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Calo record di consumi ed emissioni nel 2020

Il 2020 sarà ricordato per sempre come l'anno in cui milioni di italiani sono stati costretti a barricarsi in casa per far fronte ai contagi da coronavirus. Ma durante lo scorso anno abbiamo assistito anche a un calo record dei consumi di energia e delle emissioni di CO2.

A cura di: Tiziana Casciaro
A cura di: Esperta di prodotti finanziari, mercati energetici e telefonia
È una giornalista che si occupa prevalentemente di attualità, finanza e risparmio: collabora con Segugio.it, trattando di prestiti, mutui, mercati energetici e telefonia.

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Tempo di lettura 2 minuti
Pubblicato il 10/03/2021
Calo record di consumi ed emissioni nel 2020

Il 2020 sarà ricordato per l’emergenza sanitaria e per le misure adottate per contenere il coronavirus. Ma non solo. Durante lo scorso anno abbiamo assistito a un calo record dei consumi di energia (-10% rispetto al 2019) e delle emissioni di CO2 (-12%). La contrazione è del 40% rispetto ai livelli del 2005. A rivelarlo è l’Analisi trimestrale del sistema energetico italiano dell’Enea, che sottolinea un netto miglioramento (+38%) dell’indice ISPRED, elaborato dall’Agenzia per misurare la transizione energetica sulla base dell’andamento di prezzi, sicurezza e decarbonizzazione.

Dallo studio emerge la crescita delle importazioni di tecnologie low carbon: i veicoli elettrici, ibridi e batterie sono arrivati a rappresentare il 56% di questo segmento di import. Un dato in forte crescita rispetto al 2019, quando la percentuale era pari al 33%. Positivi – si legge nell’analisi - anche il raggiungimento del pareggio commerciale nel fotovoltaico e un lieve aumento delle esportazioni di veicoli elettrici ibridi plug-in (PHEV).

Netto miglioramento dell’indice ISPRED per la transizione energetica

“La contrazione della domanda di energia è la più elevata dal biennio 1943-44, quando l’Italia era in piena Seconda guerra mondiale; per fare un paragone con dati più recenti, nell’ultima grande crisi economica, nel 2009, i consumi si sono ridotti ‘solo’ del 5,7%”, sottolinea Francesco Gracceva, il ricercatore Enea che coordina l’Analisi. “Il 60% del calo dei consumi di energia primaria riguarda il petrolio, a causa della forte riduzione del traffico stradale e aereo; questo spiega perché il calo dei consumi di energia sia stato maggiore di quello del PIL (-8,9%), con conseguente riduzione dell’intensità energetica”, spiega Gracceva. “Inoltre, le emissioni di CO2 sono diminuite più dei consumi di energia (12% contro 10%), poiché il decremento ha riguardato soprattutto fonti fossili e, in particolare, quelle a maggiore intensità carbonica come petrolio e carbone”.

Nel 2020 l’indice ISPRED ha presentato un deciso aumento su base annua (+38%), grazie al forte miglioramento di prezzi (+80%) e decarbonizzazione (+40%), mentre dallo studio risulta in leggero peggioramento la sicurezza energetica. Il forte calo del petrolio e del carbone ha spinto al minimo storico dal 1961 la quota di fossili nel mix energetico, mentre il gas si rafforza come prima fonte energetica in Italia, nonostante i consumi siano in calo del 5,6% rispetto all’anno precedente. Stabili le fonti energetiche rinnovabili.

Nel 2020 la richiesta di energia elettrica è calata soprattutto nel periodo tra marzo e aprile con la chiusura delle attività produttive. Il lockdown ha ridotto i consumi elettrici industriali di circa il 30% su base annua. I prezzi dell’energia elettrica per le imprese sono diminuiti del 15% per tutte le fasce di consumo, collocandosi intorno ai minimi del decennio. Per i consumatori domestici la riduzione del prezzo è stata di circa il 10%.

Anche per il gas ci sono state delle variazioni relative ai costi: il prezzo per le imprese ha subito cali superiori al 20%, con valori vicini ai minimi decennali, soprattutto per le imprese più grandi. La situazione è poi cambiata a partire da fine estate, quando si sono registrati i primi aumenti. Si è così arrivati ad una rapida risalita del costo della bolletta nel IV trimestre 2020 sia per le utenze industriali che per quelle domestiche.

Nel corso dello scorso anno il calo dei prezzi in Italia sembra essere stato maggiore di quello registrato in media nel resto dell’Unione Europea, con la conseguenza che si è ridotto il differenziale positivo tra i prezzi italiani e quelli europei, anch’esso ai minimi decennali. Con Segugio.it puoi confrontare le migliori tariffe luce del giorno e scegliere l’offerta più adatta alle tue abitudini di consumo. Occorrono solo pochi minuti e potrai risparmiare in modo semplice e veloce sulla tua bolletta.

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