Bollette più leggere del 30% grazie all’UE, il progetto
Un rapporto di Allianz Research evidenzia la possibilità di ridurre fino al 30% il costo finale dell'energia e, quindi, le bollette in UE avviando un massiccio programma di investimenti che dovrebbe sostenere la diffusione delle rinnovabili e l'ammodernamento della rete.

Il mercato energetico europeo continua a seguire una linea di sviluppo ben precisa, con l'obiettivo di ridurre le emissioni in atmosfera e incrementare la quota di elettricità prodotta da fonti rinnovabili, con un conseguente calo del ricorso ai combustibili fossili. Questo piano si sviluppa su più livelli, comprendendo, ad esempio, l'elettrificazione del mercato auto oltre a incentivi per la crescita della produzione di energia elettrica tramite pannelli fotovoltaici.
Nel frattempo, però, gli utenti finali devono fare i conti con il caro energia. Dopo la crisi energetica, che ha toccato il culmine nel 2022, il costo delle materie prime energetiche ha registrato un netto calo fino, però, a un'inversione di tendenza registrata nella seconda metà del 2024. Il 2025 è iniziato con quotazioni all'ingrosso in crescita. In questo contesto, è fondamentale individuare soluzioni per lo sviluppo sostenibile nel lungo periodo.
Il rapporto "Plug, baby, plug: Unlocking Europe’s electricity market" di Allianz Research evidenzia le possibilità di sviluppo del mercato europeo e, in particolare, apre le porte a uno scenario inedito che potrebbe comportare un taglio del 30% delle bollette per i clienti finali. Questo taglio è, però, strettamente collegato all'avvio di un ambizioso programma di investimenti con un focus sulle rinnovabili e sull'ammodernamento della rete di distribuzione.
Gli investimenti necessari in UE
Il rapporto di Allianz Research tocca molti aspetti del mercato energetico in UE che richiederebbe investimenti annuali pari, in media, a circa 90 miliardi di euro, per un importo complessivo di oltre 2.300 miliardi di euro entro il 2050. Secondo le stime, è necessario avviare un programma importante per gli investimenti nel settore energetico, considerando che, attualmente, si arriva a circa 60 miliardi di euro all'anno.
Il raggiungimento degli obiettivi sulle emissioni (con un taglio del 90% entro il 2040) richiederà, inoltre, investimenti annuali per oltre 100 miliardi di euro, fino al 2040. Una quota rilevante degli investimenti UE dovrà essere dirottata verso la rete di distribuzione che richiederebbe un importante aggiornamento per poter sostenere gli obiettivi europei. Bisognerà, inoltre, incrementare la capacità di interconnessione e stoccaggio dell'energia, con investimento di almeno 10 miliardi di euro all'anno.
Se l'UE riuscirà a trovare le risorse sufficienti per la trasformazione del mercato energetico, incrementando gli investimenti rispetto allo stato attuale, secondo il rapporto c'è la concreta possibilità di beneficiare di più vantaggi. Da una parte, infatti, sarà possibile centrare gli obiettivi di sostenibilità ambientale, alla base di tante iniziative europee di questi anni. Dall'altra ci sarà l'opportunità concreta per ottenere un taglio del costo dell'energia per i clienti finali.
I vantaggi in bolletta
Al netto dei numeri e di tutti gli aspetti tecnici legati all'utilizzo effettivo dei fondi, l'aspetto più interessante del rapporto sul futuro energetico dell'UE è rappresentato dall'effetto sul costo finale dell'elettricità e, quindi, sulle bollette dei clienti (consumatori e aziende). Investire nella sostenibilità ambientale e nell'aggiornamento delle reti elettriche deve tradursi in una riduzione dei costi energetici.
Si tratta di un obiettivo possibile, come confermato dal rapporto di Allianz Research. Secondo le stime, infatti, un programma di investimenti come quello descritto, permetterebbe di ottenere un taglio dei costi dell'elettricità dell'11% entro il 2035 con la possibilità di arrivare a raggiungere l'obiettivo di ottenere bollette più leggere del 30% entro il 2040.
Questo target è strettamente legato al successo degli investimenti per il settore energetico dell'UE. Si tratta di un programma ambizioso e che richiede risorse importanti ma che potrà garantire, almeno sulla base delle stime del rapporto Allianz Research, la possibilità di sfruttare energia pulita, riducendo le emissioni e i costi per il suo utilizzo.
La palla ora passa all'UE e ai vari Stati membri che saranno chiamati a valutare le prossime mosse per il futuro energetico dell'intero mercato europeo che, dopo la crisi energetica e le difficoltà legate all'approvvigionamento delle materie prime (con lo stop delle forniture di gas russo), si trova di fronte all'avvio di un percorso che potrebbe rappresentare una vera e propria rivoluzione, con vantaggi per l'ambiente e per le tasche dei cittadini.
Confronta le migliori offerte luce e gas



Leggi le nostre Linee guida Editoriali