresentato dal PUN medio mensile che viene utilizzato dai fornitori per calcolare il costo dell'elettricità delle offerte indicizzate che seguono l'andamento del mercato all'ingrosso.

Come contrastare il caro energia

La riduzione del costo dell’energia all’ingrosso è un obiettivo che potrà essere raggiunto con interventi strutturali sull’intero settore energetico. Per i consumatori, in questo momento, ci sono poche opzioni da sfruttare per alleggerire le bollette. In linea di massima, è possibile intervenire in due modi. Il primo è rappresentato dal taglio dei consumi, ottenibile eliminando gli sprechi e puntando sull’efficienza energetica (in quest’ottica, ricordiamo, sta per arrivare il Bonus Elettrodomestici).

Resta fondamentale, in ogni caso, ridurre il costo dell’energia elettrica applicato dal proprio fornitore. Consultando il comparatore di Segugio.it per offerte luce è possibile individuare, facilmente, una tariffa conveniente da attivare per dare un taglio alle bollette. Le opzioni disponibili sono:

  • le tariffe a prezzo fisso che bloccano il costo dell’energia per almeno un anno; con una tariffa di questo tipo, al momento, è possibile ridurre il costo dell’energia fino a 0,1 €/kWh
  • le tariffe a prezzo indicizzato che consentono l’accesso al prezzo mensile del PUN, incrementato di una quota aggiuntiva stabilita dal fornitore (tale quota può essere anche pari a zero); al momento, l’offerta migliore consente di ridurre il costo dell’energia fino a 0,11 €/kWh

Per scegliere l’offerta giusta da attivare è possibile seguire il link qui di sotto e accedere subito al comparatore di Segugio.it. Bisognerà indicare una stima del proprio consumo annuo (il dato è riportato anche in bolletta) in modo da poter accedere a una panoramica delle tariffe migliori.

Per attivare una nuova tariffa è necessario avere a propria disposizione i dati dell’intestatario del contratto, le coordinate del conto corrente e i dati identificativi della fornitura (codice POD per la luce e codice PDR per il gas; i codici sono riportati in bolletta). L’attivazione è sempre gratuita e avviene senza alcuna interruzione della fornitura e senza dover cambiare il contatore.

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Hai bisogno di aiuto?

Per assistenza nella scelta di una nuova tariffa è sempre possibile affidarsi al servizio di consulenza (gratuito e senza alcun impegno all’attivazione di una nuova offerta) messo a disposizione da Segugio.it per i suoi lettori. Per accedere al servizio basta chiamare al numero 02 5005 3003

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