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Caricabatterie universale, fumata bianca dall'Ue

Con l'accordo raggiunto dalle istituzioni europee si mette la parola fine a cavi diversi per ogni nuovo dispositivo che si acquista. Tra due anni si potrà usare, infatti, un unico caricabatterie che servirà a ricaricare sia piccoli che grandi dispositivi elettronici.

A cura di: Tiziana Casciaro
A cura di: Esperta di prodotti finanziari, mercati energetici e telefonia
È una giornalista che si occupa prevalentemente di attualità, finanza e risparmio: collabora con Segugio.it, trattando di prestiti, mutui, mercati energetici e telefonia.

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Tempo di lettura 2 minuti
Pubblicato 10/06/2022
primo piano di uno smartphone in carica sul tavolo
Nel 2024 arriva il caricabatterie universale

La fumata bianca è arrivata. È stato finalmente raggiunto un accordo tra le istituzioni europee per introdurre un caricabatterie universale per più dispositivi: smartphone, tablet, fotocamere digitali, computer, cuffie e lettori e-book. Per i computer portatili bisognerà, però, attendere altri mesi perché il mercato possa poi adeguarsi. Ad annunciarlo è stata alcune ore fa la commissione per il Mercato interno del Parlamento europeo.

Secondo quanto previsto dalla nuova direttiva, verrà usato come punto di ricarica comune la porta USB-C. In questo modo il caricabatterie potrà essere adoperato per tutti i dispositivi mobili, anche se di tipologia e marchio differenti. L’accordo raggiunto dall’Unione Europea risulta fondamentale per ridurre i rifiuti elettronici e mettere la parola fine alla vendita di caricabatterie nuovi per ogni dispositivo.

Dal 2024 un solo caricabatterie per tutti i dispositivi

Entro l’autunno 2024 si potrà usare l’USB-C come porta di ricarica comune per tutti i dispositivi mobili in Unione Europea. I consumatori non dovranno più comprare altri apparecchi, ma avranno l’opportunità di usare anche i vecchi cavi. Ciò vuol dire che telefoni cellulari, tablet, e-reader, auricolari, fotocamere digitali, cuffie e auricolari, console per videogiochi portatili e altoparlanti portatili - ricaricabili tramite cavo cablato - dovranno essere dotati di una porta USB-C, a prescindere dal produttore. Stesso discorso anche per i laptop, che dovranno essere adeguati ai requisiti entro 40 mesi dall'entrata in vigore delle nuove disposizioni. Un’altra novità importante riguarderà la velocità di ricarica: quest’ultima sarà equilibrata in modo da caricare i vari device alla stessa velocità con qualsiasi caricabatterie compatibile.

Per il Parlamento Europeo tale svolta servirà a portare “a un maggiore riutilizzo dei caricabatterie” e ad aiutere i consumatori “a risparmiare fino a 250 milioni di euro all'anno sugli acquisti di caricabatterie non necessari”. Oggi i caricatori smaltiti e non utilizzati rappresentano, infatti, circa 11mila tonnellate di rifiuti elettronici all'anno. L’intesa sulla direttiva del caricatore unico è stata raggiunta grazie ai negoziatori del Consiglio e del Parlamento Europeo per scongiurare la ‘proliferazione’ dei caricabatterie e rifiuti elettronici. Ora bisognerà attendere la fine della stagione estiva perché vi sia poi la pubblicazione della direttiva in Gazzetta Ufficiale Ue. L’entrata in vigore è prevista 20 giorni dopo e le regole diventeranno valide dopo 24 mesi. Le nuove disposizioni non riguarderanno, però, tutti gli apparecchi commercializzati in precedenza.

Il commissario europeo al Mercato interno, Thierry Breton, alla conferenza stampa di presentazione dell'accordo sul caricabatterie unico, ha evidenziato che l’accordo mira ad agevolare tutti e a non danneggiare nessuno. Il riferimento è ad Apple, che adotta un cavo diverso. "Siamo il primo mercato digitale al mondo e chi ci vuole entrare è obbligato a rispettare le nostre regole", ha dichiarato. Sulla stessa lunghezza d’onda relatore del provvedimento al Parlamento europeo, Agius Saliba (S&d): "Dal 2024 se Apple vorrà vendere i suoi dispositivi in Ue dovrà adottare il caricabatterie USB-C. Su questo siamo stati molto chiari anche con loro, siamo stati a Cupertino e gliel'abbiamo detto".

Le regole saranno applicate tra 24 mesi, mentre per i laptop ci sarà altro tempo in più per allinearsi alla direttiva europea. Quello di introdurre un caricabatterie universale per tutti i dispositivi rappresenta un traguardo importante in due campi: ambiente e consumi. Da un lato si riducono i rifiuti elettronici, si riutilizzano i vecchi strumenti e si "strizza" l’occhio alla sostenibilità, dall’altro si va incontro alle esigenze dei consumatori, rendendo tutto molto più agevole, pratico ed economico. Con un solo caricabatterie universale è possibile caricare, infatti, i vari dispositivi in modo che i consumatori possano anche comprare nuovi device senza sistema di ricarica. Per chi usa telefonini, laptop, tablet e altre apparecchiature elettroniche la quotidianità apparirà sicuramente più semplificata tra due anni.

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smartphone

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