Aumenti record per luce e gas, ma il passaggio al libero mercato slitta al 2024
Slitta al 2024 il passaggio al libero mercato, per la necessità di tutelare i consumatori dalla scarsa chiarezza dell’offerta e dalla presenza di pochi operatori che controllano la quasi totalità del mercato. Fuggire dalla maggior tutela per trovare una tariffa senza sorprese è ora necessario.

È il quarto appuntamento mancato per il passaggio al libero mercato, che avrebbe dovuto diventare finalmente obbligatorio il primo gennaio del 2023, ma che ha appena subito l’ennesimo rinvio, al primo gennaio 2024.
La fine del mercato tutelato per i clienti domestici e le microimprese (aziende con potenza impegnata inferiore a 15 KW), prevista per il 31 dicembre 2022, lascerà il posto a un Regime Transitorio il cui funzionamento effettivo non è ancora noto, ma la cui funzione sarà “tutelare” i consumatori dalle eventuali insidie del libero mercato: come la presenza di pochi, grandi operatori che controllano la quasi totalità del mercato, fino alla mancanza di un albo dei venditori ufficiali.
Un anno in più dunque per informarsi, valutare e prepararsi al nuovo regime tariffario, un percorso graduale che porterà, con molta probabilità, chi non avesse ancora effettuato il passaggio all’assegnazione provvisoria di un fornitore con un’offerta PLACET (prezzo Libero e Condizioni Equiparate di Tutela), con un fornitore territoriale selezionato con gara d’asta secondo quanto definito da Arera.
Allo stato attuale, quello che sta succedendo da un po’ di mesi sul mercato dell’energia non sembra sia promettente per i consumatori. I recenti aumenti spropositati (+55% per la bolletta dell’elettricità e +41% per quella del gas), inducono infatti a credere che quello che invece serve in questo momento è fuggire dal servizio di maggior tutela per rifugiarsi nella sicurezza di una tariffa che garantisca un prezzo senza sorprese. Per questo, l’unica azione da mettere in campo per tutelarsi è proprio il passaggio al libero mercato.
Offerte luce e gas di oggi in evidenza:
Simulazione effettuata in data 05/06/2023 con potenza impegnata 3 kW, consumo annuo di energia 900 kWh, frequenza di utilizzo sempre, consumo annuo di gas 755 Sm3, modalità di pagamento RID ed invio bolletta elettronico nel comune di Milano.


Perché passare al libero mercato può essere la soluzione
Il motivo è davvero molto semplice. Gli aumenti che stanno caratterizzando il settore riguardano le tariffe del servizio di maggior tutela, il cui prezzo è stabilito e aggiornato ogni trimestre da Arera. È proprio questo metodo che rischia di rivelarsi dannoso in un momento in cui il mercato riserva solo aumenti dei prezzi delle materie prime, perché l’Authority non potrà in nessun modo intervenire su questi rincari.
Al contrario, una tariffa del mercato energetico concorrenziale è prima di tutto flessibile, poi comoda e conveniente, ma soprattutto può essere bloccata per un periodo di tempo neutralizzando così la vulnerabilità del mercato dei prezzi dell’energia.
Il prezzo concordato
Una tariffa del libero mercato non risponde a una rigida norma stabilita dall’andamento del mercato, in quanto le aziende possono scegliere le condizioni commerciali da praticare all’utente. Non possono intervenire su voci di spesa imposte come gli oneri di sistema o le imposte, ma possono invece contrattare il prezzo della materia prima energia.
Gli sconti
Scegliendo una tariffa del libero mercato si acquistano anche una serie di vantaggi e servizi che una tariffa del servizio di maggior tutela non potrà mai offrire: sconti di benvenuto sul prezzo dell’energia, promozioni per chi passa parola, tagli della spesa per chi sottoscrive luce e gas con lo stesso operatore. E poi i buoni spesa per acquistare sui siti delle aziende fornitrici oppure fare shopping nelle grandi insegne.
La comodità
Spesso le aziende del libero mercato dell’energia hanno un funzionamento smart e propongono metodi di sottoscrizione dell’offerta e di gestione della fornitura intelligenti e pratici. Dalla bolletta online alle App per gestire da ovunque la fornitura, controllare quanto si sta consumando e ricevere consigli su come intervenire per migliorare i consumi, fino ai servizi inclusi che mettono a disposizione del cliente consulenza e professionisti nel caso si avesse bisogno di riparare, intervenire o risolvere qualsiasi problema in casa.
Il prezzo bloccato
Una grande cosa delle tariffe del libero mercato è che il più delle volte propongono un prezzo fisso e bloccato per un periodo di tempo, in media 12-24 mesi, ma talvolta anche 36 mesi: questo vuol dire che qualsiasi cosa accadesse sul mercato, si è sicuri di poter stare sereni perché si pagherà sempre la stessa cifra, e quando la promozione scadrà si sarà liberi di cambiare fornitore senza subire alcun disservizio o pagare alcuna penale.